Tesi etd-11242010-111627 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
RUBERTI, GIACOMO
URN
etd-11242010-111627
Titolo
Proposta di recupero e di restauro del parco pubblico di Villa Baciocchi - Capannoli (PI)
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLE AREE VERDI E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Prof. Cinelli, Fabrizio
relatore Arch. Lorenzi, Riccardo
correlatore Prof. Lombardi, Tiziana
relatore Arch. Lorenzi, Riccardo
correlatore Prof. Lombardi, Tiziana
Parole chiave
- manutenzione del verde
- Parco storico
- VTA
Data inizio appello
13/12/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/12/2050
Riassunto
In questo studio è stata presa in esame un'area comprendente il parco di una villa storica il cui impianto risale alla metà dell’Ottocento, la Villa Baciocchi e lo scopo del lavoro è la rivalutazione di una zona che ha subito un progressivo abbandono, con il progetto di avviare un processo di recupero dell'assetto vegetazionale esistente, cercando di mantenere il disegno originale, rispettando l'ambiente in tutti i suoi aspetti e contemporaneamente renderlo fruibile al pubblico eliminando qualsiasi rischio derivante dalla stabilità degli alberi, e dal dissesto idrogeologico.
Nella parte del paese che si erge in leggera altura, troviamo ciò che rimane dell'antico castello in stile tardo barocco e neoclassico, citato sin dall’843.
Oggi il Comune ne è proprietario ed ospita al suo interno un Museo Zoologico ed un Centro di Documentazione Archeologica.
Annesso, si estende il vasto parco che isola la villa dall'abitato circostante, grazie anche all'impiego di alberature ad alto fusto.
Il giardino risale invece alla seconda metà dell'Ottocento quando i Baciocchi, congiuntamente ai Borghini, affidarono la riorganizzazione della viabilità, degli accessi, delle recinzione e degli arredi a Luigi Bellincioni, che costellò il parco con una serie di annessi dai più svariati caratteri stilistici: piccole edicole affrescate con paesaggi, edifici neogotici e grotte rustiche.
Oggi il parco contiene 160 specie botaniche rare di cui alcune plurisecolari provenienti da varie parti del mondo, particolarmente importanti le piante secolari come la sequoia canadese e il tasso.
Il terreno presente nel territorio dove è sito il parco rientra prevalentemente nell’ambito delle terre brune.
Non ci sono corsi d’acqua intorno al parco e l’approvvigionamento idrico deriva dall’acquedotto cittadino.
Il comune di Capannoli, ha firmato una convenzione con l’Università di Pisa, per effettuare uno studio di recupero e restauro del parco della Villa Baciocchi, nell’arco di 2 anni.
Il lavoro del primo anno, ovvero quello descritto in seguito nella tesi, è stato quello di cominciare ad analizzare tutte le componenti che caratterizzano la zona, ricercare notizie del passato che potessero aiutarci a costruire correttamente un percorso di lavoro al fine di poter progettare interventi mirati a mantenere lo stile storico/architettonico del parco, capire quali fossero le principali avversità alle quali saremmo andati incontro, affrontandole in modo da non lasciare niente al caso.
Il primo problema da affrontare è stato quello della messa in sicurezza generale, in quanto a Maggio il parco veniva aperto al pubblico. E’ stato fatto quindi un lavoro di studio di ogni singola pianta, al fine di capire quali potessero essere in pericolo di schianto. Il secondo problema è stato quello di riorganizzare i percorsi interni al parco, danneggiati dall’erosione superficiale dell’acqua piovana.
Il problema dell’erosione verrà affrontato con lo studio di un impianto di drenaggio con scoline, in modo da convogliare le acque meteoriche e indirizzarle a valle, poi successivamente il rinforzo dei pendii e dei dislivelli, con opere di ingegneria naturalistica.
La creazione di una mappa del parco con le specie vegetali presenti, individuate con simboli botanici, magari di una cartellonistica da inserire sul posto per far capire l’importanza che la vegetazione può avere all’interno di un giardino storico; creare un percorso dove poter incontrare le specie più rappresentative, magari abbinando alla pianta un piccolo cartellino con le caratteristiche principali di essa.
Ogni tipo di pensiero, considerazione, studio che possa portarci alla progettazione di tutte le opere appena descritte dovrà tenere di conto del contesto nel quale andiamo ad intervenire.
Si tratta di un parco storico, un bene che nel tempo può ricordarci i tempi che furono, qualcosa da mantenere e conservare intatto; per questo la prima cosa da tenere in considerazione è che Villa Baciocchi viene inserita a pieno titolo tra i beni Culturali (descrizione riportata nel D, Lgs. 42/04, art. 10 comma 3).
I vincoli consistono in limitazioni all'uso della proprietà privata al seguito di riconoscimenti di caratteristiche intrinseche del bene immobile, imponendone la tutela.
Qualunque tipo di intervento al parco di Villa Baciocchi deve essere indirizzato alla sua conservazione e al suo restauro in modo da non incidere e non modificarne le sue caratteristiche.
Consapevoli di questo, qualsiasi intervento sarà studiato nei minimi dettagli, al fine di garantire la conoscenza, la tutela e la conservazione del bene nel corso degli anni.
Nella parte del paese che si erge in leggera altura, troviamo ciò che rimane dell'antico castello in stile tardo barocco e neoclassico, citato sin dall’843.
Oggi il Comune ne è proprietario ed ospita al suo interno un Museo Zoologico ed un Centro di Documentazione Archeologica.
Annesso, si estende il vasto parco che isola la villa dall'abitato circostante, grazie anche all'impiego di alberature ad alto fusto.
Il giardino risale invece alla seconda metà dell'Ottocento quando i Baciocchi, congiuntamente ai Borghini, affidarono la riorganizzazione della viabilità, degli accessi, delle recinzione e degli arredi a Luigi Bellincioni, che costellò il parco con una serie di annessi dai più svariati caratteri stilistici: piccole edicole affrescate con paesaggi, edifici neogotici e grotte rustiche.
Oggi il parco contiene 160 specie botaniche rare di cui alcune plurisecolari provenienti da varie parti del mondo, particolarmente importanti le piante secolari come la sequoia canadese e il tasso.
Il terreno presente nel territorio dove è sito il parco rientra prevalentemente nell’ambito delle terre brune.
Non ci sono corsi d’acqua intorno al parco e l’approvvigionamento idrico deriva dall’acquedotto cittadino.
Il comune di Capannoli, ha firmato una convenzione con l’Università di Pisa, per effettuare uno studio di recupero e restauro del parco della Villa Baciocchi, nell’arco di 2 anni.
Il lavoro del primo anno, ovvero quello descritto in seguito nella tesi, è stato quello di cominciare ad analizzare tutte le componenti che caratterizzano la zona, ricercare notizie del passato che potessero aiutarci a costruire correttamente un percorso di lavoro al fine di poter progettare interventi mirati a mantenere lo stile storico/architettonico del parco, capire quali fossero le principali avversità alle quali saremmo andati incontro, affrontandole in modo da non lasciare niente al caso.
Il primo problema da affrontare è stato quello della messa in sicurezza generale, in quanto a Maggio il parco veniva aperto al pubblico. E’ stato fatto quindi un lavoro di studio di ogni singola pianta, al fine di capire quali potessero essere in pericolo di schianto. Il secondo problema è stato quello di riorganizzare i percorsi interni al parco, danneggiati dall’erosione superficiale dell’acqua piovana.
Il problema dell’erosione verrà affrontato con lo studio di un impianto di drenaggio con scoline, in modo da convogliare le acque meteoriche e indirizzarle a valle, poi successivamente il rinforzo dei pendii e dei dislivelli, con opere di ingegneria naturalistica.
La creazione di una mappa del parco con le specie vegetali presenti, individuate con simboli botanici, magari di una cartellonistica da inserire sul posto per far capire l’importanza che la vegetazione può avere all’interno di un giardino storico; creare un percorso dove poter incontrare le specie più rappresentative, magari abbinando alla pianta un piccolo cartellino con le caratteristiche principali di essa.
Ogni tipo di pensiero, considerazione, studio che possa portarci alla progettazione di tutte le opere appena descritte dovrà tenere di conto del contesto nel quale andiamo ad intervenire.
Si tratta di un parco storico, un bene che nel tempo può ricordarci i tempi che furono, qualcosa da mantenere e conservare intatto; per questo la prima cosa da tenere in considerazione è che Villa Baciocchi viene inserita a pieno titolo tra i beni Culturali (descrizione riportata nel D, Lgs. 42/04, art. 10 comma 3).
I vincoli consistono in limitazioni all'uso della proprietà privata al seguito di riconoscimenti di caratteristiche intrinseche del bene immobile, imponendone la tutela.
Qualunque tipo di intervento al parco di Villa Baciocchi deve essere indirizzato alla sua conservazione e al suo restauro in modo da non incidere e non modificarne le sue caratteristiche.
Consapevoli di questo, qualsiasi intervento sarà studiato nei minimi dettagli, al fine di garantire la conoscenza, la tutela e la conservazione del bene nel corso degli anni.
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