Tesi etd-11232011-112831 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI VITA, ANDREA
URN
etd-11232011-112831
Titolo
Controllo automatico della fertirrigazione nelle colture vivaistiche in contenitore: sviluppo del sistema e verifiche sperimentali.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Pardossi, Alberto
Parole chiave
- acqua duale
- acqua reflua depurata
- dual water
- fertirrigation
- fertirrigazione
- florovivaismo
- irrigation scheduling
- nursery
- pilotaggio irrigazione
- reclaimed wastewater
- vivaismo
Data inizio appello
12/12/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Uno dei problemi maggiori attualmente presenti nel vivaismo delle piante ornamentali allevate in vaso è sicuramente l’abbondante utilizzo di fattori quali acqua, fertilizzanti e fitofarmaci. In particolare la disponibilità di acqua, specie di buona qualità, è uno dei fattori attualmente limitanti l’espansione del settore vivaistico pistoiese e negli ultimi anni si stanno cercando nuove soluzioni che possano incrementare l’efficienza d’uso dell’acqua irrigua, sia attraverso un migliore pilotaggio dell’irrigazione, sia attraverso l’uso di fonti idriche alternative, come ad esempio l’uso di acque provenienti da impianti di depurazione urbani e/o industriali.
Questa tesi si è inserita all’interno di un progetto europeo (progetto FLOW-AID) che fra i propri obiettivi prevedeva lo sviluppo e il collaudo di un sistema automatico di fertirrigazione utilizzabile dalle aziende vivaistiche, in grado di non solo pilotare l’irrigazione, ma anche di modulare l’uso di fertilizzanti e acqua di scarsa qualità (acqua reflua) attraverso l’utilizzo di un sensore dielettrico (sensore WET® della Delta-T Device) in grado di misurare sia il contenuto idrico volumetrico che la conducibilità elettrica (EC) della soluzione nutritiva contenuta nel substrato.
Lo scopo del presente lavoro di tesi è stato proprio quello di testare il corretto funzionamento degli algoritmi implementati nel fertirrigatore per il controllo automatico dell’irrigazione, della qualità dell’acqua irrigua e del livello di fertilizzante aggiunto, sulla crescita di quattro specie ornamentali (forsizia, fotinia, lauroceraso e viburno).
Le prove sperimentali si sono svolte presso il sito sperimentale del Centro sperimentale per il Vivaismo di Pistoia (Ce.Spe.Vi.) nella primavera-estate del 2008 e del 2009, mettendo a confronto due differenti sistemi di pilotaggio dell’irrigazione (timer verso utilizzo del sensore WET®) e tre differenti qualità di acqua irrigua: i) acqua di pozzo, GW con EC=0.5 dS/m; ii) acqua reflua, RW con EC= 1.5 dS/m e iii) acqua duale, DW, creata dal fertirrigatore miscelando in varie proporzioni le prime due acque (GW e RW), in funzione del livello di salinità rilevata nel substrato di coltivazione dal sensore WET.
Gli effetti dell’uso del prototipo sulle piante sono stati valutati calcolando un bilancio idrico-minerale (totale acqua GW e RW utilizzata, % di drenaggio, lisciviazione dei principali elementi nutritivi) ed effettuando un’analisi di crescita. I risultati ottenuti hanno dimostrato che l’uso del sensore WET® per il pilotaggio della fertirrigazione ha permesso un risparmio medio (nei due anni e per ciascun anno) del 32% e del 54% rispettivamente per il quantitativo di acqua stagionale utilizzata e di N lisciviato dalla coltura, rispetto alla tecnica tradizionale adottata nel vivaismo pistoiese.
Questa tesi si è inserita all’interno di un progetto europeo (progetto FLOW-AID) che fra i propri obiettivi prevedeva lo sviluppo e il collaudo di un sistema automatico di fertirrigazione utilizzabile dalle aziende vivaistiche, in grado di non solo pilotare l’irrigazione, ma anche di modulare l’uso di fertilizzanti e acqua di scarsa qualità (acqua reflua) attraverso l’utilizzo di un sensore dielettrico (sensore WET® della Delta-T Device) in grado di misurare sia il contenuto idrico volumetrico che la conducibilità elettrica (EC) della soluzione nutritiva contenuta nel substrato.
Lo scopo del presente lavoro di tesi è stato proprio quello di testare il corretto funzionamento degli algoritmi implementati nel fertirrigatore per il controllo automatico dell’irrigazione, della qualità dell’acqua irrigua e del livello di fertilizzante aggiunto, sulla crescita di quattro specie ornamentali (forsizia, fotinia, lauroceraso e viburno).
Le prove sperimentali si sono svolte presso il sito sperimentale del Centro sperimentale per il Vivaismo di Pistoia (Ce.Spe.Vi.) nella primavera-estate del 2008 e del 2009, mettendo a confronto due differenti sistemi di pilotaggio dell’irrigazione (timer verso utilizzo del sensore WET®) e tre differenti qualità di acqua irrigua: i) acqua di pozzo, GW con EC=0.5 dS/m; ii) acqua reflua, RW con EC= 1.5 dS/m e iii) acqua duale, DW, creata dal fertirrigatore miscelando in varie proporzioni le prime due acque (GW e RW), in funzione del livello di salinità rilevata nel substrato di coltivazione dal sensore WET.
Gli effetti dell’uso del prototipo sulle piante sono stati valutati calcolando un bilancio idrico-minerale (totale acqua GW e RW utilizzata, % di drenaggio, lisciviazione dei principali elementi nutritivi) ed effettuando un’analisi di crescita. I risultati ottenuti hanno dimostrato che l’uso del sensore WET® per il pilotaggio della fertirrigazione ha permesso un risparmio medio (nei due anni e per ciascun anno) del 32% e del 54% rispettivamente per il quantitativo di acqua stagionale utilizzata e di N lisciviato dalla coltura, rispetto alla tecnica tradizionale adottata nel vivaismo pistoiese.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Andrea_D...trale.pdf | 2.28 Mb |
Contatta l’autore |