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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11292018-031237


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
DE LUCA, CIRO
URN
etd-11292018-031237
Titolo
Supersaturazione dei potenziali evocati visivi (PEV) nell'emicrania episodica come biomarcatore di malattia e di risposta alla terapia di profilassi: uno studio preliminare
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROLOGIA
Relatori
relatore Dott. Baldacci, Filippo
correlatore Prof. Siciliano, Gabriele
Parole chiave
  • Emicrania
  • Neurofisiopatologia
  • Biomarcatore
  • Potenziali Evocati Visivi
  • Topiramato
Data inizio appello
18/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/12/2088
Riassunto
L’emicrania è una cefalea primaria con elevata prevalenza nella popolazione generale caratterizzata da una processazione disfunzionale degli stimoli sensoriali che coinvolge in particolare il sistema nocicettivo. Una ipotesi fisiopatologica è il disequilibrio dei sistemi neuronali di eccitazione/inibizione. Lo scopo di questo studio è investigare lo stato di responsività corticale, in particolare della corteccia visiva, nel paziente emicranico attraverso la metodica neurofisiologica dei potenziali evocati visivi (PEV). Sono stati registrati e confrontati PEV a contrasto crescente (da 6 a 100%) in 15 pazienti con emicrania senza aura episodica rispetto a 13 controlli e verso gli stessi pazienti dopo tre mesi di terapia stabile con Topiramato. Un indice di saturazione (S) della risposta è stato calcolato per valutare l’andamento dell’ampiezza dei PEV in funzione del contrasto. L’incremento non lineare dell’ampiezza dei PEV (S < 0,95) con risposta massima a contrasto inferiore al 100% e successiva riduzione paradossa è stato definito supersaturazione.
Una percentuale maggiore (test esatto di Fisher p = 0,0157) di emicranici (53%) ha mostrato supersaturazione rispetto ai controlli (7%). Una forte correlazione inversa è stata dimostrata tra l’indice S ed il tempo intercorso tra la registrazione dei PEV e l’attacco emicranico successivo (ρs = -0,915; p <0,001). Inoltre, l’allodinia, misurata con la Allodynia Symptoms Check-list (ASC-12), correla con l’indice S dei pazienti sia al basale (ρs = -0,736; p = 0,002) che dopo tre mesi di terapia stabile con Topiramato (ρs = -0,768; p = 0,026). I dati non hanno invece mostrato una significativa associazione tra supersaturazione ed altre caratteristiche cliniche dei pazienti (durata e frequenza di malattia, ritmo sonno/veglia, qualità del sonno, fatica, grado di disabilità, disturbo d’ansia e tono dell’umore). La terapia con Topiramato, inoltre, pur efficace nel ridurre la frequenza cefalalgica, non ha influenzato in modo significativo i parametri elettrofisiologici. La supersaturazione, quindi, non sembra sottesa esclusivamente da un disequilibrio dei meccanismi inibitori corticali.
In conclusione, l’elaborazione dello stimolo visivo all’incremento di contrasto negli emicranici è differente rispetto ai controlli. Ulteriori dati sono necessari per confermare le potenzialità dell’indice S come biomarcatore di ciclo emicranico (correlazione con la fase dolorosa) e di sensibilizzazione corticale (allodinia).
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