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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11242017-124256


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIANNETTI, GEMMA
URN
etd-11242017-124256
Titolo
EFFECTS OF HONEYBEES (APIS MELLIFERA LINNEAUS, 1758) ON THE PSAMMOPHYTE HELICHRYSUM STOECHAS (L.) MOENCH IN A COASTAL PROTECTED AREA IN TUSCANY.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Bedini, Gianni
tutor Dott.ssa Boschetti, Matilde
Parole chiave
  • FRUIT SET
  • APIS MELLIFERA
  • PARCO DI SAN ROSSORE
  • HELICHRYSUM STOECHAS
  • DUNE
  • CONSERVAZIONE
Data inizio appello
11/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'ente del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli offre la possibilità ad alcune aziende di allevare api nel territorio del parco per produrre miele di vario tipo. Le api (Apis mellifera Linneus, 1758) delle arnie più vicine alla fascia dunale producono un miele particolare, il “miele di spiaggia”. Questo miele ha un aroma caratteristico conferitogli anche dalla presenza di oli essenziali di elicriso (Helichrysum stoechas (L.) Moench).
La mia tesi si inserisce in un progetto di ricerca più complesso, che ha come scopo valutare a diversi livelli ecologici il potenziale impatto che la presenza di apiari a ridosso del sistema dunale costiero del parco di San Rossore potrebbe avere sulla flora e sull’entomofauna dunale. Nello specifico il mio lavoro si focalizza sul determinare che tipo di effetto abbiano le api di apiari stanziali collocati vicino al sistema dunale sul successo riproduttivo di H. stoechas. Tale specie è stata scelta perché è fra le più abbondanti sulle dune del Parco ed è caratterizzante per il miele; si tratta di una camefita sufruticosa alta 15-50 cm appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Presenta capolini organizzati in fitti corimbi che portano fiori gialli e tubulosi e la fioritura avviene fra aprile e luglio.
Il campionamento è avvenuto in due diverse aree del Parco di San Rossore in corrispondenza di due diversi apiari. Le località sono Marina di Torre del Lago (TDL) che rappresenta il tratto costiero più a nord del parco, e le dune della Tenuta di San Rossore (SRO). Queste due aree hanno caratteristiche assai diverse e sono entrambe siti di importanza comunitaria (SIC), la prima è una fascia litorale molto ampia, in accrescimento e aperta al pubblico che prende il nome di “Dune Litoranee di Torre del Lago” (IT5170001); la seconda, chiamata “Selva Pisana” (IT5160002), invece, rappresenta un tratto di spiaggia integralmente protetto dall'accesso delle persone e gravemente colpito da erosione. La distanza media di bottinamento nota in letteratura è di circa 1-1,5 km pur dipendendo dalla composizione del paesaggio in cui risiedono le api. Inoltre, l'abbondanza di api bottinatrici è inversamente proporzionale alla distanza dalle arnie. In ogni località sono stati selezionati e georeferenziati lungo la linea costiera diversi siti a distanza crescente dal corrispondente apiario, a intervalli di 500 m. Nello specifico sono stati definiti 6 siti di campionamento a SRO (da 0 m a 2500 m di distanza dall'apiario) più un sito di controllo a 5000 m, e 3 siti a TDL (da 0 a 1000 m). La differenza nel numero di siti tra SRO e TDL è dovuta alla limitata disponibilità di spazio in termini di tratto di spiaggia campionabile. I campionamenti sono stati svolti a giugno e luglio 2015. Per ogni sito sono stati raccolti, in modo randomizzato in un’area limitata nella zona retrodunale, circa 80 capolini prima della dispersione dei semi, 40 appartenenti a piante “grandi” (piante con un diametro > di 40 cm) e piante piccole (piante con diametro < di 40 cm), in modo tale da tenere in considerazione anche la taglia delle piante campionate. Successivamente ho contato sotto uno stereoscopio il numero di ovari e di frutti contenuti in ogni capolino. In particolare ho delineato 3 diverse categorie: ovari non fecondati, cipsele abortite e cipsele ben formate. Il successo riproduttivo è stato calcolato attraverso il "fruit set": (cipsele abortite + cipsele ben formate)/ totale ovari. Per le analisi statistiche ho usato l'Analysis of Variance (ANOVA) e i Generalized Linear Models (GLM).
I risultati rivelano che la presenza delle api vicino ai sistemi dunali aumenta il successo riproduttivo di H. stoechas. Inoltre, il valore del fruit set risulta essere basso se comparato a quello di altre Asteraceae. Il valore di fruit set differisce particolarmente fra TDL e SRO. Queste differenze sono probabilmente dovute alla diversa natura geomorfologica delle due aree di studio: TDL è una zona di accumulo di sedimento con spiaggia e fascia interdunale piuttosto ampie; SRO, invece, è interessata da una forte erosione che potrebbe influenzare negativamente la produttività di H. stoechas.
Alla luce di questi risultati è possibile affermare che la presenza di api domestiche nel Parco di San Rossore promuove l’impollinazione di H. stoechas. Perciò, l’impiego di arnie in ambienti dunali protetti potrebbe essere un buono strumento di conservazione.
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