Tesi etd-11302023-102404 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ACCARDO, GUGLIELMO
URN
etd-11302023-102404
Titolo
Territori capacitanti: nuove traiettorie per affrontare i rischi sociali derivanti da eventi climatici estremi
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Villa, Matteo
Parole chiave
- Antropocene
- Capacità sociali
- Citizen committees
- Comitati cittadini / Anthropocene
- Rischi sociali
- Social risks
- Social skills
- Social vulnerability
- Vulnerabilità sociale
Data inizio appello
18/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/12/2063
Riassunto
Le trasformazioni socio-economiche hanno determinato un passaggio da una società agricola a una industriale e successivamente post-industriale, causando ristrutturazioni nella mappatura dei rischi. Questo ha causato instabilità nelle relazioni matrimoniali, l'emergere di nuove forme di coabitazione trascurate dal sistema welfare, una tensione nei legami comunitari a causa dell'urbanizzazione e, infine, il mercato del lavoro è diventato sempre più instabile a causa della ristrutturazione della produzione.
Ai rischi socio-economici si affiancano quelli ambientali, legati a cambiamenti climatici, devastazione e inquinamento di habitat e biodiversità, impoverimento dei suoli, aumento dei costi energetici e dei beni, trasformazione dei settori produttivi e opportunità lavorative modificate da tali cambiamenti. Questi rischi sono accentuati dai limiti delle politiche sociali nell’includere, sostenere e accompagnare le persone coinvolte in tali processi.
Nei contesti occidentali, nonostante l'attenzione alle vulnerabilità socio-economiche, le disuguaglianze ambientali vengono spesso trascurate. Emerge quindi la necessità di sviluppare competenze per affrontare i rischi ambientali, data l'importanza crescente di tali sfide. In Italia, gli eventi meteorologici estremi sono in aumento, minacciando vita, attività, città, zone produttive, trasporti e infrastrutture.
Conseguentemente, la domanda guida che orienta questa ricerca si pone come segue: quali approcci promuovono lo sviluppo di territori capacitanti di fronte ai rischi di natura ambientale?
In questo contesto, la tesi analizza le interconnessioni tra rischi economici, sociali e ambientali e individua percorsi capacitanti, al fine di anticipare, affrontare, gestire, recuperare e adattarsi alle ripercussioni avverse derivanti da specifici rischi sociali.
Per individuare percorsi capacitanti, abbiamo adottato un approccio metodologico basato sullo studio di caso, concentrandoci sulle specificità della regione Emilia- Romagna, scelta a seguito del rischio ambientale dell'alluvione del maggio 2023. La nostra metodologia integra l'analisi di dati statistici secondari con cinque interviste semi-strutturate condotte con informatori qualificati. Questo ci consente di esplorare in profondità i rischi economici, sociali e ambientali, nonché le le risorse di cui dispongono individui e comunità.
L'analisi delle testimonianze ha messo in luce il ruolo fondamentale dei comitati cittadini nell’incremento delle capacità sociali per contrastare i rischi provenienti da eventi climatici estremi, come alluvioni. Questi comitati non solo forniscono un supporto immediato e tangibile, ma svolgono anche una funzione cruciale nella riaffermazione della coesione sociale in periodi di crisi.
Socio-economic transformations have brought about a shift from an agricultural to an industrial and then post-industrial society, causing restructuring in the mapping of risks. This has caused instability in marriage relationships, the emergence of new forms of cohabitation neglected by the welfare system, a tension in community ties due to urbanisation and, finally, the labour market has become increasingly unstable due to the restructuring of production. Socio-economic risks are accompanied by environmental risks, related to climate change, devastation and pollution of habitats and biodiversity, soil impoverishment, rising energy and commodity costs, transformation of productive sectors and job opportunities altered by these changes. These risks are exacerbated by the limitations of social policies in including, supporting and accompanying people affected by these processes.
In Western contexts, despite the focus on socio-economic vulnerabilities, environmental inequalities are often overlooked. There is therefore a need to develop skills to deal with environmental risks, given the growing importance of these challenges. In Italy, extreme weather events are on the rise, threatening lives, activities, cities, productive areas, transport and infrastructure.
Consequently, the guiding question guiding this research is: which approaches promote the development of capacitating territories in the face of environmental risks?
In this context, the thesis analyses the interconnections between economic, social and environmental risks and identifies capacitating pathways in order to anticipate, cope with, manage, recover from and adapt to adverse impacts resulting from specific social risks.
In order to identify capacitating pathways, we adopted a methodological approach based on a case study, focusing on the specificities of the Emilia-Romagna region, chosen following the environmental risk of the May 2023 flood. Our methodology integrates the analysis of secondary statistical data with five semi-structured interviews conducted with key informants. This allows us to explore in depth the economic, social and environmental risks, as well as the resources available to individuals and communities.
The analysis of the testimonies highlighted the key role of citizen committees in increasing social capacity to counter risks from extreme weather events, such as floods. These committees not only provide immediate and tangible support, but also play a crucial role in reaffirming social cohesion in times of crisis.
Nei contesti occidentali, nonostante l'attenzione alle vulnerabilità socio-economiche, le disuguaglianze ambientali vengono spesso trascurate. Emerge quindi la necessità di sviluppare competenze per affrontare i rischi ambientali, data l'importanza crescente di tali sfide. In Italia, gli eventi meteorologici estremi sono in aumento, minacciando vita, attività, città, zone produttive, trasporti e infrastrutture.
Conseguentemente, la domanda guida che orienta questa ricerca si pone come segue: quali approcci promuovono lo sviluppo di territori capacitanti di fronte ai rischi di natura ambientale?
In questo contesto, la tesi analizza le interconnessioni tra rischi economici, sociali e ambientali e individua percorsi capacitanti, al fine di anticipare, affrontare, gestire, recuperare e adattarsi alle ripercussioni avverse derivanti da specifici rischi sociali.
Per individuare percorsi capacitanti, abbiamo adottato un approccio metodologico basato sullo studio di caso, concentrandoci sulle specificità della regione Emilia- Romagna, scelta a seguito del rischio ambientale dell'alluvione del maggio 2023. La nostra metodologia integra l'analisi di dati statistici secondari con cinque interviste semi-strutturate condotte con informatori qualificati. Questo ci consente di esplorare in profondità i rischi economici, sociali e ambientali, nonché le le risorse di cui dispongono individui e comunità.
L'analisi delle testimonianze ha messo in luce il ruolo fondamentale dei comitati cittadini nell’incremento delle capacità sociali per contrastare i rischi provenienti da eventi climatici estremi, come alluvioni. Questi comitati non solo forniscono un supporto immediato e tangibile, ma svolgono anche una funzione cruciale nella riaffermazione della coesione sociale in periodi di crisi.
Socio-economic transformations have brought about a shift from an agricultural to an industrial and then post-industrial society, causing restructuring in the mapping of risks. This has caused instability in marriage relationships, the emergence of new forms of cohabitation neglected by the welfare system, a tension in community ties due to urbanisation and, finally, the labour market has become increasingly unstable due to the restructuring of production. Socio-economic risks are accompanied by environmental risks, related to climate change, devastation and pollution of habitats and biodiversity, soil impoverishment, rising energy and commodity costs, transformation of productive sectors and job opportunities altered by these changes. These risks are exacerbated by the limitations of social policies in including, supporting and accompanying people affected by these processes.
In Western contexts, despite the focus on socio-economic vulnerabilities, environmental inequalities are often overlooked. There is therefore a need to develop skills to deal with environmental risks, given the growing importance of these challenges. In Italy, extreme weather events are on the rise, threatening lives, activities, cities, productive areas, transport and infrastructure.
Consequently, the guiding question guiding this research is: which approaches promote the development of capacitating territories in the face of environmental risks?
In this context, the thesis analyses the interconnections between economic, social and environmental risks and identifies capacitating pathways in order to anticipate, cope with, manage, recover from and adapt to adverse impacts resulting from specific social risks.
In order to identify capacitating pathways, we adopted a methodological approach based on a case study, focusing on the specificities of the Emilia-Romagna region, chosen following the environmental risk of the May 2023 flood. Our methodology integrates the analysis of secondary statistical data with five semi-structured interviews conducted with key informants. This allows us to explore in depth the economic, social and environmental risks, as well as the resources available to individuals and communities.
The analysis of the testimonies highlighted the key role of citizen committees in increasing social capacity to counter risks from extreme weather events, such as floods. These committees not only provide immediate and tangible support, but also play a crucial role in reaffirming social cohesion in times of crisis.
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