Tesi etd-11232008-231654 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ROMANI, MIRCO
URN
etd-11232008-231654
Titolo
STUDI SULLA NUTRIZIONE AZOTATA DELLA LATTUGA COLTIVATA IN IDROPONICA
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
AGRICOLTURA BIOLOGICA E MULTIFUNZIONALE
Relatori
Relatore Prof. Pardossi, Alberto
Parole chiave
- azoto
- floating system
- IV gamma
- lattuga
- nitrati
- proprietà antiossidante
Data inizio appello
15/12/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le richieste del consumatore moderno sono notevolmente cambiate rispetto al passato. Esiste un trend a livello mondiale, che consiste in una crescente ricerca da parte dei consumatori di cibi sani, liberi da residui tossici e contemporaneamente prodotti nel rispetto dell’ambiente (environmentally friendly). Una delle sfide principali dell’orticoltura globale del futuro è rispondere a queste esigenze, cercando di farlo anche in paesi meno sviluppati dove il problema della malnutrizione è ancora più che mai attuale. Per quanto riguarda gli ortaggi, la produzione con tecniche innovative, come i sistemi idroponici a ciclo chiuso, potrebbe essere la risposta più adatta a questo fine. Sistemi soilless low-cost potrebbero rappresentare parte della soluzione ai problemi legati alla mancanza di suolo fertile e di acqua, che sempre più spesso sono presenti anche nelle nostre aree. Ristrette aree coltivate potrebbero garantire quantità di cibo notevolmente superiore rispetto alle tecniche tradizionali e di elevata qualità. Il cambiamento dello stile di vita, specialmente nelle aree maggiormente attive dal punto di vista economico, ha certamente modificato anche i modelli di consumo. Per questo la richiesta di prodotti caratterizzati da elevata praticità, pronti all’uso, si è notevolmente incrementata. In questo nuovo contesto i prodotti minimamente trattati, stanno attirando l’attenzione di produttori e consumatori in maniera crescente. La qualità nutraceutica degli ortaggi è poi sicuramente un altro aspetto di grande rilevanza, a cui il consumatore punta con maggiore sempre attenzione. Produttori e trasformatori devono perciò lavorare a stretto contatto e adottare le tecniche più adatte, al fine di ottenere cibi ricchi di composti utili e preservarli durante tutti i processi di lavorazione e conservazione.
Viste queste premesse è stato impostato un lavoro sperimentale, svolto in due fasi, al fine di fare luce su alcuni aspetti legati alla nutrizione azotata di lattuga da taglio (Lactuca sativa L.), adatta quindi al mercato della IV gamma, coltivata con la tecnica del floating system. La prima fase ha avuto come obbiettivo quello di valutare gli effetti della riduzione dell’apporto di azoto sulla quantità e qualità della produzione, incentrando l’attenzione sulla concentrazione dei nitrati e le proprietà antiossidanti della stessa. I risultati ottenuti dimostrano che è possibile ridurre il contenuto di nitrati nel prodotto, limitando l’apporto dell’elemento minerale, senza incidere sulle altre performance produttive, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. La seconda fase invece si è incentrata sulle dinamiche di assorbimento e assimilazione dell’azoto, ed aveva come obiettivo quello di valutare la possibilità di descrivere l’assorbimento con una cinetica di tipo Michaelis-Menten. Non è stato possibile costruire una cinetica dell’assorbimento, ma è stato però possibile individuare le cause che ne hanno impedito la realizzazione e trarre altre interessanti conclusioni sulle dinamiche di assorbimento-assimilazione di questo elemento.
Viste queste premesse è stato impostato un lavoro sperimentale, svolto in due fasi, al fine di fare luce su alcuni aspetti legati alla nutrizione azotata di lattuga da taglio (Lactuca sativa L.), adatta quindi al mercato della IV gamma, coltivata con la tecnica del floating system. La prima fase ha avuto come obbiettivo quello di valutare gli effetti della riduzione dell’apporto di azoto sulla quantità e qualità della produzione, incentrando l’attenzione sulla concentrazione dei nitrati e le proprietà antiossidanti della stessa. I risultati ottenuti dimostrano che è possibile ridurre il contenuto di nitrati nel prodotto, limitando l’apporto dell’elemento minerale, senza incidere sulle altre performance produttive, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. La seconda fase invece si è incentrata sulle dinamiche di assorbimento e assimilazione dell’azoto, ed aveva come obiettivo quello di valutare la possibilità di descrivere l’assorbimento con una cinetica di tipo Michaelis-Menten. Non è stato possibile costruire una cinetica dell’assorbimento, ma è stato però possibile individuare le cause che ne hanno impedito la realizzazione e trarre altre interessanti conclusioni sulle dinamiche di assorbimento-assimilazione di questo elemento.
File
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