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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11232020-170310


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PRATESI, VALENTINA
URN
etd-11232020-170310
Titolo
Caratteristiche Neuroradiologiche e Patologiche degli Ependimomi nel Cane e nel Gatto
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Cantile, Carlo
Parole chiave
  • ependimoma
  • risonanza magnetica
  • immunoistochimica
  • cane
  • gatto
  • ependymoma
  • magnetic resonance imaging
  • immunohistochemistry
  • dog
  • cat
Data inizio appello
18/12/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/12/2090
Riassunto
RIASSUNTO
Gli ependimomi sono forme tumorali di raro riscontro nel cane e nel gatto che si sviluppano a partire dalle cellule ependimali, ossia da quell’epitelio semplice ciliato che riveste la superficie dei ventricoli cerebrali del sistema nervoso centrale, estendendosi dai ventricoli laterali fino al filum terminale, e che rientra nell’ambito della produzione del liquido cefalorachidiano. La più recente classificazione pubblicata dalla WHO distingue istologicamente le forme di ependimoma mixopapillare (WHO grado I), subependimoma (WHO grado I), ependimoma, a sua volta caratterizzabile come ependimoma papillare, ependimoma a chiare cellule ed ependimoma tanicitico (WHO grado II), ed infine ependimoma anaplastico (WHO grado III). Gli studi relativi alla prevalenza in medicina veterinaria suggeriscono un valore approssimativo del 2-3% su tutte le neoplasie intracraniche primarie nel cane, mentre nel gatto questi dati sono ancora non ben definiti. Il presente studio si è svolto analizzando un gruppo di 19 neoplasie ependimali, allo scopo di valutare come l’applicazione delle tecniche di diagnostica per immagini, con particolare riferimento alla risonanza magnetica, e di immunoistochimica, possano oggi essere impiegate nella clinica medica e nella neuropatologia veterinaria per dirimere le questioni relative alle metodiche diagnostiche allo scopo di facilitare l’individuazione e la gestione delle neoplasie ependimali. L’analisi svolta sulla nostra casistica dal punto di vista epidemiologico ha evidenziato come età media di insorgenza della neoplasia 7,54 anni nella specie canina e 9,66 anni nella specie felina, mentre per quanto riguarda la razza è stata osservata un maggiore interessamento della razza boxer. Il sesso maggiormente colpito è risultato essere quello maschile, in cauta prevalenza per la specie canina. Le sedi di localizzazione di maggiore riscontro sono risultate essere le zone ventricolari, ma un cospicuo numero di casi ha interessato anche le regioni del midollo. I parametri riscontrati dai referti della RM sono risultati concordi con quelli premessi dalla letteratura, confermandola come una metodica diagnostica di prima scelta per queste forme neoplastiche, inoltre i campioni sono stati sottoposti ad analisi immunoistochimiche con l’utilizzo di marker GFAP e CK AE1/AE3, ma il presente studio non ha permesso di suffragare appieno l’utilità diagnostica del loro impiego.

ABSTRACT
Ependymomas are rare tumors in dogs and cats, which originate from ependymal cells of the ependyma, a simple ciliated epithelium that lines the ventricular surface of the central nervous system, extending from the lateral ventricles to the filum terminale, with an important role in the production of the cerebrospinal fluid.
According to the World Health Organization, the current classification includes myxopapillary ependymoma (WHO grade I), subependymomas (WHO grade II), ependymoma divided in three subgroups, namely papillary ependymoma, clear cell ependymoma and tanycytic ependymoma (WHO grade II), and anaplastic ependymoma (WHO grade III). Studies about prevalence in veterinary medicine suggest approximately 2% to 3% of all primary intracranial tumors in dog, while for cats these data are still not defined.
In this study 19 ependymomas were analysed to evaluate how the application of neuroimaging techniques and immunohistochemistry protocols can be employed in the management of this neoplasm.
The analysis of our case study showed that the average age was 7,54 years in dogs and 9,66 in cats. We also registered a prevalence of boxer breed in canine species and the most of the samples belonged to male dogs, representing a mild prevalence.
Predominant localization turned out to include the ventricular regions, but we also recorded an important involvement of the medulla.
MRI was confirmed as the best diagnostic practice for ependymal neoplasms, matching unanimously what expected from the references, while the immunohistochemistry appliying GFAP and CK AE1/AE3 markers did not validate their diagnostic usefulness discussed in bibliography.
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