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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11272018-161758


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VANUZZO, DEBORA
URN
etd-11272018-161758
Titolo
Un approccio multidisciplinare per la costruzione di un modello concettuale di circolazione idrica sotterranea: la discarica del "Tiro a Segno" Cascina (PI)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Giannecchini, Roberto
Parole chiave
  • monitoraggio
  • modello concettuale
  • discarica controllata
  • geochimica isotopica.
  • circolazione idrica sotterranea
  • prove di portata
Data inizio appello
14/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/12/2088
Riassunto
Una discarica controllata rappresenta una sorgente di contaminazione ambientale, potenziale o effettiva, delle matrici aria, acqua e suolo. I principali vettori di contaminazione sono rappresentati dal percolato e dal biogas prodotti dall’interazione con le acque di infiltrazione e dai processi di degradazione dei rifiuti. Il percolato, in caso di inefficienza dei sistemi di contenimento, può venire a contatto con i sistemi naturali e dunque essere disperso nei suoli e nelle falde idriche eventualmente presenti.
L’impianto di discarica del “Tiro A Segno” (TAS) oggetto di studio di questo elaborato di Tesi, ubicato all’interno del Comune di Cascina (PI), è noto nella zona sin dagli anni ’60 del secolo scorso, quando si presentava come un accumulo incontrollato di rifiuti. A partire dal ventennio successivo, a causa delle precarie condizioni igienico-ambientali in cui versava l’area e mediante l’introduzione di normative a livello nazionale volte ad una corretta gestione dei rifiuti, è stato elaborato un progetto di risanamento ambientale e assestamento del vecchio impianto, oltre ad un ampliamento delle volumetrie.
Attualmente la discarica è interessata da una fase post-esercizio e gli interventi su di essa riguardano preferibilmente l’allontanamento delle acque di percolazione ed il monitoraggio qualitativo delle acque sotterranee per mezzo di piezometri di controllo.
L’area è stata anche oggetto di un piano di caratterizzazione ambientale, che ha previsto l’esecuzione di sondaggi, indagini di tipo idrogeologico e geochimico. Tutto questo ha portato una grande quantità di dati che rispondono alla normativa, ma che non sono mai stati elaborati congiuntamente e simultaneamente per costruire un modello concettuale dell’area.
Lo scopo di questa Tesi è stato quello di elaborare tutti i dati preesistenti ed i nuovi dati, ottenuti con il presente lavoro, per costruire un modello concettuale geologico-stratigrafico, idrogeologico e geochimico, il quale potesse evidenziare, nelle condizioni attuali, l’eventuale presenza di una contaminazione attiva nelle acque di falda del sito. Per quanto riguarda i nuovi dati ottenuti nell’ambito di questa tesi si specifica che è stata eseguita:

- l’analisi e la razionalizzazione delle stratigrafie esistenti attraverso la riorganizzazione ed indicizzazione delle descrizioni litologiche originarie in base alle litologie riscontrate nei singoli carotaggi presso l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, al fine di ricostruire l’ambiente di sedimentazione;
- l’esecuzione nel mese di Novembre 2017, in collaborazione con lo studio CSA di Prato consulente della Ecofor Service, gestore dell’impianto, di prove di portata su 18 piezometri al fine di ricavare i parametri idraulici della falda sotterranea;
- il prelievo e l’analisi nel Marzo 2018 di campioni delle acque sotterranee provenienti dai 18 punti di controllo dell’impianto di discarica Tiro A Segno (TAS), al fine di acquisire dati idrochimici di dettaglio.

Le indagini geochimiche e idrogeologiche svolte, unitamente alle conoscenze stratigrafiche pregresse e agli studi paleo-ambientali realizzati dall’IGG-CNR di Pisa, hanno permesso quindi la realizzazione di un modello concettuale dell’area oggetto di studio, sottolineando l’assenza di rilevanti anomalie o fenomeni di contaminazione attiva nelle acque di falda ad opera dei percolati.
Il modello concettuale di circolazione idrica mostra chiaramente come esista un’elevata variabilità sia nei parametri idraulici (le permeabilità variano da 10-6 a 10-9 m/s), sia nelle caratteristiche chimiche delle acque. I piezometri infatti, pur essendo distanti poche decine di metri, presentano una facies idrochimica delle acque intercettate variabile da bicarbonato-alcalino terrosa a clorurato-alcalina, non mancano inoltre facies a solfato.
I risultati dell’approccio multidisciplinare del presente lavoro di tesi hanno evidenziato come l’eterogeneità dei parametri idraulici e chimici sia da attribuire alla presenza di un acquitardo con scarsa continuità laterale dove le acque, circolando molto lentamente, acquisiscono un chimismo in relazione alle caratteristiche dei litotipi con cui vengono in contatto. Le acque presenti nelle lenti sabbiose hanno un chimismo bicarbonato-alcalino terroso, mentre le acque che interagiscono con litotipi limosi tendono ad avere una maggiore conducibilità e una facies idrochimica clorurato-solfato-alcalina.
Inoltre la costruzione del modello concettuale di circolazione idrica sotterranea elaborato durante la Tesi ha permesso di proporre variazioni al piano di monitoraggio delle acque attualmente adoperato dai gestori dell’impianto di smaltimento, al fine di rendere più efficiente il controllo e la gestione di un’area di indagine sensibile quale un impianto di discarica.
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