Tesi etd-11242015-153056 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CARDANO, MICHELA
URN
etd-11242015-153056
Titolo
La Collera. Le emozioni e la loro valenza umana.
Esperienze a confronto per una nuova pedagogia.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE PER LA PACE: COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO, MEDIAZIONE E TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI
Relatori
relatore Prof.ssa Silvino, Serena
Parole chiave
- accoglienza
- attaccamento
- cervello
- gestione creativa
- intelligenza
- mindfulness
- negativo
- positivo
Data inizio appello
17/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro parte da una riflessione sulla mente umana, cercavo di spiegarmi su quali basi le persone facessero delle scelte piuttosto che altre. Ho riflettuto sullo spazio ignoto che si crea tra il sorgere di una emozione e la conseguente reazione. Mi interessava comprendere cosa succede a livello cognitivo e neuronale quando si manifesta l’emozione e successivamente, senza accorgercene, reagiamo. Esiste una frazione di secondo che intercorre tra la nascita di un'emozione e l'azione correlata. Le prime informazioni che ho raccolto riguardano l'origine delle emozioni, le loro fondamenta ritrovate in discorsi evoluzionisti di autori come Charles Darwin, antropologo ed entologo che ha dato vita allo sviluppo di nuove discipline e ricerche basate sull'origine delle emozioni ed i rispettivi caratteri fisiognomici e fisiologici che si rispecchiano, con una certa omogeneità, in tutte le culture del mondo.
Il conseguente studio dell'approccio cognitivo alle emozioni ha fatto emergere diverse ricerche e diversi pareri discordanti sulla definizione di emozioni di base non è stato facile contenere e descrivere quali fossero le emozioni basiche e come riconoscerle. I diversi approcci psicologici hanno riconosciuto il valore umano delle emozioni, concordano nel rispettare ogni stato emotivo, poiché da questo dipende la strutturazione dell'identità, della personalità dell'individuo.
Il riconoscimento della natura innata e ereditata delle emozioni, consente di riflettere sulle possibili strategie adottabili per offrire un'educazione ai sentimenti e nello specifico ad una emozione particolarmente spinosa: la collera.
Questa emozione per la sua impetuosità è considerata una delle emozioni di base, poiché la riconosciamo sia nei primati sia nei neonati.
La collera ha una forza trainante, ci permette di reagire in modo costruttivo o distruttivo, e le diverse teorie riconoscono in essa un potenziale indescrivibile. L'energia che si sprigiona da quest'emozione è molto potente tanto da ostacolare le relazioni sociali, influenza profondamente la nostra vita e quella degli altri.
In particolare mi sono soffermata nel comprendere come questa emozione incida nella relazione tra genitore-figlio e insegnante-bambino, questo perché credo che la base di uno sviluppo armonioso dell'individuo parte dalla nascita e si espande verso le prime realtà sociali che sono rappresentate dalla famiglia e dalle istituzioni scolastiche.
La ricerca prosegue verso un'attenzione nei confronti delle espressioni verbali e non influenzate dalla collera; aspetta ai genitori ed insegnanti allenarsi ad ascoltare ciò che sta dietro un'espressione emotiva. La sensazione, da parte dei genitori e insegnanti, di sentirsi in trappola o giudicati per le loro disattenzioni o per la mancanza di ascolto o di inappropriatezza comunicativa nei confronti dei bambini, accresce un senso di sconfitta e stimola il sorgere della collera.
Ho discusso di piccole strategie da adottare per alleviare le sofferenze da parte dei genitori e degli insegnanti, ho descritto alcune tecniche comunicative semplici ed efficaci, le possiamo ritrovare quando parliamo di Gordon e delle sue teorie riguardanti l'ascolto attivo, di messaggi-io e il problem solving.
Restituiamo nuova energia quando parliamo di comunicazione nonviolenta di Marshall Rosenberg, una nuovo approccio che permette la destrutturazione della collera, restituendola ai genitori, insegnanti e bambini in un formato semplice, comprensibile, umano.
Le nuove prospettive riguardanti la visione di un cervello neuroaffettivo, plastico, emotivo permettono di donare all'uomo una nuova capacità, parliamo di consapevolezza, accoglienza, accettazione dando fiducia alle capacità dell'uomo, poiché è in grado di raggiungere una visione chiara e accettate dei propri pensieri, emozioni, sensazioni e azioni associate alle loro conseguenze. Parliamo di Mindfulness, una rinnovata consapevolezza di essere, esistere momento per momento che agisce sulle reazioni emotive, indirizzando le nostre azioni verso ciò che ci migliora la vita.
A questo punto non potevano mancare esperienze, soprattutto scolastiche italiane, che descrivono i loro metodi ed i loro approcci all'emotività ed in particolare verso la collera.
Il conseguente studio dell'approccio cognitivo alle emozioni ha fatto emergere diverse ricerche e diversi pareri discordanti sulla definizione di emozioni di base non è stato facile contenere e descrivere quali fossero le emozioni basiche e come riconoscerle. I diversi approcci psicologici hanno riconosciuto il valore umano delle emozioni, concordano nel rispettare ogni stato emotivo, poiché da questo dipende la strutturazione dell'identità, della personalità dell'individuo.
Il riconoscimento della natura innata e ereditata delle emozioni, consente di riflettere sulle possibili strategie adottabili per offrire un'educazione ai sentimenti e nello specifico ad una emozione particolarmente spinosa: la collera.
Questa emozione per la sua impetuosità è considerata una delle emozioni di base, poiché la riconosciamo sia nei primati sia nei neonati.
La collera ha una forza trainante, ci permette di reagire in modo costruttivo o distruttivo, e le diverse teorie riconoscono in essa un potenziale indescrivibile. L'energia che si sprigiona da quest'emozione è molto potente tanto da ostacolare le relazioni sociali, influenza profondamente la nostra vita e quella degli altri.
In particolare mi sono soffermata nel comprendere come questa emozione incida nella relazione tra genitore-figlio e insegnante-bambino, questo perché credo che la base di uno sviluppo armonioso dell'individuo parte dalla nascita e si espande verso le prime realtà sociali che sono rappresentate dalla famiglia e dalle istituzioni scolastiche.
La ricerca prosegue verso un'attenzione nei confronti delle espressioni verbali e non influenzate dalla collera; aspetta ai genitori ed insegnanti allenarsi ad ascoltare ciò che sta dietro un'espressione emotiva. La sensazione, da parte dei genitori e insegnanti, di sentirsi in trappola o giudicati per le loro disattenzioni o per la mancanza di ascolto o di inappropriatezza comunicativa nei confronti dei bambini, accresce un senso di sconfitta e stimola il sorgere della collera.
Ho discusso di piccole strategie da adottare per alleviare le sofferenze da parte dei genitori e degli insegnanti, ho descritto alcune tecniche comunicative semplici ed efficaci, le possiamo ritrovare quando parliamo di Gordon e delle sue teorie riguardanti l'ascolto attivo, di messaggi-io e il problem solving.
Restituiamo nuova energia quando parliamo di comunicazione nonviolenta di Marshall Rosenberg, una nuovo approccio che permette la destrutturazione della collera, restituendola ai genitori, insegnanti e bambini in un formato semplice, comprensibile, umano.
Le nuove prospettive riguardanti la visione di un cervello neuroaffettivo, plastico, emotivo permettono di donare all'uomo una nuova capacità, parliamo di consapevolezza, accoglienza, accettazione dando fiducia alle capacità dell'uomo, poiché è in grado di raggiungere una visione chiara e accettate dei propri pensieri, emozioni, sensazioni e azioni associate alle loro conseguenze. Parliamo di Mindfulness, una rinnovata consapevolezza di essere, esistere momento per momento che agisce sulle reazioni emotive, indirizzando le nostre azioni verso ciò che ci migliora la vita.
A questo punto non potevano mancare esperienze, soprattutto scolastiche italiane, che descrivono i loro metodi ed i loro approcci all'emotività ed in particolare verso la collera.
File
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1CAPITOLO_def..pdf | 255.71 Kb |
2_CAPITOLO_def.pdf | 359.75 Kb |
3_CAPITOLO_def.pdf | 301.32 Kb |
BIBLIOGR..._TESI.pdf | 104.55 Kb |
Conclusioni.pdf | 75.20 Kb |
FRONTESPIZIO.pdf | 20.73 Kb |
Indice.pdf | 64.56 Kb |
introduz..._tesi.pdf | 138.70 Kb |
riassunt...def_1.pdf | 147.69 Kb |
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