Tesi etd-11242015-193221 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
CHELLA, PAOLA
URN
etd-11242015-193221
Titolo
Analisi di reperti provenienti da scavi clandestini in due grotte della Val Frascarese (Castiglione Chiavarese, GE). Inquadramento cronologico, analisi del danno al patrimonio archeologico nel quadro dell'attività di tutela del territorio nella Liguria orientale.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Grifoni, Renata
Parole chiave
- Età del Rame
- grotticelle sepolcrali
- Scavo clandestino
- Val Frascarese
Data inizio appello
17/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro è finalizzato all’analisi dei materiali provenienti da scavi clandestini effettuati in due cavità della Val Frascarese (Castiglione Chiavarese, GE), la grotta “Da Prima Ciappa Superiore” e la grotta “Da Prima Ciappa Inferiore”, e nasce nell’ambito dell’attività di tutela che la Soprintendenza Archeologia della Liguria effettua in collaborazione con il Nucleo Tutela Carabinieri del Patrimonio Culturale volte al contrasto alle attività illecite che riguardano i Beni Culturali; a questo aspetto è dedicato il primo capitolo.
Nel secondo capitolo viene inquadrato geograficamente e geomorfologicamente il territorio in cui sono ubicate le grotte e viene proposto un excursus sulle ricerche archeologiche svolte in passato dalla Soprintendenza in Val Frascarese. Nel terzo capitolo si espone come si sia tentato di attribuire la provenienza dei materiali ai singoli depositi delle due cavità oggetto di manomissione e di seguito vengono descritti analiticamente i reperti, organizzati per classi di materiali (i reperti ceramici, l’industria litica scheggiata, l’industria litica non scheggiata, l’industria su materia dura di origine animale, gli oggetti di ornamento, i reperti scheletrici umani ed i resti faunistici) e viene proposto il loro inquadramento cronologico e culturale nel contesto dell’Età del Rame. Questo aspetto viene ulteriormente approfondito nel quarto capitolo con particolare riguardo ai contesti funerari di questo periodo.
Le considerazioni conclusive, che occupano il quinto ed ultimo capitolo, dettagliano come si sia giunti all’interpretazione di entrambe le grotte quali luoghi di sepoltura collettiva, pratica funeraria ampiamente documentata nell’Età del Rame.
Nel secondo capitolo viene inquadrato geograficamente e geomorfologicamente il territorio in cui sono ubicate le grotte e viene proposto un excursus sulle ricerche archeologiche svolte in passato dalla Soprintendenza in Val Frascarese. Nel terzo capitolo si espone come si sia tentato di attribuire la provenienza dei materiali ai singoli depositi delle due cavità oggetto di manomissione e di seguito vengono descritti analiticamente i reperti, organizzati per classi di materiali (i reperti ceramici, l’industria litica scheggiata, l’industria litica non scheggiata, l’industria su materia dura di origine animale, gli oggetti di ornamento, i reperti scheletrici umani ed i resti faunistici) e viene proposto il loro inquadramento cronologico e culturale nel contesto dell’Età del Rame. Questo aspetto viene ulteriormente approfondito nel quarto capitolo con particolare riguardo ai contesti funerari di questo periodo.
Le considerazioni conclusive, che occupano il quinto ed ultimo capitolo, dettagliano come si sia giunti all’interpretazione di entrambe le grotte quali luoghi di sepoltura collettiva, pratica funeraria ampiamente documentata nell’Età del Rame.
File
Nome file | Dimensione |
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tesi_Chella_def.pdf | 6.04 Mb |
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