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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11282022-122920


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PRESUTTI, ALESSIA
URN
etd-11282022-122920
Titolo
L'Abruzzo: una timida aquila reale. Il Turismo delle Radici come linfa vitale per i piccoli borghi.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI TURISTICI MEDITERRANEI
Relatori
relatore Berretta, Miriam
Parole chiave
  • turismo di massa
  • matrimonio nel borgo
  • wedding bureau
  • destination wedding
  • cultura
  • tradizioni
  • turismo esperienziale
  • turismo delle radici
  • turismo sostenibile
  • Abruzzo
  • esperienze
  • origini
  • strategie
  • criticità
  • emigrazione
  • rilancio economico
  • modelli
  • borghi
  • storia
Data inizio appello
12/12/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
La società contemporanea è caratterizzata da fenomeni di sviluppo dovuti alla modernità, quali: globalizzazione e rapido e continuo progresso tecnologico. In questo scenario moderno, tutto è accessibile e disponibile in modo veloce e ovunque noi siamo, rappresentando una realtà complessa e frammentata a livello culturale. Si perde, quindi, il legame con la società ma soprattutto con il territorio, riducendo ogni viaggio o esperienza vissuta come un palcoscenico da guardare per poi proseguire altrove.
È così che, nel settore turistico, si perde il senso di viaggiare per scoprire ed arricchire il proprio bagaglio culturale.
Il turismo di massa, negli anni, ha provocato una standardizzazione dei viaggi, concentrandosi sul vendere quanto più possibile, causando visite “mordi e fuggi”, e portando i territori ad un degrado ambientale e danneggiamento delle risorse senza precedenti, lasciando le piccole realtà, ricche invece di storia e cultura, oscurate dai grandi centri turistici.
Lo scenario è iniziato a modificarsi con la pandemia da covid-19 che ha coinvolto tutto il mondo ed ha modificato i comportamenti del singolo.
L’attività turistica, infatti, si sta sempre più avvicinando ad una fruizione in sintonia con l’ambiente circostante, capace di appagare la ricerca di benessere psico-fisico attraverso attività outdoor o esperienze volte alla scoperta delle manifestazioni di cultura; bisogni questi che dipendono dal desiderio di riscoprire il patrimonio naturale e culturale.
Da questo desiderio nasce anche il concetto di turismo esperienziale, attraverso il quale non si pone più il prodotto al centro dell’attenzione, ma il consumatore, vivendo il viaggio da protagonista, coinvolgendolo a livello fisico, emotivo ed intellettuale nella fruizione. L’esperienza, dunque, è qualcosa di intangibile, a cui si attribuisce un valore maggiore rispetto a quello di beni e servizi, poiché tocca la sfera più personale e profonda dell’individuo ed in lui rimarrà a lungo la memoria di ciò che ha vissuto attivamente.
Una nuova forma di turismo, in grado di connettere le esperienze con la sostenibilità, è il “Turismo delle Radici”, una tipologia legata agli emigrati italiani nel mondo, contando più di 80milioni di persone.
Oggi, infatti, il binomio tra sostenibilità ed esperienze legate alle tradizioni costituisce la chiave di volta per la ripresa e la riscoperta dei territori dimenticati.
La scoperta delle proprie origini ed il viaggio immersivo nei borghi antichi, con la possibilità di vivere un’esperienza autentica a stretto contatto con il territorio ed i legami familiari, risultano ispirate da un unico desiderio comune qual è quello di sentirsi parte di quel mondo.
Il Turismo delle Radici si consoliderà ulteriormente attraverso dei modelli nel territorio Abruzzese quali, il Castello di Semivicoli e Matrimonio nel Borgo, capaci di rievocare le antiche tradizioni e culture in luoghi fermi nel tempo ed in grado di offrire al nuovo turista, esperto e consapevole, tutto ciò di cui ha bisogno per fare un salto nel passato e scoprire le proprie radici.
L’Abruzzo, infatti, regione al centro dell’elaborato, risulta essere poco valorizzata nonostante le sue numerose peculiarità, dovute ad un territorio fortemente variegato, ed in grado di offrire innumerevoli esperienze durante l’intero anno.
Queste particolarità dovrebbero diventare in primis una consapevolezza dei residenti e degli operatori turistici per poter creare un’offerta diversificata in modo tale da attrare flussi turistici e target di turisti differenti e lontani dal paradigma di massa.
Nel caso Abruzzese, i borghi o gli antichi edifici, ma soprattutto il Destination Wedding, potrebbero rappresentare la risposta corretta per rispondere ad una tipologia di turista differente, essendo emigrato ed avendo, quindi, necessità diverse.
È importante, quindi, che regioni meno sviluppate, come appunto lo è l’Abruzzo, siano pronte ad avviare una vera e propria trasformazione interna tale da implementare e migliorare la propria rete turistica puntando sulla sostenibilità, la storia e la tradizione intrinseca.
Alla luce di quanto esposto, ed in seguito ad una attenta analisi, è apparso evidente come oggi sia necessario promuovere nuove strategie di sviluppo turistico, in grado di rispettare e di preservare a lungo termine le risorse ambientali e storiche del nostro territorio, ma soprattutto di attrarre nuovi flussi turistici 365 giorni l’anno, offrendo loro la giusta offerta cucita su misura considerando i nuovi paradigmi del mondo odierno ed il cambiamento del turista.

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