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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11282022-140950


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
GIAMMATTEI, CLAUDIO
URN
etd-11282022-140950
Titolo
Monitoraggio emodinamico non invasivo nel paziente anziano con frattura di femore
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA E DEL DOLORE
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
correlatore Dott. Benanti, Cesare Fabrizio
Parole chiave
  • monitoraggio emodinamico
  • frattura di femore clearsight
  • GDT
  • paziente anziano
Data inizio appello
30/12/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/12/2092
Riassunto
La frattura di femore nell’anziano rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica dei paesi sviluppati con gravi conseguenze sull'aspettativa di vita e sull’impatto socioeconomico. Ogni anno in Italia, si stimano circa 120000 nuovi casi di frattura del femore, con una mortalità del 5% a 30 giorni, del 18% dopo 1 anno e una disabilità permanente stimata maggiore del 30%; più della metà dei casi in Italia si verifica in pazienti di età superiore agli 85 anni e il 75% nel sesso femminile. I pazienti con frattura di femore sono ad alto rischio di complicanze perioperatorie a causa di una riserva cardiorespiratoria limitata di fronte allo stress associato alla frattura e all'intervento chirurgico. Inoltre, le complicanze postoperatorie correlate alla frattura di femore sono un noto fattore di rischio indipendente di mortalità.
L'ottimizzazione emodinamica perioperatoria con l’applicazione di protocolli di Goal Directed Haemodynamic Therapy (GDHT) ha dimostrato di ridurre la morbilità e la mortalità nei pazienti chirurgici ad alto rischio. Tuttavia, nella pratica clinica quotidiana, i pazienti con frattura di femore sono generalmente monitorati intraoperatoriamente con parametri emodinamici di routine come la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, insufficienti per valutare un adeguato equilibrio tra apporto di ossigeno (DO2) e consumo (VO2). Questo squilibrio DO2/VO2 può eventualmente portare a ipoperfusione tissutale intraoperatoria, facilitando la comparsa di complicanze postoperatorie.
Attualmente esistono piattaforme di monitoraggio in grado di formire parametri emodinamici avanzati per guidare la GDHT in modo non invasivo, valida alternativa ai metodi invasivi di monitoraggio e analisi della curva pressoria che, sebbene rari, non sono esenti da complicanze. Inoltre, l’utilizzo di una piattaforma di monitoraggio emodinamico non invasivo consente il monitoraggio continuo della pressione arteriosa, con il potenziale di ridurre la durata dell'ipotensione intraoperatoria rispetto al monitoraggio intermittente della pressione sanguigna convenzionale.
Il presente studio mira a valutare l'effetto della GDHT guidata dal monitoraggio emodinamico non invasivo sulle complicanze perioperatorie in pazienti anziani sottoposti a riparazione chirurgica della frattura di femore.
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