Tesi etd-11292018-002217 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
PIERONI, GIULIA
URN
etd-11292018-002217
Titolo
Gestione della cavalla in transizione: comparazione tra analogo del GnRH e hCG per l'induzione della prima ovulazione della stagione riproduttiva.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Camillo, Francesco
correlatore Dott. Panzani, Duccio
controrelatore Prof.ssa Rota, Alessandra
correlatore Dott. Panzani, Duccio
controrelatore Prof.ssa Rota, Alessandra
Parole chiave
- Cavalla
- GnRHa
- hCG.
- Induzione dell’Ovulazione
- Transizione Primaverile
Data inizio appello
14/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/12/2088
Riassunto
Nelle cavalle gestite per effettuare inseminazioni artificiali mediante l’utilizzo di seme refrigerato o congelato, è necessario indurre l’ovulazione.
La gonadotropina corionica umana (hCG) e l’analogo dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRHa) sono ormai routinariamente impiegate per questo scopo, sebbene a tal proposito, nelle cavalle in transizione, ci siano indicazioni di ridotta efficienza d’azione del GnRHa.
Gli obbiettivi di questa tesi sono:
- comparare l’efficacia del trattameto con hCG e del GnRHa per indurre l’ovulazione del primo e secondo ciclo della stagione riproduttiva;
- individuare i possibili fattori che possono predire la risposta ovulatoria al trattamento, come ad esempio la somministrazione durante la fase iniziale o tardiva della transizione, l’edema uterino e il grado di accettazione dello stallone al momento del trattamento farmacologico.
Nell’indagine sperimentale, 18 fattrici uscenti dall’anestro invernale e precisamente nel momento in cui sono stati individuati ecograficamente almeno due follicoli di 25 mm di diametro, sono state trattate con un antagonista della dopamina, il Sulpiride,
Durante l’estro, il giorno successivo al raggiungimento da parte del follicolo dominante di un diametro di 35 mm, è stato somministrato il GnRHa o l’hCG.
La risposta ovulatoria osservata (ovulazione tra 24 e 48 ore dal trattamento) è stata maggiore nel secondo ciclo dell’anno e nelle cavalle in fase tardiva della transizione primaverile rispetto a quelle del primo ciclo e in fase iniziale.
Inoltre, la somministrazione di hCG è risultata essere più incisiva rispetto al trattamento con GnRHa e la più alta percentuale di ovulazioni è stata ottenuta con le cavalle che hanno presentato sia l’edema uterino che l’accettazione del maschio durante gli ultimi 3 giorni prima del trattamento.
Questi risultati suggeriscono che il problema principale nell’indurre l’ovulazione durante il primo ciclo dopo l’anestro invernale, è limitato alla prima parte della transizione primaverile. In questa fase, l’uso dell’hCG è stato più efficace rispetto al trattamento effettuato con GnRHa. Tuttavia, la manifestazione sia di edema uterino che di accettazione dello stallone, sono risultati essere due prerequisiti importanti per l’ottenimento di una risposta positiva al trattamento. L’unione di queste evidenze ci consente di ottimizzare la gestione dell’ovulazione delle cavalle in fase di transizione primaverile.
La gonadotropina corionica umana (hCG) e l’analogo dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRHa) sono ormai routinariamente impiegate per questo scopo, sebbene a tal proposito, nelle cavalle in transizione, ci siano indicazioni di ridotta efficienza d’azione del GnRHa.
Gli obbiettivi di questa tesi sono:
- comparare l’efficacia del trattameto con hCG e del GnRHa per indurre l’ovulazione del primo e secondo ciclo della stagione riproduttiva;
- individuare i possibili fattori che possono predire la risposta ovulatoria al trattamento, come ad esempio la somministrazione durante la fase iniziale o tardiva della transizione, l’edema uterino e il grado di accettazione dello stallone al momento del trattamento farmacologico.
Nell’indagine sperimentale, 18 fattrici uscenti dall’anestro invernale e precisamente nel momento in cui sono stati individuati ecograficamente almeno due follicoli di 25 mm di diametro, sono state trattate con un antagonista della dopamina, il Sulpiride,
Durante l’estro, il giorno successivo al raggiungimento da parte del follicolo dominante di un diametro di 35 mm, è stato somministrato il GnRHa o l’hCG.
La risposta ovulatoria osservata (ovulazione tra 24 e 48 ore dal trattamento) è stata maggiore nel secondo ciclo dell’anno e nelle cavalle in fase tardiva della transizione primaverile rispetto a quelle del primo ciclo e in fase iniziale.
Inoltre, la somministrazione di hCG è risultata essere più incisiva rispetto al trattamento con GnRHa e la più alta percentuale di ovulazioni è stata ottenuta con le cavalle che hanno presentato sia l’edema uterino che l’accettazione del maschio durante gli ultimi 3 giorni prima del trattamento.
Questi risultati suggeriscono che il problema principale nell’indurre l’ovulazione durante il primo ciclo dopo l’anestro invernale, è limitato alla prima parte della transizione primaverile. In questa fase, l’uso dell’hCG è stato più efficace rispetto al trattamento effettuato con GnRHa. Tuttavia, la manifestazione sia di edema uterino che di accettazione dello stallone, sono risultati essere due prerequisiti importanti per l’ottenimento di una risposta positiva al trattamento. L’unione di queste evidenze ci consente di ottimizzare la gestione dell’ovulazione delle cavalle in fase di transizione primaverile.
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Tesi non consultabile. |