Bacco e Arianna nella committenza farnesiana, tra la Galleria dei Carracci e il Palazzo del Giardino di Parma
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
STORIA DELL'ARTE
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
Arianna
Carracci
Farnese
Galleria Farnese
Iconografia
Palazzo del Giardino
Parma
Perseo
Data inizio appello
15/12/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/12/2081
Riassunto
Il presente lavoro analizza le parallele committenze del cardinale Odoardo nella Galleria Farnese e del duca Ranuccio I nella Sala dell'Amore nel Palazzo del Giardino di Parma, nel tentativo di individuare nuovi elementi utili ad una più piena comprensione di entrambi i cicli affrescati. Prendendo le mosse dal capolavoro dei Carracci, occorre concentrare l'attenzione su alcuni elementi che sono stati fino ad ora trascurati: da un lato, le scene mitologiche affrescate sulle pareti, abbinate alle imprese farnesiane, e, dall'altro, le Storie di Perseo, in merito alle quali è stato indagato il significato morale, ma non quello politico o celebrativo. Fondamentale, a questo proposito, il confronto con la precedente tradizione iconografica e testuale del mito di Perseo, con particolare riguardo per le declinazioni del tema in ambito farnesiano, a Castel Sant'Angelo e nel Palazzo del Giardino di Parma. Merita specifica attenzione il Palazzo del Giardino, dove Storie di Perseo e Storie di Arianna sono affrescate all'interno della Sala dell'Amore, sorprendentemente trascurata dagli studi. Decorata in due fasi, sotto il ducato di Ranuccio I e di Ranuccio II, la Sala dell'Amore si pone al contempo come una celebrazione nuziale e come un'evocazione dei fasti passati della famiglia, in un momento in cui la sua gloria volge ormai al declino. Nonostante la distanza temporale, i due cicli mostrano una considerevole unità concettuale e stilistica e condividono la stessa intonazione epitalamica e celebrativa, al punto che solo leggendoli insieme è possibile comprenderne il significato complessivo. Inoltre, alcuni elementi presenti negli affreschi del Cignani possono aiutare a comprendere quale fosse il significato del mito di Arianna presso i Farnese, e la breve distanza temporale fra la doppia narrazione dello stesso mito nella Sala dell'Amore e nella Galleria può contribuire a colmare la distanza più grande che separa l'osservatore moderno dal capolavoro romano dei Carracci.