• albicocco
• multiplex
• NIR
• pesco
• shelf-life

La produzione di frutti resistenti alla manipolazioni e idonei a lunghi periodi di conservazione, richiesti dalla commercializzazione, è uno dei principali obiettivi della ricerca ortofrutticola attuale. Negli ultimi anni sono state messe a punto tecnologie che consentono di effettuare analisi non distruttive sui frutti, permettendo di avere informazioni dettagliate del prodotto alla raccolta, prima dell’immissione nei circuiti di vendita, dopo la conservazione e al momento del consumo. La disponibilità di queste tecnologie apre nuovi orizzonti alla ricerca in campo ortofrutticolo, consentendo di approfondire le conoscenze sul comportamento fisiologico dei prodotti in post-raccolta.
La scelta dell'epoca di raccolta ottimale, la selezione di varietà e portinnesti che conferiscano ai frutti buone attitudini alla conservazione e la messa a punto delle pratiche agronomiche e di post raccolta adeguate diventano pertanto elementi fondamentali per avere frutti conservabili e al tempo stesso di buona qualità.
Il lavoro che è stato svolto ha avuto come obiettivo la valutazione della qualità di frutti di pesco e albicocco, al momento della raccolta e durante la conservazione, mediante tecniche di analisi non distruttive.
Per lo svolgimento delle prove sono stati impiegati frutti di pesco e albicocco provenienti dai campi sperimentali del Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose “G. Scaramuzzi” dell’Università di Pisa situati a Colignola (PI) e Venturina (LI).
Le pesche sono state raccolte da piante della cultivar Flavorcrest innestate su tre differenti portinnesti (Ishtara, GF677 e Barrier1) mentre le albicocche provenivano da piante delleselzioni avanzate Claudia e 10-90-1.
In entrambe le specie, i frutti delle diverse cultivar o combinazioni d’innesto sono state raccolti in date successive, avendo cura di prelevare contemporaneamente l’intera produzione delle piante. La scelta delle date di raccolta è stata effettuata in funzione della data di raccolta commerciale, provvedendo, in tutti i casi, ad effettuare anche una raccolta anticipata e una posticipata.
Al momento della raccolta l’intera produzione è stata analizzata mediante metodologie non distruttive e campioni di 20 frutti sono stati sottoposti a frigoconservazione e analisi di shelf life dopo 7 e 14 giorni. Per ogni frutto, ad ogni rilievo effettuato, sono state raccolte informazioni circa pezzatura, durezza della polpa, contenuto in solidi solubili, acidità titolabile e colore. I rilievi sono stati effettuati impiegando, oltre ai classici strumenti di misura qualitativa dei frutti anche uno strumento capace di effettuare misure di spettroscopia nel vicino infrarosso (NIR), un fluorimetro portatile e uno spettroradiometro.
I dati così ottenuti hanno permesso di monitorare il diverso comportamento dei frutti durante la conservazione, in funzione della data di raccolta e della varietà o combinazione d’innesto utilizzata.
In tutti i casi è emersa la notevole influenza del diverso stadio di maturazione iniziale sul mantenimento delle caratteristiche qualitative durante la shelf life dei frutti.