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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-12022019-195232


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
ESPOSITO, MARIAGRAZIA
URN
etd-12022019-195232
Titolo
Il ruolo dell'array-CGH nella diagnosi di pazienti pediatrici affetti da epilessia e disturbi del neurosviluppo: proposta di un algoritmo per la valutazione clinica delle CNVs
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
PEDIATRIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Dott.ssa Bonuccelli, Alice
Parole chiave
  • array-CGH
  • epilessia
  • disturbi del neurosviluppo
  • CNVs
Data inizio appello
18/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/12/2089
Riassunto
L’array-CGH è una tecnica di analisi del genoma umano introdotta nel 1992 che ha letteralmente rivoluzionato l’approccio diagnostico a patologie dell’età evolutiva, in particolare in pazienti con fenotipi complessi, non evocativi di una sindrome nota, nei quali i disturbi dello sviluppo neurologico si associano a manifestazioni epilettiche e frequentemente anche a malformazioni maggiori e dismorfismi somatici. L’analisi del genoma umano così eseguita ha chiaramente dimostrato come la variabilità genetica sia molto più ampia di quanto ipotizzato in passato: oltre a alterazioni della sequenza del DNA esistano variazioni nel numero e nella struttura dei cromosomi per cui in individui diversi il genoma presenta grandi differenze nel numero di copie in molteplici loci. Tale variabilità è attribuibile in gran parte alla presenza di variazioni strutturali submicroscopiche chiamate copy number variation (CNV), un segmento di DNA maggiore o uguale a 1Kb presente in un numero variabile di copie rispetto ad un genoma di riferimento. Non essendo ancora del tutto note la loro funzione e una loro eventuale associazione con manifestazioni patologiche, nell’interpretazione del loro significato deve sempre essere considerato dirimente il fenotipo. In questo lavoro, abbiamo analizzato tramite array-CGH i DNA di 163 soggetti pediatrici afferiti presso l’ambulatorio di Neuropediatria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana tra il 2008 e il 2019. Lo scopo è stato quello di valutare il contributo che quest’esame può dare al corretto inquadramento diagnostico di pazienti affetti da epilessia e disturbi del neurosviluppo. Del campione totale di 163 soggetti osservati, l’esame è risultato negativo per sbilanciamenti genomici in 95 casi (58,3%), mentre ha rilevato alterazioni nei restanti 68 (41,7%). Nel nostro campione di pazienti con sbilanciamenti genomici rilevati con l’a-CGH (68), il 50% (34/68) presenta solo uno o più disturbi del neurosviluppo, il 23,5% (16/68) disturbi del neurosviluppo associati ad epilessia, il 26,5% solo epilessia (18/68). Le CNVs patogenetiche o probabilmente patogenetiche (32/88) sono prevalentemente a carico di pazienti con disturbi del neurosviluppo isolati (21/32; 65,7%) o associati all’epilessia (5/32; 15,6%) mentre il numero di CNVs patogenetiche in pazienti con sola epilessia (6/32; 18,7%) è decisamente più basso. Quindi, la probabilità di rilevare alterazioni che hanno un ruolo nella patogenesi del disturbo è più elevata se la patologia in questione è un disturbo del neurosviluppo (81,3% dei casi). Questo studio ha pertanto mostrato come l’a-CGH sia più specifico per i disturbi dello sviluppo neurologico piuttosto che per l’epilessia e costituisce un’ulteriore prova a sostegno dell’uso di questo esame come indagine di prima scelta in pazienti con disabilità intellettiva, disturbo dello spettro autistico, disturbo del linguaggio o del comportamento non ancora inquadrati in uno spettro sindromico già ben definito.
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