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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11282023-201243


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRECI, GIAN MARIA
URN
etd-11282023-201243
Titolo
EFFETTI DELL’ADOZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SULLE ATTIVITÀ D’IMPRESA
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof.ssa Franco, Chiara
Parole chiave
  • ai e knowledge management
  • ai imprese europee
  • ai imprese italiane
  • organizzazione aziendale e ai
  • imprese e intelligenza artificiale
  • decision making e ai
  • ai e lavoro
  • ai e innovazione
  • capacità d'innovare
Data inizio appello
18/12/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto

L’obbiettivo di questa tesi è quello di condurre un’analisi variegata e trasversale su quanto concerne agli effetti che la tecnologia in esame, cioè l’intelligenza artificiale, sta portando in generale a livello organizzativo sulle imprese, prendendo in considerazione alcuni aspetti di vitale importanza per le aziende, tra cui le relazioni con gli stakeholders, il processo decisionale, la gestione delle risorse umane e la capacità di innovare delle stesse, in modo da adattarsi e prosperare in un contesto economico globalizzato e altamente competitivo; lo scopo infatti è quello di analizzare e comprendere meglio come e quanto l’intelligenza artificiale stia portando a benefici e inevitabilmente a dei cambiamenti in questi aspetti chiave nel modo di operare delle imprese.
L’intelligenza artificiale è un argomento già conosciuto al mondo della ricerca, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti strettamente tecnici, il suo utilizzo da parte dei consumatori e gli effetti sul mondo del lavoro; tuttavia il mio scopo è quello di condurre un’analisi trasversale tra il legame e gli effetti che questa tecnologia sta portando, e in contemporanea alla sua rapida diffusione, porterà in modo sempre più massiccio alle imprese in quanto organizzazioni; cioè entità che intrattengono relazioni di valore con stakeholder sia interni che esterni, che effettuano continuamente decisioni in un clima di incertezza, e che per rimanere competitive sul mercato devono gestire e sfruttare al meglio le conoscenze disponibili e cercare possibilmente di innovare per non declinare.
Nel perseguire questo scopo ho introdotto nel primo capitolo i meccanismi e le varie tecniche di funzionamento dell’Ai basata sui dati, inquadrando questa tecnologia come un agente computazionale in grado di elaborare informazioni, apprendere autonomamente e prendere decisioni rapide; inseribile nella funzione di produzione come un fattore ibrido tra capitale e lavoro, avendo essa sia la precisione e la rapidità tipica delle macchine, che la possibilità di emulare la capacità umana di apprendere e migliorarsi attribuibile al fattore lavoro; e infine, di come la tecnologia in questione, grazie appunto alla sua capacità di auto apprendere e migliorarsi nel tempo, possa influire e creare valore nelle relazioni con gli stakeholders interni ed esterni intrattenute dall’azienda.
Lo scritto prosegue addentrandosi nell’esaminare gli effetti della tecnologia in questione sui temi chiave esaminati, iniziando con un’analisi del funzionamento del processo di decision making sia in ambito operativo che strategico, dimostrando come l’intelligenza artificiale possa contribuire in questo caso a ridurre l’incertezza ed efficientare le scelte assunte, soprattutto se combinata in un modello cooperativo con gli agenti umani esperti, arrivando così ad ottenere decisioni non solo operative ma anche strategiche più informate ed efficaci ed in tempi più rapidi. Passando poi ad un altro tema chiave per il buon funzionamento di un’impresa, a volte sottovalutato, che è la gestione della conoscenza, descrivendo in questo caso come l’Ai possa contribuire con estrema efficacia a creare, archiviare, condividere e applicare la conoscenza intesa come una risorsa intangibile per le aziende, che in assenza di tale tecnologia, può rimanere ampiamente sottoutilizzata o frammentata.
Dall’efficientamento del processo di knowledge management è stato utile passare ad un altro tema strettamente legato ad esso, che è ciò che riguarda la gestione del processo innovativo e la capacità di innovare da parte dell’imprese, come fonte di vantaggio competitivo sul mercato; e di quanto, e come, in questo caso l’intelligenza artificiale possa contribuire sfruttando e ricombinando le conoscenze interne all’azienda, e allo stesso tempo, esplorare conoscenze e risorse esterne, con lo scopo appunto, di creare prodotti, servizi o processi totalmente nuovi o migliorati, focalizzandomi in particolar modo per ciò che attiene le innovazioni di tipo radicale. La sezione attinente alla relazione tra Ai e capacità d’innovare da parte delle aziende si è conclusa con l’esame di due casi studio che raccolgono dati quantitativi sulle imprese tedesche e cinesi, in modo da evidenziare la relazione positiva tra migliori risultati in termini d’innovazioni e brevettazioni da parte di aziende che hanno un’intensità di adozione dell’intelligenza artificiale superiore alla media.
Infine, lo scritto si conclude con una panoramica a livello macro di come si sta muovendo il mercato dell’intelligenza artificiale, in termini di costituzione di aziende specializzate e di investimenti effettuati in materia. Infatti, come sostenuto nello scritto, le principali economie globali stanno riconoscendo l’importanza dell’Ai come ultima frontiera del processo di digitalizzazione, e risorsa per mantenere e conquistare vantaggio competitivo a medio-lungo termine; perciò, è stato utile in quest’ultima parte condurre un’analisi descrittiva su come le aziende in Europa e infine in Italia si stanno relazionando con tale tecnologia, in termini di scopi d’uso, tipologie di Ai impiegate, distribuzione per settori e classe dimensionale; concludendo con un confronto statistico tra le imprese del nostro paese e del resto d’Europa. Il capitolo finale infine descrive non solo i benefici, ma anche le caratteristiche organizzative necessarie e le sfide che derivano dall’adozione e integrazione di tale tecnologia nei processi di business, che, come in ogni rivoluzione tecnologica essa porta inevitabilmente con sé.

Traduzione in inglese:

The objective of this thesis is to conduct a varied and transversal analysis on what concerns the effects that the technology in question, i.e. artificial intelligence, is bringing in general at an organizational level on companies, taking into consideration some vital aspects importance for companies, including relationships with stakeholders, decision-making, human resource management and their ability to innovate, in order to adapt and thrive in a globalized and highly competitive economic context; in fact, the aim is to analyze and better understand how and to what extent artificial intelligence is leading to benefits and inevitably to changes in these key aspects of the way companies operate.
Artificial intelligence is a topic already known to the world of research, especially with regards to the strictly technical aspects, its use by consumers and the effects on the world of work; however my aim is to conduct a transversal analysis between the link and the effects that this technology is bringing, and at the same time as its rapid diffusion, will bring in an increasingly massive way to companies as organisations; that is, entities that maintain valuable relationships with both internal and external stakeholders, that continually make decisions in a climate of uncertainty, and that to remain competitive on the market must manage and make the best use of available knowledge and possibly try to innovate so as not to decline.
In pursuing this aim, in the first chapter I introduced the mechanisms and various operating techniques of data-based AI, framing this technology as a computational agent capable of processing information, learning autonomously and making rapid decisions; insertable into the production function as a hybrid factor between capital and labor, having both the precision and speed typical of machines, and the possibility of emulating the human ability to learn and improve attributable to the labor factor; and finally, how the technology in question, thanks precisely to its ability to self-learn and improve over time, can influence and create value in the relationships with internal and external stakeholders maintained by the company.
The paper continues by examining the effects of the technology in question on the key themes examined, starting with an analysis of the functioning of the decision making process in both the operational and strategic fields, demonstrating how artificial intelligence can contribute in this case to reducing uncertainty and make the choices made more efficient, especially if combined in a cooperative model with expert human agents, thus achieving not only operational but also strategic decisions that are more informed and effective and more quickly. Moving on to another key theme for the good functioning of a company, sometimes underestimated, which is knowledge management, describing in this case how AI can contribute extremely effectively to creating, archiving, sharing and applying knowledge understood as an intangible resource for companies, which in the absence of such technology, can remain largely underutilized or fragmented.
From making the knowledge management process more efficient, it was useful to move on to another topic closely linked to it, which concerns the management of the innovative process and the ability to innovate on the part of companies, as a source of competitive advantage on the market; and how much, and how, in this case artificial intelligence can contribute by exploiting and recombining the company's internal knowledge, and at the same time, exploring external knowledge and resources, with the aim of creating totally new or improved, focusing in particular on what concerns radical innovations. The section relating to the relationship between AI and companies' ability to innovate concluded with the examination of two case studies that collect quantitative data on German and Chinese companies, in order to highlight the positive relationship between better results in terms of 'innovations and patents by companies that have a higher than average intensity of adoption of artificial intelligence.
Finally, the paper concludes with a macro-level overview of how the artificial intelligence market is moving, in terms of the creation of specialized companies and investments made in the field. In fact, as argued in the paper, the main global economies are recognizing the importance of AI as the last frontier of the digitalization process, and a resource for maintaining and gaining competitive advantage in the medium-long term;therefore, it was useful in this last part to conduct a descriptive analysis on how companies in Europe and finally in Italy are relating to this technology, in terms of purposes of use, types of AI used, distribution by sectors and class dimensional; concluding with a statistical comparison between companies in our country and the rest of Europe. Finally, the final chapter describes not only the benefits, but also the necessary organizational characteristics and challenges that derive from the adoption and integration of this technology into business processes, which, as in every technological revolution, it inevitably brings with it.
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