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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11242019-100900


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PELLEGRINI, DARIO
URN
etd-11242019-100900
Titolo
La bulatura: da pratica agronomica negletta a strumento innovativo di gestione della flora infestante
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Dott. Antichi, Daniele
relatore Dott.ssa Lazzaro, Teresa
correlatore Dott. Frasconi, Christian
Parole chiave
  • relay-intercropping
  • gestione infestanti
  • frumento
  • controllo integrato
  • bulatura
Data inizio appello
09/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2089
Riassunto
La gestione integrata delle infestanti ha un ruolo centrale nel supportare la riduzione dell'uso degli erbicidi. La gestione integrata prevede la combinazione di diverse tecniche di controllo della flora spontanea, derivate dai metodi di controllo chimici, meccanici, biologici, fisici e colturali, e del monitoraggio all’interno di una strategia che prende in considerazione in modo complessivo l’agroecosistema.
Le infestanti rappresentano un importante problema nei sistemi colturali basati sui cereali. In particolare, nella produzione del frumento duro (Triticum turgidum subsp. durum
(Desf.) Husn.) c’è anche da considerare l’esigenza di applicare tecniche gestionali tali da non comprometterne la redditività.
In questo contesto è interessante valutare la pratica della bulatura, che consiste in una consociazione temporanea fra frumento e leguminose da foraggio. In questa tecnica la semina delle leguminose avviene a fine fase di accestimento del frumento e la loro azione di controllo sulle infestanti avviene durante il periodo colturale e soprattutto in quello successivo.
In questa tesi abbiamo studiato l’effetto della bulatura in termini di controllo delle infestanti e di quantità e qualità della granella del frumento duro utilizzando quattro specie di leguminose da foraggio poliennali (Medicago sativa L., Medicago lupulina L., Trifolium repens L. e Hedysarium coronarum L.) e due tecnche di semina (righe e spaglio).
L’esperimento è stato condotto per due anni consecutivi (2017-2018 e 2018-2019) in due siti sperimentali: CiRAA (Pisa) ed Horta (Ravenna). I campionamenti sono stati effettuati alla raccolta del frumento ed al mese di Settembre.
L’analisi dei dati ha mostrato come i diversi trattamenti (specie di leguminosa e tecnica di semina) non abbiano influenzato né la resa del frumento né la sua qualità, valutata in termini di contenuto proteico della granella. Questo risultato indica che la leguminosa seminata in bulatura non è entrata in competizione con il frumento e che entrambe le tecniche di semina sono praticabili.
L’effetto della bulatura in termini di riduzione delle infestanti rispetto al controllo (monocoltura frumento) è stato positivo in quanto l’RRI (indice di risposta relativo) risulta maggiore di 0 sia considerando l’intero corpus di dati (0,39, p-value: 2,2 10-16) sia facendo l’analisi per singola località in ciascuna stagione. Fra le diverse leguminose provate la M. sativa è quella che ha mostrato le performance migliori nel controllo delle infestanti sia alla raccolta sia a Settembre.
Dai risultati di questo lavoro si può concludere che la bulatura è applicabile nei sistemi cerealicoli in quanto non compromette la resa e la qualità del frumento e facilita il controllo delle infestanti. La scelta della specie da consociare dipenderà, oltre che dalle sue caratteristiche, anche dalle condizioni pedoclimatiche.
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