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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11292022-133052


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (2 anni)
Autore
BIANCHI, VITTORIA
URN
etd-11292022-133052
Titolo
Archeologia e paleomicrobiologia molecolare per lo studio delle epidemie antiche: il caso della peste
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
BENI ARCHEOLOGICI
Relatori
relatore Prof. Fornaciari, Gino
Parole chiave
  • tafonomia
  • archaeogenetics
  • archeogenetica
  • epidemie antiche
  • ancient epidemics
  • plague
  • peste
  • taphonomy
Data inizio appello
14/12/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo di questa trattazione è di esplorare le potenzialità e le criticità dello studio delle epidemie in età antica prendendo come esempio la peste. Dopo aver delineato l’evoluzione del concetto di malattia infettiva e in particolare di zoonosi, si sono prese in esame le evidenze archeologiche relative a eventi epidemici soffermandosi sulla miglior prassi di scavo da applicare in questi contesti e si sono esposte le tecniche di paleomicrobiologia molecolare oggi applicate per indagare gli agenti patogeni responsabili dell’infezione. Ci si è poi concentrati sulla peste, delineando lo stato dell’arte delle conoscenze storico-archeologiche, ecologiche e archeogenetiche sulle diverse ondate pandemiche verificate nei secoli, per poi esporre due scoperte recenti che aprono nuovi percorsi di ricerca futuri: l’identificazione del genoma di Y. pestis in individui del tardo Neolitico e dell’Età del Bronzo in Europa occidentale e l’identificazione del probabile epicentro originario della Peste del Trecento in Asia Centrale presso Issyk-Kul’. Infine, si è discusso su strumenti informatici che potrebbero rivelarsi di grande utilità nell’indagine sulle epidemie antiche e l’interesse che questa tematica riveste in un contesto contemporaneo di cambiamento climatico.

The aim of this dissertation is to explore the potential and the critical aspects of the study of epidemics in ancient times, taking as an example the plague. Having outlined the evolution of the concept of infectious disease and in particular zoonoses, the archaeological evidence relating to epidemic events has been examined, focusing on the best excavation practice to be applied in these contexts and the techniques of molecular paleomicrobiology applied today to investigate the pathogens responsible of infection. We then focused on the plague, outlining the of historical-archaeological, ecological and archaeogenetic knowledge on the different pandemic waves that occurred over the centuries, and then focusing on two recent discoveries that open up new paths of future research: the identification of the genome of Y. pestis in late Neolithic and Bronze Age individuals in Western Europe and the identification of the probable original epicenter of the 14th century Plague in Central Asia at Issyk-Kul'. Finally, we discussed on computer tools that could prove to be very useful in investigating ancient epidemics and the interest that this issue has in the contemporary context of climate change.
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