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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11242020-134624


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIGNATA, ELEONORA
Indirizzo email
e.pignata@studenti.unipi.it, eleonora.pignata.95@gmail.com
URN
etd-11242020-134624
Titolo
Integrazione di fonti di dati differenti per la stima e la previsione degli habitat idonei per i cetacei: un caso di studio in Arcipelago toscano.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Casale, Paolo
relatore Pace, Daniela Silvia
relatore Arcangeli, Antonella
Parole chiave
  • Arcipelago toscano
  • cetacei
  • conservazione
  • distribuzione
  • MaxEnt
  • social media
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2090
Riassunto
Nel Mediterraneo è stata registrata la presenza di 19 specie di cetacei, 8 delle quali sono definite specie regolari, 4 occasionali e 7 accidentali (Notarbartolo di Sciara & Birkun, 2010). Le conoscenze riguardo le specie presenti nel bacino del Mediterraneo sono ancora largamente incomplete (Mannocci et al., 2018) soprattutto per quel che riguarda la presenza, distribuzione, stagionalità ed uso degli habitat.

L’obbiettivo di questo elaborato di tesi è quello di colmare i gap conoscitivi valutando la presenza, distribuzione e habitat delle specie di cetacei presenti nell’area di mare antistante la Regione Toscana nel decennio 2008-2018, attraverso l’integrazione di dati provenienti da protocolli di ricerca convenzionali, da social media e da episodi di spiaggiamento.

I social media considerati sono stati You Tube, Facebook e Instagram. Da questi è stato estratto tutto il materiale visivo (comprendente foto e video delle specie target) disponibile e riconducibile ad account personali, escludendo quello proveniente da pagine ufficiali di istituti, organizzazioni non governative e progetti di ricerca per garantire l’indipendenza tra dati di ricerca e quelli provenienti dai social. I protocolli di ricerca convenzionali considerati comprendono quelli del progetto di monitoraggio dei cetacei da traghetti, coordinato dall’ISPRA in collaborazione con la Onlus - Accademia del Leviatano e la Corsica Sardinia Ferries, il monitoraggio condotto dall’Università La Sapienza di Roma durante il recupero del relitto della nave Costa Concordia presso l’isola del Giglio tra il 2012 e il 2016, i survey aerei lungo transetti fissi avvenuti tra il 2009 e il 2012 e survey da imbarcazione, avvenuti tra il 2008 e il 2018, i cui dati sono disponibili sulla piattaforma OBIS SEAMAP (http://seamap.env.duke.edu/search) e i dati forniti da ARPAT registrati durante survey da imbarcazione e avvistamenti da terra non sistematici. I dati riguardanti gli spiaggiamenti sono stati estratti dalla Banca Dati Spiaggiamenti nazionale ( http://mammiferimarini.unipv.it/index.php), da segnalazioni riportate su Facebook e dall’archivio dell’ARPAT.

Sono state analizzate le dimensione dei gruppi, la distribuzione spaziale (attraverso mappe di distribuzione spaziale e stima di densità Kernel) e l’idoneità degli habitat (attraverso analisi di MaxEnt). I modelli di idoneità di habitat sono stati creati mettendo in relazione la distribuzione degli avvistamenti con alcuni parametri ambientali. La modellizzazione è stata effettuata per le specie aventi un numero di avvistamenti maggiore di 15, in questo caso tursiope, stenella e balenottera. Le sei variabili fisse utilizzate come proxy di fattori che potrebbero influenzare la presenza e la distribuzione dei cetacei sono state: profondità, pendenza del fondale, distanza euclidea dalla costa, distanza euclidea dagli estuari e distanza euclidea dalle montagne sottomarine. L'idoneità di habitat è stata definita su una scala di valori che vanno da 0 (= habitat molto inadatto) a 1 (= habitat molto adatto).

I risultati ottenuti dall’integrazione di fonti di dati di citizen science e dati provenienti da ricerche convenzionali sono risultati estremamente utili, aiutando a colmare i gap conoscitivi sulle specie analizzate. Per tutte le specie, i risultati ottenuti riguardo distribuzione e uso dell’habitat sono coerenti con la presenza e le preferenze di habitat riportate in letteratura. E’ confermata l’importanza del SIC per il tursiope e la preferenza per le zone costiere della specie. La stenella striata è associata, coerentemente con la letteratura, con le zone a limite della piattaforma continentale, lontane dalle coste, e la sua grandezza media dei gruppi risulta nettamente maggiore in Estate rispetto alle altre stagioni. Si evidenzia una presenza, continuativa nel tempo, della balenottera comune nelle zone costiere (quelle delle isole in particolare), ancora non riscontrata. Il capodoglio è stato rilevato solo occasionalmente da tutte le fonti dati.

Sono sempre più numerose le ricerche scientifiche e gli studi di conservazione che utilizzano questo nuovo approccio in cui vengono estratte informazioni da vari tipi di piattaforme di social media, ed è sempre maggiormente riconosciuto come questi dati forniscano spunti per formulare nuove interpretazioni e aiutino a identificare le lacune di conoscenza riguardo l’ecologia e / o la conservazione delle specie.
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