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L’intenzione che ha ispirato questo lavoro è stata quella di fornire elementi di conoscenza relativi all’infrastruttura idrica e al quadro normativo che la riguarda. Le risorse idriche possiedono un’articolata natura giuridica (derivante dall’unicità della risorsa stessa) traducibile in un complesso iter normativo attentamente analizzato, sia a livello nazionale che comunitario; la funzione dello Stato regolatore e i ruoli degli attori coinvolti nei vari livelli rappresentano la colonna portante dell’assetto idrico, che nel nostro Paese si basa sul modello voluto dalla legge Galli n.36/94: la novità rivoluzionaria introdotta da questa legge consiste nello stabilire una netta distinzione tra titolarità e gestione, ponendo fine alla confusione tra la funzione di controllo e regolamentazione e la funzione di gestione. L’Italia è stata spettatrice di una continua innovazione normativa riguardante il settore del S.I.I. (subendo anche i riflessi della politica comunitaria e nazionale sul tema dei servizi pubblici economici); oggi la regolazione italiana nel settore delle risorse idriche sta diventando sempre più avanzata e presente nel contesto europeo, con obiettivi orientati verso l’innovazione e la sostenibilità (si parla infatti di “sviluppo sostenibile”). Sono state analizzate le varie innovazioni tecnologiche idriche esistenti in Europa e nel resto del mondo, per poi arrivare (dopo aver attenzionato i Gestori del servizio idrico integrato nella regione Toscana) al caso dell’Azienda Nuova Seir S.r.l. dove si sostengono progetti economicamente e socialmente sostenibili, in grado di attirare un’ampia partecipazione pubblica. È stato dato valore all’attività di tirocinio svolta da parte della sottoscritta, concentrando il focus sull’identità dell’azienda e sul suo ruolo nel settore idrico, ma anche sulle principali infrastrutture idriche e funzionalità da essa realizzate; Infine, è stato analizzato il ruolo di ARERA nella regolazione della qualità tecnica, indicando le azioni innovative intraprese dalla stessa in termini di Sunshine Regulation. Proseguendo nella stesura della presente trattazione, emerge che tra le diverse aree del Paese esistono notevoli differenze in termini di industrializzazione del processo, con riferimento al Water Service Divide, evidenziando alti gradi di incompletezza in alcune Regioni meridionali, che scontano un gap storico nell’adeguarsi ai mutamenti strutturali del mercato globale. Poiché il futuro dell’acqua e di tutti gli ecosistemi ad essa collegati dipenderà dalla capacità degli esperti di attuare azioni di mitigazione delle inadeguatezze e di gestione sostenibile delle risorse idriche, urge una piena consapevolezza che coinvolga gli organi di governo, i gestori dei servizi idrici e tutte le utenze; inoltre, necessita un’appropriata conoscenza del S.I.I. oltreché delle normative che lo disciplinano e dei sistemi acquiferi. La stesura dell’elaborato ha consentito d’illustrare abbastanza dettagliatamente: sia l’evoluzione normativa, sia le principali infrastrutture idriche realizzate in Italia e nel mondo (evidenziando anche il ruolo dei vari attori-chiave coinvolti). Auspicando che le Autorità competenti trovino nuovi e produttivi equilibri tra proprietà pubblica, interesse collettivo ed autonomia imprenditoriale, la scrivente confida nel fatto che l’ampiezza delle tematiche trattate possa fungere da punto di partenza e di stimolo verso una migliore gestione delle risorse idriche.