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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11222023-105915


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BURCHIELLI, ALICE
URN
etd-11222023-105915
Titolo
Studio etologico della specie alloctona invasiva Myocastor coypus in un contesto urbano dell'Italia centrale
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Barbanera, Filippo
relatore Dott. Mori, Emiliano
Parole chiave
  • activity rhythms
  • coypus
  • ethogram
  • etogramma
  • invasive species
  • nutria
  • ritmi di attività
  • specie invasiva
Data inizio appello
12/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/12/2063
Riassunto
Le specie aliene invasive rappresentano una delle principali cause di perdita di biodiversità su scala globale. In Europa dall’inizio del XX secolo si è assistito ad un incremento esponenziale di popolazioni animali e vegetali non native, che ha portato ad un conseguente aumento di estinzioni locali di taxa endemici e ad un aumento di specie listate in categorie di minaccia da parte dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e delle Risorse Naturali. Per contrastare le invasioni biologiche, la Commissione Europea ha redatto un regolamento (Regolamento EU 1143/2014) che è stato adottato da ciascun Paese membro, Italia inclusa. Questo documento elenca le specie invasive per le quali l’azione di contrasto è considerata prioritaria per limitarne i potenziali impatti negativi. Tra queste, la nutria Myocastor coypus è un roditore semiacquatico di origine sudamericana di grandi dimensioni e ampiamente diffuso in Europa a causa di fughe dagli allevamenti dove la specie è stata - in alcuni Paesi lo è tuttora - mantenuta per la produzione di pellicce di interesse commerciale. La nutria impatta negativamente la struttura e la funzione degli ecosistemi locali attraverso profonde alterazioni (anche fisiche) dell’habitat e la trasmissione di patologie (alcune delle quali zoonotiche). Pertanto, specialmente in ambiente sub-urbano, dove l’interazione con l’uomo è potenzialmente massima, gli enti pubblici sono chiamati a programmare una gestione efficace di questa specie nel medio-lungo termine. Tuttavia, la stesura di programmi di intervento per il contenimento della nutria non può prescindere da una conoscenza dettagliata del comportamento spazio-temporale di questa specie. Purtroppo, nonostante la conclamata presenza della nutria in svariate città italiane e in centri urbani di moderata estensione, uno studio approfondito del comportamento di questo roditore in aree antropizzate del suo areale di introduzione non è mai stato condotto. Questa tesi si prefigge di investigare il comportamento della nutria in un’area verde urbana dell’Italia centrale, tramite la compilazione di un etogramma e il rilevamento del ritmo di attività della specie nell’arco delle 24 ore della giornata. In merito a quest’ultimo aspetto, è stato ipotizzato che la nutria tenda a ridurre al massimo i propri spostamenti nelle ore diurne per minimizzare le opportunità di incontro sia con gli esseri umani che con i predatori selvatici e domestici. Lo studio si è svolto da aprile a ottobre 2023 presso il parco di Serravalle (Empoli, FI), un’area verde urbana in cui è presente una popolazione di nutrie. L’etogramma è stato compilato sulla base di osservazioni dirette degli individui utilizzando il metodo del focal sampling e tramite fototrappolaggio in una area/zona molto frequentata dalla specie. I video ottenuti hanno permesso di determinare il ritmo di attività delle nutrie nel parco, anche in relazione ad altre specie presenti quali la volpe Vulpes vulpes, il cane domestico Canis lupus familiaris e l’uomo. Sono stati rilevati sette comportamenti già decritti in letteratura e nove per i quali non erano note descrizioni qualitative e indagini quantitative. I comportamenti principalmente esibiti sono stati swimming, foraging e exploring, un risultato complessivamente in accordo con quanto noto da altri studi. L’attività delle nutrie è risultata significativamente non uniforme nell’arco della giornata, più elevata durante la notte e molto bassa nelle ore pomeridiane. Questo è in linea con i ritmi di attività rilevati in studi condotti in località sia dell’areale originario della specie sia in Italia centrale in un’area suburbana. Rispetto invece ai ritmi osservati in località urbane e naturali di aree climaticamente più fredde, anche italiane, l’attività rilevata al parco di Serravalle manca della componente relativa alle ore centrali della giornata. Dalla comparazione dei ritmi di attività relativi a specie diverse è emersa una bassa sovrapposizione sia tra nutria e uomo che tra nutria e cane domestico, mentre è risultata alta tra nutria e volpe. Il comportamento fortemente notturno delle nutrie così come evidenziato a Serravalle sembrerebbe offrire agli animali maggiori possibilità di evitare l’interazione sia con gli umani che frequentano il parco che con i cani domestici, esponendo tuttavia la specie ad un incremento delle opportunità di incontro con la volpe. A tal riguardo, tuttavia, l’aggressività esibita dalle nutrie nei confronti delle volpi - osservata in alcuni video a Serravalle - sembrerebbe rappresentare un deterrente comportamentale sufficiente a consentire alla specie un significativo grado di sovrapposizione tra la propria principale finestra di attività e quella di un potenziale predatore. Nel parco di Serravalle, la presenza della nutria è accompagnata da una diffusa attività di scavo di tane sotterranee collegate a numerosi ingressi in superficie, un comportamento che potrebbe compromettere l’integrità dell’argine del laghetto frequentato dalle nutrie. Dal momento che non sono noti contatti con popolazioni sorgente vicine, la gestione tramite controllo numerico appare possibile a Serravalle. Dopo aver intrapreso una campagna volta ad informare il pubblico, si potrebbero quindi pianificare operazioni di cattura. Alla luce dei risultati ottenuti in questa tesi, è auspicabile concentrare le catture durante la notte, quando le nutrie sono più attive fuori dalle tane e, contestualmente, il numero di fruitori del parco è notevolmente ridotto. In ogni caso, i risultati di questa tesi potranno essere arricchiti in futuro attraverso l’estensione del periodo di campionamento, in modo da monitorare la variabilità del comportamento spazio-temporale secondo la stagionalità, e indagando più approfonditamente diversi aspetti del comportamento della nutria in ambiente urbano, come il livello di confidenza nei confronti dell’uomo e le dinamiche di coesistenza con le altre specie presenti nell’area.


Invasive alien species currently represent one of the main causes of biodiversity loss on a global scale. Since the beginning of the 20th century Europe has undergone an exponential increase in populations of non-native animal and plant species, classified into serious threat categories by the International Union for Conservation of Nature and Natural Resources (IUCN), which has led to a consequent increase in local extinctions of endemic species. Therefore, European legislation has drawn up a regulation (EU Regulation 1143 / 2014) and guidelines ratified by each country, including Italy. This regulation lists the invasive species against which intervention is considered as a priority to limit their potential impacts on native ecosystems. The coypu Myocastor coypus is a large semi-aquatic rodent of South American origin, which is widely distributed in Europe following escapes from fur farms. This rodent may affect native biodiversity through habitat alterations and transmission of pathologies (some of which zoonotic). Thus, especially in urban environments, where potential interactions with humans are maximum, an effective and long-lasting management of the coypu is needed. These programs cannot ignore a detailed knowledge of the spatiotemporal behaviour of the species to implement species-specific strategies aimed at maximizing the success of the planned interventions. Despite the well-known presence of the coypu in several Italian cities and urban centers of moderate size, the behaviour of this species in highly anthropized areas has never been evaluated in its introduction range. This thesis aimed at investigating a M. coypus population inhabiting an urban environment in central Italy. We described the behavioural repertoire of the species and we estimated the distribution of activity rhythm over the 24 hours of the day. We predicted that coypus could show low diurnal activity to prevent encounters with humans. The study was conducted in the Serravalle park (Empoli, province of Florence, Italy). In this site the coypu presence is affecting the integrity of local lake banks through excavation activity of underground burrows. During this study, the behaviour of coypus was assessed by focal sampling on individuals and using camera trapping. Camera trap data and circular statistical analysis allowed the estimation of the activity rhythms of the animals, also with respect to the occurrence of predators (i.e., the red fox Vulpes vulpes and the domestic dog Canis familiaris), and humans. Furthermore, activity data recorded in this urban environment were compared with those obtained for the same species in a natural area located in northern Italy, the WWF Oasi “Le Bine” (province of Mantova). Coypus showed up to be more strictly nocturnal in urban areas, with a peak of activity in the middle of the night. Coypus spent most of their time exploring the environment, foraging and swimming, across all age classes sampled (adults, subadults and kits). On the one hand, this markedly nocturnal rhythm meant that the moments of greatest activity occurred when the presence of humans and dogs were low in the park. On the other hand, a large overlap with the activity pattern of foxes was found, although coypus can easily evade this predator by escaping into nearby water. Aggressive events conducted by nutria towards foxes were also detected. As far as any possible management recommendations are concerned, if applicable, we advise the municipality of Empoli to carry out coypu trapping mainly at night, thus avoiding any conflict with people visiting the Serravalle park during the day. Nonetheless, an information campaign (signs, newspapers, web news, etc.) aimed at informing the general public on undertaken actions would be also highly recommended. In the future, results obtained might be implemented by extending the survey period – thus being able to study the eco- ethology of the animals in different seasons – and investigating interactions between coypus and urban environment, in terms of risk perception versus humans and coexistence with other local species.
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