Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, la Russia ha iniziato un processo di transizione da una struttura economica pianificata, basata su un sistema di proprietà statale e di pianificazione amministrativa ad un’economia di mercato, in cui le decisioni in materia di investimenti, produzione e distribuzione vengono guidate dalle forze della domanda e dell’offerta. Tale processo di trasformazione in una moderna economia di mercato è stata ostacolato da una serie di problemi strutturali che, ereditati dall’epoca sovietica, non sono ancora stati superati pienamente.
Nel 2014 la questione delle sanzioni internazionali da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, da un lato, e il successivo embargo deciso dal Cremlino, dall’altro, hanno comportato una serie di conseguenze non solo sull’economia della Russia ma anche, più in particolare, sul fiorente interscambio commerciale della Federazione con l’Italia legati da una solida collaborazione. È alla ricostruzione di questi temi che questo lavoro è dedicato.