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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11242010-223044


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MASINI, LINDA
URN
etd-11242010-223044
Titolo
Studio sperimentale dell'interazione tra le specie algali alloctone Caulerpa racemosa (Forsskal) Agardh e Asparagopsis taxiformis (Delile) Trevisan in ambiente di costa rocciosa.
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Dott.ssa Tamburello, Laura
relatore Prof. Benedetti Cecchi, Lisandro
Parole chiave
  • Asparagopsis taxiformis
  • Caulerpa racemosa
  • distribuzione
  • Specie alloctone
Data inizio appello
13/12/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/12/2050
Riassunto
La diffusione di specie alloctone nel Mar Mediterraneo è un problema noto ormai da diversi decenni, ma si rivela nel contempo di forte attualità, poiché minaccia costantemente gli ecosistemi nativi. Le singole specie alloctone e i loro effetti sono stati ampiamente descritti, ma cosa succede quando più specie invadono un medesimo habitat? Simberloff e Von Holle (1999) hanno evidenziato la presenza di un effetto interattivo positivo per cui le specie alloctone “si facilitano” a vicenda nell’insediamento e nella diffusione, aumentando reciprocamente la probabilità di sopravvivenza. Tuttavia la coesistenza di specie alloctone può essere spiegata anche da variazioni nelle caratteristiche biologiche e fisiche dell'ambiente a piccola scala spaziale. In alcune aree, una maggiore disponibilità di risorse può favorire la sopravvivenza e la diffusione di più invasori. Anche la prossimità di fonti di immissione di propaguli di questi organismi può aumentare la probabilità che più specie alloctone colonizzino una data località.
Nell'infralitorale roccioso lungo il litorale livornese sono presenti due specie di macroalghe alloctone: Caulerpa racemosa (Forsskal) J. Agardh, una Chlorophyta nativa dell’Australia, e Asparagopsis taxiformis (Delile) Trevisan, una Rhodophyta di origine ancora incerta. Le due alghe mostrano fluttuazioni di abbondanza stagionale sfalsate nel tempo. Inoltre è possibile distinguere aree con differenti caratteristiche fisiche e popolamenti naturali nelle quali ciascuna delle due specie predomina rispetto all’altra.
Per valutare quali fattori regolano la coesistenza di più specie invasive è stato realizzato un esperimento manipolativo. Sono state individuate due aree alla profondità di circa 5 m, dominate alternativamente da C. racemosa e A. taxiformis. Attraverso tecniche di rimozione e trapianto è stata manipolata la densità delle due specie all’interno di ciascuna area. In questo modo si potranno valutare i fattori che influenzano la coesistenza delle due specie, evidenziando la natura di eventuali interazioni tra loro, l'importanza delle caratteristiche ambientali o dei popolamenti nativi presenti in ciascuna area. Il disegno sperimentale è di tipo ortogonale e i fattori sono rappresentati da: densità dell'alga invasiva dominante nell'area (4 livelli) e densità dell'alga trapiantata (3 livelli). Le unità sperimentali sono rappresentate da quadrati di 20 cm di lato. I trattamenti a cui è stata sottoposta la specie dominante consistono in: Rimozione del 50% della copertura algale, Rimozione del 100% della stessa, Rimozione completa di tutto il popolamento nativo e Controllo. Successivamente, nell’area dominata da C. racemosa, è stato effettuato il trapianto di A. taxiformis a tre diverse densità: Alta (6 talli), Bassa (3 talli) e Controllo (nessun tallo). I talli algali sono stati fissati al substrato tramite stucco epossidico, inoltre sono stati realizzati Controlli dell'artefatto dovuto al trapianto, per traslocazione (trapianto di A. taxiformis a distanza di alcuni metri entro il sito in cui è dominante, 4 repliche) e disturbo (scalzamento e trapianto in loco di A. taxiformis entro il sito in cui è dominante, 4 repliche). Ciò permetterà di separare l'effetto della tecnica di trapianto sulla sopravvivenza dei talli stessi dall'effetto delle caratteristiche dell'area. Nell’area in cui predomina A. taxiformis, invece, non è stato possibile trapiantare C. racemosa a diverse densità, a causa dell’elevata abbondanza e dell'alto tasso di accrescimento della specie. L’alga è stata perciò inizialmente rimossa da tutti i quadrati, che sono stati colonizzati nuovamente per propagazione vegetativa dalle aree limitrofe nel corso dell'esperimento. L’esperimento è iniziato nel maggio 2010 ed un primo campionamento, che consiste nella stima della copertura percentuale di ciascuna specie esaminata e del numero e lunghezza delle fronde di A. taxiformis, è stata effettuata in agosto, mentre altre date di raccolta dei dati sono previste nel periodo autunnale.

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