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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11232020-214215


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BIANCHI, GIANNA
URN
etd-11232020-214215
Titolo
La violenza sessuale di gruppo e le condotte rilevanti, tra reato plurisoggettivo e concorso eventuale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. De Francesco, Giovannangelo
Parole chiave
  • articolo 110 c.p
  • articolo 609 octies c.p.
  • concorrenti necessari
  • concorso eventuale
  • violenza sessuale di gruppo
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Con il presente elaborato si intende offrire una disamina della tutela penalistica che il legislatore predispone, all'articolo 609 octies del codice penale, per reprimere il fenomeno della violenza sessuale di gruppo, introdotto nel nostro ordinamento ad opera della legge n° 66 del 15 Febbraio 1996.
Dopo aver passato in rassegna le ragioni di politica criminale sottese alla nuova fattispecie, passeremo ad analizzare dettagliatamente l'evoluzione storica dei reati sessuali tout court nella disciplina codicistica, che tuttavia appare funzionale a cogliere il mutamento di prospettiva circa l'individuazione del bene giuridico tutelato anche dalla specifica norma oggetto del nostro studio.

Cercheremo poi di illustrare e di tirare le somme su quel conflitto dottrinale che ha riguardato la qualificazione dell'articolo 609 octies c.p. in termini di titolo autonomo di reato o di circostanza aggravante della fattispecie di violenza sessuale di cui all'articolo 609 bis c.p, per un verso tenendo conto del dato letterale forniteci dal legislatore, per l'altro avvalendoci altresì degli indizi che possono essere ricavati dai lavori preparatori che si sono susseguiti nel lungo e complesso iter parlamentare che ha preceduto l'emanazione della legge di riforma dei reati sessuali.

Specifica attenzione verrà in seguito rivolta all'analisi della fattispecie, partendo da una preliminare analisi critica della formulazione letterale della stessa, nella parte descrittiva e nella sua parte incriminatrice, nonché del rinvio testuale alla violenza sessuale monosoggettiva ivi contenuto, cercando di interpretarlo alla luce dell'autonomia concettuale che il legislatore riserva alla nuova incriminazione.

Verranno poi presi in esame gli elementi costitutivi del fatto tipico come delineato nella vigente formulazione- ed in particolare, il concetto di “più persone riunite”, la nozione di “atti sessuali” alla stregua dell'articolo 609 bis c.p-e quindi 609 octies c.p.- l'elemento soggettivo e le circostanze attenuanti ed aggravanti-cercando di coglierne gli aspetti più peculiari e sui quali si sono concentrati i maggiori sforzi dottrinali e giurisprudenziali.
In tale ottica, ampio spazio verrà dedicato all'analisi della circostanza attenuante della “minima importanza nella preparazione o nella esecuzione del reato” ed alla sua difficile armonizzazione nel contesto della violenza sessuale di gruppo, alla luce del peculiare disvalore che caratterizza la relativa condotta criminosa.

Nel capitolo conclusivo, infine, cercheremo di delineare il concetto di partecipazione rilevante ai sensi dell'articolo 609 octies c.p e, sulla base del risultato cui giungeremo, andremo a porre in essere una comparazione con la disciplina generale del concorso di persone nel reato, dettata dall'articolo 110 c.p., al fine di definire con chiarezza, a fronte di diverse condotte plurisoggettive, quale sia l'ambito operativo dell'articolo 609 octies c.p. e quale quello del concorso nel reato di cui all'articolo 609 bis c.p.
Ci interrogheremo altresì sulla configurabilità di un concorso eventuale “esterno” nel reato di violenza sessuale di gruppo.

La parte finale dell'elaborato sarà dedicata al rapporto tra la violenza sessuale di gruppo ed altre fattispecie appartenenti alla parte speciale del codice penale- ed ai profili critici che emergono- in particolare il sequestro di persone, di cui all'articolo 605 c.p. e l'omicidio, di cui all'articolo 575 c.p.

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