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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11292017-103511


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
AMOROSO, LUCA
URN
etd-11292017-103511
Titolo
La formazione continua dei professionisti sanitari: dalla formazione tradizionale all'e-learning
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE
Relatori
relatore Pagnucci, Nicola
Parole chiave
  • formazione sanitaria
  • e-learning
  • fad
  • ecm
Data inizio appello
14/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Sempre più spesso, negli ultimi anni, si sente parlare di Formazione a Distanza, meglio conosciuta con l’acronimo FAD.
I campi di applicazione sono sempre più ampi, tanto da coinvolgere non solo l’apprendimento in fase di aggiornamento professionale, ma anche i percorsi universitari, post-diploma e post-laurea.
La teoria della formazione a distanza (F.A.D.) si caratterizza la distinzione storica in tre generazioni.
La prima, nata già nell’ottocento negli USA è la scuola per corrispondenza. Questa aveva il fine di fornire, soprattutto agli adulti, un’istruzione di base ed una preparazione professionale altrimenti impossibili, specialmente per i residenti in zone isolate.
La F.A.D. di prima generazione si basava sull’invio per posta di libri, dispense e testi. Ai corsisti era richiesto di restituire dei moduli compilati che servivano per verificare i loro progressi.
Con la nascita del mezzo televisivo, negli anni ‘50 e ’60, queste prime metodologie vennero affiancate dai cosiddetti sistemi di F.A.D. di “seconda generazione”, basati sull’uso di lezioni pre registrate su cassette audio e video e, successivamente, software didattici, CD- ROM, e-mail ed altri supporti.
L'utilizzo del personal computer nell'ambiente domestico rende possibile, a metà degli anni ottanta, il passaggio a una nuova generazione: La FAD di terza generazione caratterizzata dalla diffusione dell'uso delle reti (specie internet).

Con l'avvento della Formazione on-line, l'apprendimento - da modalità individuale e di "autoapprendimento" passivo, diventa un processo complesso e dinamico che prevede il ruolo attivo del discente e dà grande importanza all'apprendimento collaborativo e cooperativo. Recentemente, in seguito alla maturazione dell'editoria multimediale, l'e-learning riesce a sfruttare completamente le nuove tecnologie.
La distinzione della FAD in fasi generazionali, per quanto concettualmente efficace, rischia tuttavia di oscurare l'importanza assunta dai paradigmi educativi e dalle teorie della conoscenza che accompagnano l'evoluzione del settore. In particolare, per quanto riguarda la fruizione a distanza che si basa sulla telematica e che viene generalmente denominata come e-learning, non bisogna dimenticare come essa sia basata sull'interazione tra tutti i partecipanti al progetto educativo come elemento centrale.
È proprio in questo, infatti, che essa si distingue dai sistemi che l'hanno preceduta. L'utilizzo delle nuove tecnologie, da solo, non basta a dar conto del cambiamento.
Nel campo della formazione continua degli operatori sanitari, l’avvento della formazione a distanza e di conseguenza la tecnologia E-Leraning ha assunto un ruolo primario nell’ambito della sanità italiana ed è dimostrato a chiare lettere anche dalla normativa Ecm entrata in vigore il primo gennaio 2010. Fino ad allora i programmi di formazione a distanza erano stati accreditati solo in via sperimentale (a partire dal 2004). Era stata infatti considerata indispensabile una fase di prova sul campo per valutare quanto questo tipo di formazione fosse gradito e fruibile da parte degli operatori sanitari italiani.
La Fad ha radicalmente mutato due capisaldi dei metodi tradizionali: ha cancellato la dimensione spazio-tempo. Mentre per una formazione residenziale occorre essere presenti in un dato luogo e in una data ora, con gli spostamenti del caso, la Fad è fruibile tranquillamente da qualunque computer in qualunque luogo della terra e nel momento in cui ciascuno è più disposto a impegnarsi per il proprio aggiornamento (questo vale almeno per tutte le attività asincrone a distanza, che non richiedono cioè la contemporanea presenza di docente e discente)
Occorre ricordare infatti che non tutti i modelli di formazione a distanza hanno un’efficacia dimostrata e occorre anche chiarire che fare formazione a distanza non significa riprendere un evento residenziale e ritrasmetterlo in maniera sincrona o asincrona a distanza. Questo al massimo può essere etichettato come “formazione residenziale a distanza”, ma nulla ha a che fare con la Fad, che richiede invece la preparazione di materiali ad hoc per l’uso via web e un progetto didattico specifico (ben diverso da quello di un corso residenziale, proprio per le diverse caratteristiche dei due strumenti). Nello stesso modo non si deve pensare alla Fad come a un luogo ideale per mostrare effetti speciali, per stupire l’utente. È vero, la tecnologia consente oggi di realizzare attività formative a effetto, ma quello che deve colpire l’utente sono i contenuti che devono sempre essere evidence based (Moja, Moschetti et al., 2007), come peraltro sottolinea anche la nuova norma Ecm. Devono essere quindi i contenuti a dominare, contenuti costruiti ad hoc e somministrati secondo un piano didattico coerente e stimolante per l’operatore sanitario. Questa osservazione porta a fare piazza pulita di un’altra convinzione purtroppo ancora diffusa sulla Fad, e cioè che Fad significhi tecnologia, che la tecnologia sia il cuore della formazione a distanza. Non è assolutamente così: la tecnologia è semplicemente il mezzo, non il fine. Il paragone che viene spontaneo è con un libro: si acquista un libro per l’autore o perché l’editore è un editore di qualità, non certo perché è stato stampato da un tipografo o da un altro. Ecco, la tecnologia per la Fad è come lo stampatore per il libro, un mezzo per poter far arrivare le informazioni ai destinatari.
Con ciò non si vuole sminuire il ruolo della tecnologia, che ha consentito alla Fad di spiccare un balzo in avanti impensabile anche solo agli inizi del Duemila. L’evoluzione del Web da Web 1.0, in cui l’utente era passivo, al Web 2.0 con tutte le sue potenzialità (forum, chat, blog, social network, wiki, app, etc) e interattività ha aperto le porte a molte nuove possibilità di costruzione di percorsi formativi, trasformando sempre più il discente da passivo in attivo, fino a diventare egli stesso parte delle fasi di costruzione della propria conoscenza. E il futuro prossimo sarà il Web 3.0, il web semantico che farà da ponte verso il web 4.0 e le funzioni di intelligenza artificiale.
In questo lavoro ho voluto analizzare gli aspetti della formazione tradizionale e della formazione FAD supportata dalle nuove tecnologie informatiche per vedere come esse possano aiutare i professionisti sanitari nell’aggiornarsi sulle nuove competenze che la società ed il mondo frenetico di oggi continuamente richiedono.
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