Thesis etd-11302019-101341 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
STEFANINI, GIANNI
URN
etd-11302019-101341
Thesis title
Trattamento del carcinoma renale recidivo: Il ruolo della chirurgia.
Department
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Course of study
CHIRURGIA GENERALE
Supervisors
relatore Prof. Morelli, Luca
Keywords
- carcinoma renale
- cellule chiare
- rene
Graduation session start date
19/12/2019
Availability
Withheld
Release date
19/12/2089
Summary
In Italia il tumore del rene e delle vie urinarie si colloca al decimo posto in termini di frequenza. Le recidive locali e a distanza da carcinoma renale si verificano nei due terzi dei casi entro il primo anno dalla diagnosi. Lo scopo di questo studio è di valutare il ruolo della chirurgia nel trattamento del carcinoma renale recidivo, mediante l’analisi dei risultati a medio e lungo termini di un’esperienza ventennale monocentrica.
Tra il Gennaio 1998 e il Marzo 2019, 44 pazienti sono stati sottoposti a intervento di asportazione radicale di recidiva da carcinoma renale presso il Nostro centro. Di ogni paziente sono stati raccolti numerose informazioni, successivamente analizzate retrospettivamente.
15 pazienti avevano sviluppato recidiva locale (Gruppo A) e 29 recidiva a distanza (Gruppo B). Il 53% del gruppo A aveva effettuato terapia adiuvante, contro il 27,58% del Gruppo B, senza impatto sulla sopravvivenza.
Nessuna tra positività linfonodale, dimensioni della recidiva, età all’intervento, tipo intervento sul primitivo, chemioterapia adiuvante e ASA è risultata significativamente impattare sulla sopravvivenza.
Il trattamento chirurgico con intento radicale delle recidive locali o a distanza nella nostra casistica si è dimostrato sicuro, fattibile ed associato a lunghe sopravvivenze. La terapia chirurgica al momento sembra essere, laddove possibile l’exeresi completa della malattia, l’unica opzione in grado di offrire al paziente un vantaggio in termini di sopravvivenza.
Tra il Gennaio 1998 e il Marzo 2019, 44 pazienti sono stati sottoposti a intervento di asportazione radicale di recidiva da carcinoma renale presso il Nostro centro. Di ogni paziente sono stati raccolti numerose informazioni, successivamente analizzate retrospettivamente.
15 pazienti avevano sviluppato recidiva locale (Gruppo A) e 29 recidiva a distanza (Gruppo B). Il 53% del gruppo A aveva effettuato terapia adiuvante, contro il 27,58% del Gruppo B, senza impatto sulla sopravvivenza.
Nessuna tra positività linfonodale, dimensioni della recidiva, età all’intervento, tipo intervento sul primitivo, chemioterapia adiuvante e ASA è risultata significativamente impattare sulla sopravvivenza.
Il trattamento chirurgico con intento radicale delle recidive locali o a distanza nella nostra casistica si è dimostrato sicuro, fattibile ed associato a lunghe sopravvivenze. La terapia chirurgica al momento sembra essere, laddove possibile l’exeresi completa della malattia, l’unica opzione in grado di offrire al paziente un vantaggio in termini di sopravvivenza.
File
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