Tesi etd-11242010-163935 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SULEIMAN, MARA
URN
etd-11242010-163935
Titolo
Le beta-cellule pancreatiche nel diabete di tipo 2: Studio morfometrico, funzionale e di sopravvivenza
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISIOPATOLOGICHE GENERALI
Relatori
relatore Marselli, Lorella
relatore Prof. Marchetti, Piero
relatore Prof. Marchetti, Piero
Parole chiave
- Romeo
Data inizio appello
13/12/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/12/2050
Riassunto
LE BETA-CELLULE PANCREATICHE NEL DIABETE DI TIPO 2:
STUDIO MORFOMETRICO, FUNZIONALE E DI SOPRAVVIVENZA
Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) è caratterizzato da alterazioni a carico della funzione delle beta-cellule. Tali alterazioni, come dimostrato da vari studi condotti in pazienti diabetici, sono già in parte presenti all’insorgenza della malattia e progrediscono successivamente, aggravandosi con il passare del tempo. Al momento attuale, tuttavia, sono ancora relativamente poche le informazioni disponibili circa le caratteristiche delle beta-cellule nel DMT2, studiate direttamente. Scopo del lavoro di tesi è stato quello di valutare la quantità, la funzione secretoria e la sopravvivenza di beta-cellule pancreatiche, studiate a partire da tessuto pancreatico ottenuto da donatori multiorgano, per poi correlare i dati con alcune caratteristiche cliniche e bioumorali dei pazienti. Nel complesso sono stati esaminati campioni istologici e/o isole purificate ottenuti da 77 soggetti, di cui 54 controlli (Ctrl) non diabetici [età: 59±19 anni; 31 maschi (M) e 23 femmine (F); indice di massa corporea (IMC): 25.6±3.7 kg/m2; circonferenza addominale: 94.6±17.1 cm; glicemia media durante la degenza in terapia intensiva: 150±41 mg/dl; peptide C: 3.7±3.3 ng/ml] e 23 pazienti con DMT2 [età: 67±8 anni (p=0.056 vs Ctrl); 13 M e 10 F; IMC: 27.8±3.4 kg/m2 (p=0.02 vs Ctrl); circonferenza addominale: 101.4±15.7 cm; glicemia media: 207±56 mg/dl (p<0.01 vs Ctrl); peptide C: 1.3±0.7 ng/ml (p=0.07 vs Ctrl)]. L’analisi morfometrica dei campioni istologici è stata effettuata su un’area di tessuto pari a 9.0 mm2, utilizzando un microscopio Olympus correlato con il programma Analysis B. Tale programma ha consentito di calcolare l’area insulare, l’area insulino-positiva (previa colorazione con anticorpo anti-insulina), e il rapporto tra le due. Le isole sono state preparate mediante digestione enzimatica e purificazione su gradiente di densità, e poi studiate in termini di risposta insulinica al glucosio (3.3 e 16.7 mM), alla glibenclamide (100 µM) e all’arginina (20 mM). Infine, il tasso di apoptosi è stato valutato mediante tecnica ELISA. I risultati hanno evidenziato che i soggetti diabetici, rispetto ai Ctrl, hanno una minor area insulino-positiva (58.2±17.6% vs 71.0±12.3%, p<0.01), una ridotta secrezione in risposta a glucosio 16.7 mM (indice di stimolo, IS: 1.3±0.4 vs 3.1±1.8, p<0.01), alla glibenclamide (IS: 1.4±0.4 vs 2.9±1.6, p<0.01) e all’arginina (1.6±0.6 vs 2.4±0.9, p<0.01), nonché una maggiore apoptosi (0.91±0.78 vs 0.41±0.46 u.a. di densità ottica, p<0.01). I dati di correlazione hanno evidenziato che quanto maggiore era l’area positiva per insulina tanto minori erano i valori di glicemia media (p<0.01) e tanto maggiori quelli di peptide C (p<0.05). Questi risultati dimostrano che le beta-cellule dei pazienti con DMT2 sono presenti in minor quantità, producono meno insulina e sono più inclini a morire per apoptosi.
STUDIO MORFOMETRICO, FUNZIONALE E DI SOPRAVVIVENZA
Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) è caratterizzato da alterazioni a carico della funzione delle beta-cellule. Tali alterazioni, come dimostrato da vari studi condotti in pazienti diabetici, sono già in parte presenti all’insorgenza della malattia e progrediscono successivamente, aggravandosi con il passare del tempo. Al momento attuale, tuttavia, sono ancora relativamente poche le informazioni disponibili circa le caratteristiche delle beta-cellule nel DMT2, studiate direttamente. Scopo del lavoro di tesi è stato quello di valutare la quantità, la funzione secretoria e la sopravvivenza di beta-cellule pancreatiche, studiate a partire da tessuto pancreatico ottenuto da donatori multiorgano, per poi correlare i dati con alcune caratteristiche cliniche e bioumorali dei pazienti. Nel complesso sono stati esaminati campioni istologici e/o isole purificate ottenuti da 77 soggetti, di cui 54 controlli (Ctrl) non diabetici [età: 59±19 anni; 31 maschi (M) e 23 femmine (F); indice di massa corporea (IMC): 25.6±3.7 kg/m2; circonferenza addominale: 94.6±17.1 cm; glicemia media durante la degenza in terapia intensiva: 150±41 mg/dl; peptide C: 3.7±3.3 ng/ml] e 23 pazienti con DMT2 [età: 67±8 anni (p=0.056 vs Ctrl); 13 M e 10 F; IMC: 27.8±3.4 kg/m2 (p=0.02 vs Ctrl); circonferenza addominale: 101.4±15.7 cm; glicemia media: 207±56 mg/dl (p<0.01 vs Ctrl); peptide C: 1.3±0.7 ng/ml (p=0.07 vs Ctrl)]. L’analisi morfometrica dei campioni istologici è stata effettuata su un’area di tessuto pari a 9.0 mm2, utilizzando un microscopio Olympus correlato con il programma Analysis B. Tale programma ha consentito di calcolare l’area insulare, l’area insulino-positiva (previa colorazione con anticorpo anti-insulina), e il rapporto tra le due. Le isole sono state preparate mediante digestione enzimatica e purificazione su gradiente di densità, e poi studiate in termini di risposta insulinica al glucosio (3.3 e 16.7 mM), alla glibenclamide (100 µM) e all’arginina (20 mM). Infine, il tasso di apoptosi è stato valutato mediante tecnica ELISA. I risultati hanno evidenziato che i soggetti diabetici, rispetto ai Ctrl, hanno una minor area insulino-positiva (58.2±17.6% vs 71.0±12.3%, p<0.01), una ridotta secrezione in risposta a glucosio 16.7 mM (indice di stimolo, IS: 1.3±0.4 vs 3.1±1.8, p<0.01), alla glibenclamide (IS: 1.4±0.4 vs 2.9±1.6, p<0.01) e all’arginina (1.6±0.6 vs 2.4±0.9, p<0.01), nonché una maggiore apoptosi (0.91±0.78 vs 0.41±0.46 u.a. di densità ottica, p<0.01). I dati di correlazione hanno evidenziato che quanto maggiore era l’area positiva per insulina tanto minori erano i valori di glicemia media (p<0.01) e tanto maggiori quelli di peptide C (p<0.05). Questi risultati dimostrano che le beta-cellule dei pazienti con DMT2 sono presenti in minor quantità, producono meno insulina e sono più inclini a morire per apoptosi.
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