• dimora storica
• teatro immersivo
• tutela
• valorizzazione

Ho scritto questa tesi con l’obiettivo di suggerire la realizzazione di un progetto innovativo pensato per far comunicare turismo e teatro, due tra i settori più colpiti dalla pandemia, la cui collaborazione potrebbe risultare particolarmente vantaggiosa per entrambi.
La missione che vorrei perseguire è di riuscire a valorizzare un bene culturale attraverso il teatro e, viceversa, riaccendere l’interesse nei confronti del teatro grazie all’utilizzo di un bene culturale.
Per questi motivi, ho deciso di portare a Villa Dosi Delfini il ‘Teatro immersivo’, un nuovo genere teatrale che da qualche anno sta riscuotendo notevole successo anche in Italia. Grazie alla magia e alla potenza evocativa che sprigiona questo singolare modo di fare teatro, i partecipanti saranno guidati alla scoperta di Villa Dosi Delfini attraverso degli spettacoli in cui non esisterà distanza fisica ed emotiva tra gli attori e il pubblico; gli spettatori, potendo muoversi liberamente tra una scena e l’altra, saranno protagonisti attivi negli spazi della villa e responsabili per la scelta dell’intrattenimento offerto, diventando dei prosumer a tutti gli effetti.
Ho iniziato questa tesi affrontando, nel Capitolo I, il tema della tutela e della valorizzazione delle dimore storiche italiane, una tra le eredità storiche, artistiche e culturali di maggior rilievo. Tuttavia, ho voluto anticipatamente inserire una breve analisi della normativa internazionale, europea e italiana vigente in materia di beni culturali per definire l’attenzione e l’impegno nei confronti di questo settore di rilevanza mondiale. In seguito, ho approfondito la storia e gli obiettivi di tre fondamentali associazioni italiane che da oltre quarant’anni mettono in campo ogni azione possibile per proteggere e valorizzare i beni culturali e ambientali, con particolare riguardo per le dimore storiche. Infine, ho ritenuto essenziale analizzare quattro tra gli esempi italiani di maggior di successo di tutela e valorizzazione: le Ville Venete, le Ville Bolognesi, le Ville Lucchesi e la trasformazione museale delle Ville Medicee.
Nel Capitolo II, invece, ho definito il contesto progettuale, ovvero la Lunigiana. Partendo dall’evoluzione storica di questa terra millenaria, mi sono soffermata sull’analisi del prezioso patrimonio culturale diffuso su tutto il territorio per poi analizzare i cinque ‘strumenti’ principali che attualmente si impegnano nella valorizzazione di questo patrimonio: l’‘Istituto Valorizzazione Castelli’, l’associazione di turismo responsabile ‘Farfalle in Cammino’, le guide turistiche e ambientali di ‘Sigeric - Servizi per il turismo’, l’app ‘Lunigiana World’ e tutta quella serie di iniziative nazionali ed eventi locali che ogni anno permettono di far conoscere i beni culturali lunigianesi ai tanti visitatori alla scoperta di questa meravigliosa terra.
Infine, il Capitolo III è dedicato interamente al progetto di tesi; nella prima parte sono stati analizzati i tre elementi cardine dell’evento: lo stile, rappresentato dal Barocco pontremolese, la location, ovvero Villa Dosi Delfini, e la particolare esperienza di visita che faranno i partecipanti grazie al Teatro immersivo. La seconda parte ha come oggetto il concept dell’evento in cui ne è stata approfondita la storia, la struttura dello svolgimento e i tre target group di riferimento che si vogliono conquistare. La terza parte, infine, consiste nella spiegazione dettagliata di tutte le specifiche tecniche dell’evento quali l’ente organizzatore, la compagnia teatrale e la sceneggiatura, le varie fasi e le loro tempistiche, il calendario della stagione teatrale e la riproducibilità dell’evento, la zona relax e il servizio navetta, il numero di partecipanti e il prezzo dei biglietti, la promozione offline e online e per concludere i fondi che verranno utilizzati per coprire i diversi costi elencati all’interno del budget.