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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11292022-120624


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (2 anni)
Autore
GUARINO, GIORGIA
URN
etd-11292022-120624
Titolo
Monasteri e potere pubblico nell'Alto Medioevo
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
BENI ARCHEOLOGICI
Relatori
relatore Prof. Cantini, Federico
Parole chiave
  • chiostro
  • monasteri
  • alto medioevo
  • potere pubblico
  • cortile porticato
  • monachesimo occidentale
Data inizio appello
05/12/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2092
Riassunto
Argomento dell'elaborato è il rapporto tra monachesimo e forme di potere durante l’alto Medioevo. In particolar modo, il focus del lavoro è rivolto all'analisi del legame tra istituzioni monastiche e potere pubblico, intendendo delineare, mediante alcuni esempi, le peculiarità e le modalità attraverso cui questo rapporto si traduce e si evolve nel tempo.
Entrando più nel dettaglio, l’elaborato è costituito da tre capitoli: il primo capitolo è dedicato alla diffusione del monachesimo di matrice orientale nelle province occidentali dell’Impero Romano durante l’epoca tardoantica, producendo inizialmente forme di monachesimo eremitico e, in un momento successivo, forme di monachesimo cenobitico. Mettendo in evidenza come la diffusione dei principi anacoretici in Occidente produsse esiti differenti in base all’intensità dell’influenza esercitata dai modelli orientali, si sottolineerà soprattutto l'importanza del ruolo delle aristocrazie nel processo di affermazione del monachesimo cenobitico, soprattutto in città. Scopo del secondo capitolo è invece quello di illustrare, partendo dal periodo immediatamente successivo alla conquista longobarda della Penisola, le implicazioni politiche ed economiche e le motivazioni ideologiche alla base delle fondazioni monastiche legate al potere pubblico e, in particolare, regie, cercando di riconoscere la presenza di caratteri comuni e analogie, anche sotto il punto di vista architettonico. Partendo dal caso di Bobbio, saranno affrontati alcuni esempi di fondazioni regie e ducali in territorio longobardo, come Santa Sofia a Benevento e San Salvatore a Brescia, procedendo poi fino a seguire l’evoluzione dell’abbazia di Farfa e del monastero di San Vincenzo al Volturno durante l’età carolingia. Infine, nell'ultimo capitolo si cercherà di seguire l’evoluzione architettonica e planimetrica dei complessi monastici fino all’età carolingia, tentando di verificare la possibile aderenza a medesimi modelli d’ispirazione. Passando in rassegna le diverse ipotesi formulate tra XIX e XX secolo dagli studiosi, si affronterà il tema della definizione dello spazio architettonico monastico portando alcuni esempi e riservando particolare attenzione all’elemento del chiostro, identificato come cuore pulsante attorno al quale gravita la vita del monastero e spazio che più di tutti connota l’architettura monastica.
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