Tesi etd-11232015-180311 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
GIORGELLI, GIULIA
URN
etd-11232015-180311
Titolo
La crisi della città globale: intervento di rigenerazione nel quartiere di Hackney, East London
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Lanini, Luca
relatore Arch. Whiteley, Jason
correlatore Prof. Mele, Vincenzo
correlatore Ing. Candido, Fabio
relatore Arch. Whiteley, Jason
correlatore Prof. Mele, Vincenzo
correlatore Ing. Candido, Fabio
Parole chiave
- città generica
- città globale
- gentrificazione
- hackney
- londra
- rigenerazione
Data inizio appello
10/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro di tesi è frutto di un’esperienza personale e professionale nella città di Londra.
L’obiettivo è dimostrare la dualità economica e spaziale che caratterizza la capitale britannica e come questa influisce sugli spazi architettonici e sulla vita dei suoi abitanti.
L’analisi preliminare condotta vuole mettere in luce la connessione tra le dinamiche che hanno caratterizzato il cambiamento radicale della città.
Si è scelta Londra perchè città globale, generica e duale: queste definizioni si adattano bene al contesto urbano londinese per quanto riguarda la sfera economica, occupazionale, relazionale e architettonica.
Il quartiere di Hackney, situato nell’East End, è l’emblema della crisi di questo sistema che si esprime nella dualità tra l’adeguamento agli standard della nuova economia globale e la perdita del carattere identitario della città stessa.
Gli attori sociali di questa situazione sono da una parte l’industria creativa, motore economico e culturale del cambiamento, dall’altro lato i fautori di uno sviluppo edilizio sempre più standardizzato e spesso lontano da quelle che sono le reali esigenze del quartiere.
Attraverso l’analisi di questi fenomeni da un punto di vista spaziale ed architettonico, facendo riferimento a quelli che sono alcuni esempi di sviluppo dello spazio destinato all’industria creativa e alcuni esempi di nuovi edifici, si andranno a delineare le linee guida per un diverso approccio alla progettazione.
Nell’intervenire su di uno specifico sito del quartiere si prevede un progetto di rigenerazione il cui scopo tenga conto della necessità di densificare il tessuto dell’abitato e di arricchirlo di nuove funzioni e usi, ma con un occhio di riguardo nei confronti di quello che è il carattere dell’esistente.
Il progetto si configura secondo tre linee di intervento architettonico che, seppur con diversi linguaggi, sono frutto di una strategia progettuale definita e determinata.
Preserve si propone di innestare un nuovo edificio sull’esistente, moltiplicandone gli spazi e modificandone la forma, mantenendone in parte il carattere originario.
Adapte conserva l’attuale uso di uno degli edifici esistenti, modificandolo secondo gli standard qualitativi necessari per la creazione di spazi dedicati a studi di artisti e abitazioni, dove il piano terra si configura come luogo fruibile e attraversabile da tutta la comunità.
Propose prevede la creazione di un segno completamente nuovo sull’area di intervento che si va a definire come torre residenziale, in continuità con lo spazio pubblico all’interno del quale si concentrino i flussi presenti nell’area di intervento.
L’obiettivo è dimostrare la dualità economica e spaziale che caratterizza la capitale britannica e come questa influisce sugli spazi architettonici e sulla vita dei suoi abitanti.
L’analisi preliminare condotta vuole mettere in luce la connessione tra le dinamiche che hanno caratterizzato il cambiamento radicale della città.
Si è scelta Londra perchè città globale, generica e duale: queste definizioni si adattano bene al contesto urbano londinese per quanto riguarda la sfera economica, occupazionale, relazionale e architettonica.
Il quartiere di Hackney, situato nell’East End, è l’emblema della crisi di questo sistema che si esprime nella dualità tra l’adeguamento agli standard della nuova economia globale e la perdita del carattere identitario della città stessa.
Gli attori sociali di questa situazione sono da una parte l’industria creativa, motore economico e culturale del cambiamento, dall’altro lato i fautori di uno sviluppo edilizio sempre più standardizzato e spesso lontano da quelle che sono le reali esigenze del quartiere.
Attraverso l’analisi di questi fenomeni da un punto di vista spaziale ed architettonico, facendo riferimento a quelli che sono alcuni esempi di sviluppo dello spazio destinato all’industria creativa e alcuni esempi di nuovi edifici, si andranno a delineare le linee guida per un diverso approccio alla progettazione.
Nell’intervenire su di uno specifico sito del quartiere si prevede un progetto di rigenerazione il cui scopo tenga conto della necessità di densificare il tessuto dell’abitato e di arricchirlo di nuove funzioni e usi, ma con un occhio di riguardo nei confronti di quello che è il carattere dell’esistente.
Il progetto si configura secondo tre linee di intervento architettonico che, seppur con diversi linguaggi, sono frutto di una strategia progettuale definita e determinata.
Preserve si propone di innestare un nuovo edificio sull’esistente, moltiplicandone gli spazi e modificandone la forma, mantenendone in parte il carattere originario.
Adapte conserva l’attuale uso di uno degli edifici esistenti, modificandolo secondo gli standard qualitativi necessari per la creazione di spazi dedicati a studi di artisti e abitazioni, dove il piano terra si configura come luogo fruibile e attraversabile da tutta la comunità.
Propose prevede la creazione di un segno completamente nuovo sull’area di intervento che si va a definire come torre residenziale, in continuità con lo spazio pubblico all’interno del quale si concentrino i flussi presenti nell’area di intervento.
File
Nome file | Dimensione |
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Case_Stu...earch.pdf | 68.46 Mb |
La_crisi...ondon.pdf | 7.85 Mb |
Tavole.pdf | 78.42 Mb |
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