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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11302014-140728


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PALAGI, SUSANNA
URN
etd-11302014-140728
Titolo
Valutazione dell'efficacia del ricover in spdc attraverso la variazione della psicopatologia
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Dott.ssa Ciaramella, Antonella
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
16/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questo lavoro è stata valutata l’efficacia del ricovero presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) dell’Ospedale S. Chiara di PISA nell’arco di sei mesi di osservazione su un totale di 176 ricoverati. La valutazione è stata effettuata attraverso l’utilizzo di due scale di etero-valutazione largamente impiegate in clinica, ovvero la Clinical Global Impressions (CGI) e la Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS) attraverso le quali sono stati raccolte informazioni in merito a vari aspetti demografici come età, sesso, scolarità, convivenza, stato sociale, stato civile, inoltre sono stati indagati aspetti clinici come i precedenti contatti con strutture psichiatriche territoriali e non, l’aderenza alle visite, la compliance a domicilio, l’insight, la durata della degenza e le diagnosi di uscita dalla struttura. Nella trattazione introduttiva sono stati innanzitutto ripercorsi gli sviluppi che hanno portato all’istituzione degli SPDC e di tutto il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dagli anni ’70 ad oggi sia da un punto di vista legislativo sia da quello delle esigenze che hanno spinto all’evoluzione dell’attuale organizzazione di queste strutture. Nell’introduzione sono stati inoltre chiariti cosa si intende con il termine di efficacia e di outcome in ambito psichiatrico e della salute mentale, sono stati riportati alcuni studi in letteratura che si sono occupati di valutazione dell’efficacia o di outcome nei servizi psichiatrici ospedalieri sotto vari punti di vista, soprattutto quelli relativi alle diagnosi. I risultati di questa ricerca evidenziano che i soggetti ammessi presso l’SPDC di Pisa in 6 mesi di osservazione non si differenziano nella distribuzione delle frequenze tra maschi e femmine, presentano un’età media di 45 anni ed una tendenza alla multietnicità; per quanto riguarda i parametri relativi all’organizzazione del CSM (Centro di Salute Mentale) è emerso che più del 50% dei soggetti era seguito dal territorio e che il 26% riportava un precedente ricovero; in generale risultava una scarsa aderenza alle visite come suggerite dall’organizzazione del CSM del territorio e una scarsa compliance alle terapia. Inoltre è stato osservato che la durata media della degenza si aggirava in periodo di una settimana e che questa non influiva sul miglioramento globale del paziente valutato attraverso la CGI; in altri termini una durata minore o maggiore non è predittiva dell’efficacia del ricovero. Sono state descritte le analisi di frequenza delle diagnosi principali e di quelle in comorbidità sia secondo la classificazione ICD-9 CM sia secondo quella DSM-IV TR. A questo proposito dai nostri risultati emerge, in linea con recenti dati dalla Toscana, che il disturbo più frequente è il disturbo bipolare seguito da quello schizofrenico per le diagnosi principali, mentre in comorbidità,sempre in linea con altri dati recenti proveniente della regione, sono prevalenti disturbi d’ansia e disturbi correlati a sostanze, soprattutto alcol. Sono state osservate le frequenze dei punteggi medi alla scala BPRS ed emerge che, all’ammissione, le aree sintomatologiche ad avere più alti punteggi sono l’ansia e l’ostilità entrambe dimensioni psicopatologiche presenti nei disturbi dell’umore. Sono state analizzate anche le frequenze delle valutazioni alla scala CGI che sostanzialmente ci indicano che il campione ha un miglioramento delle condizioni da “molto” a “moderato” quasi nell’80% dei casi. Tuttavia il miglioramento del quadro clinico non sembra essere influenzato né dalla gravità della diagnosi iniziale (valutazione mediante CGI) né dalla mancanza di insight all’ammissione. Dai nostri dati quindi è stato difficile identificare una variabile che possa risultare predittiva del miglioramento sintomatologico osservato. Dalla doppia valutazione (ammissione e dimissione) con BPRS si evidenzia che le dimensioni psicopatologiche (anche se presenti raramente) con minore risposta alle terapie somministrate durante la degenza sono l’area della distraibilità e di manierismi e posture.
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