| Tesi etd-11282010-172743 | 
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    Tipo di tesi
  
  
    Tesi di laurea specialistica
  
    Autore
  
  
    PIRODDI, CLAUDIA  
  
    URN
  
  
    etd-11282010-172743
  
    Titolo
  
  
    UN CANNONAU TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE
  
    Dipartimento
  
  
    AGRARIA
  
    Corso di studi
  
  
    SCIENZE E TECNOLOGIE VITIVINICOLE
  
    Relatori
  
  
    relatore Prof. Andrich, Gianpaolo
correlatore Prof. Scalabrelli, Giancarlo
  
correlatore Prof. Scalabrelli, Giancarlo
    Parole chiave
  
  - Cannonau di Sardegna
- Jerzu
- Linea del Fondatore
- metodi analitici
- territorio
- zonazione
    Data inizio appello
  
  
    13/12/2010
  
    Consultabilità
  
  
    Parziale
  
    Data di rilascio
  
  
    13/12/2050
  
    Riassunto
  
  Comprendere un vino significa conoscere la tradizione e il territorio che alla sua “realizzazione”
possono condurre, perché produrre vino oggi significa raccontare esperienze.
Da considerazioni di questo genere, dedotte da un’analisi di un ormai noto andamento del mercato
del vino, nasce la volontà di raccontare l’esperienza di un’azienda (Antichi Poderi Jerzu) che ricerca nella vocazionalità viticola delle sue terre il punto di partenza per una produzione di qualità.
Se l’obiettivo finale è quello di migliorare la competitività del prodotto vino, la strategia per
raggiungere questo traguardo è quella di caratterizzare lo stretto rapporto con il territorio, inteso anche come tradizioni storiche e colturali. Occorre, a tal proposito, studiare i fattori che influiscono sull’interazione genotipo-ambiente, consentendo un’estrinsecazione delle potenzialità genetiche delvitigno. Questo tipo di studio viene riconosciuto come “zonazione viticola”.
E proprio un progetto di zonazione è stato proposto per l’area di vinificazione sotto la
denominazione di D.O.C. Cannonau di Jerzu.
Per tutto il triennio di indagine (2004-2005-2006), sono stati effettuati nei 36 vigneti guida, rilievi fenologici ed agronomici; i dati ottenuti sono stati quindi gerarchizzati ed analizzati, ed estesi per analogia a tutti gli ambienti omogenei.
Il risultato concreto è stata l’individuazione di nove macrozone, meglio definite come unità
vocazionali.
Tra di esse, la zona sotto il nome di Vigne Alte (1472 ettari), si è mostrata particolarmente idonea alla coltivazione della vite; le uve qui prodotte sono risultate in assoluto le più dotate in sostanze coloranti, con un buon grado zuccherino ed una buona acidità.
I vecchi vigneti Cannonau che questi poderi ospitano, coltivati secondo la tradizione con una forma di allevamento ad alberello, sono stati per queste ragioni selezionati per la produzione dei vini della Linea Del Fondatore, linea di punta dell’azienda Antichi Poderi Jerzu, e che comprende i vini Marghia, Chuerra e Josto Miglior.
È stato quindi proposto un confronto per mettere in luce le caratteristiche analitiche e sensoriali di questi vini, che possono essere definiti come “figli” dell’innovazione utilizzata come mezzo di salvaguardia della tradizione, per arrivare a un prodotto che è espressione di moderna tipicità non riproducibile.
Da un lato è stata presentata la comparazione tra i tre vini su base analitica; dall’altro è stata
proposta una verticalizzazione del vino di punta aziendale, Josto Miglior, di cui è presentato un
excursus tra le diverse annate 1998, 1999, 2000, 2001 e 2005, mettendole a confronto sia sotto il
profilo analitico che organolettico.
possono condurre, perché produrre vino oggi significa raccontare esperienze.
Da considerazioni di questo genere, dedotte da un’analisi di un ormai noto andamento del mercato
del vino, nasce la volontà di raccontare l’esperienza di un’azienda (Antichi Poderi Jerzu) che ricerca nella vocazionalità viticola delle sue terre il punto di partenza per una produzione di qualità.
Se l’obiettivo finale è quello di migliorare la competitività del prodotto vino, la strategia per
raggiungere questo traguardo è quella di caratterizzare lo stretto rapporto con il territorio, inteso anche come tradizioni storiche e colturali. Occorre, a tal proposito, studiare i fattori che influiscono sull’interazione genotipo-ambiente, consentendo un’estrinsecazione delle potenzialità genetiche delvitigno. Questo tipo di studio viene riconosciuto come “zonazione viticola”.
E proprio un progetto di zonazione è stato proposto per l’area di vinificazione sotto la
denominazione di D.O.C. Cannonau di Jerzu.
Per tutto il triennio di indagine (2004-2005-2006), sono stati effettuati nei 36 vigneti guida, rilievi fenologici ed agronomici; i dati ottenuti sono stati quindi gerarchizzati ed analizzati, ed estesi per analogia a tutti gli ambienti omogenei.
Il risultato concreto è stata l’individuazione di nove macrozone, meglio definite come unità
vocazionali.
Tra di esse, la zona sotto il nome di Vigne Alte (1472 ettari), si è mostrata particolarmente idonea alla coltivazione della vite; le uve qui prodotte sono risultate in assoluto le più dotate in sostanze coloranti, con un buon grado zuccherino ed una buona acidità.
I vecchi vigneti Cannonau che questi poderi ospitano, coltivati secondo la tradizione con una forma di allevamento ad alberello, sono stati per queste ragioni selezionati per la produzione dei vini della Linea Del Fondatore, linea di punta dell’azienda Antichi Poderi Jerzu, e che comprende i vini Marghia, Chuerra e Josto Miglior.
È stato quindi proposto un confronto per mettere in luce le caratteristiche analitiche e sensoriali di questi vini, che possono essere definiti come “figli” dell’innovazione utilizzata come mezzo di salvaguardia della tradizione, per arrivare a un prodotto che è espressione di moderna tipicità non riproducibile.
Da un lato è stata presentata la comparazione tra i tre vini su base analitica; dall’altro è stata
proposta una verticalizzazione del vino di punta aziendale, Josto Miglior, di cui è presentato un
excursus tra le diverse annate 1998, 1999, 2000, 2001 e 2005, mettendole a confronto sia sotto il
profilo analitico che organolettico.
    File
  
  | Nome file | Dimensione | 
|---|---|
| INDICE.pdf | 40.52 Kb | 
| 2 file non consultabili su richiesta dell’autore. | |
 
		