Tesi etd-11222018-110114 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FURLANETTO, NICOLA
URN
etd-11222018-110114
Titolo
Studio della composizione azotata del Frumento in consociazione temporanea con Trifoglio persiano
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Dott. Antichi, Daniele
relatore Dott. Pellegrini, Fernando
controrelatore Dott.ssa Boschi, Chiara
relatore Dott. Pellegrini, Fernando
controrelatore Dott.ssa Boschi, Chiara
Parole chiave
- agroecologia
- azoto
- consociazione
- frumento tenero
- trifoglio persiano
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
L’elaborato in questione riporta i risultati di un esperimento di campo condotto per il biennio 2016-2017 nell’ambito del Progetto Europeo Fertilcrop, consistito nella valutazione del servizio eco-sistemico offerto da una coltura leguminosa nei confronti di un cereale da granella. In particolare, è stato studiato l’effetto della consociazione temporanea tra il frumento tenero (Triticum aestivum L.) e il trifoglio persiano (Trifolium resupinatum L.), devitalizzato e interrato a marzo, a fine accestimento del cereale. L’esperimento è stato ospitato da un’azienda agricola di Valtriano di Fauglia (Pisa).
La semina contemporanea delle due specie è avvenuta secondo uno schema a bine per quanto riguarda il frumento, a spaglio per il trifoglio. Sono stati considerati i trattamenti della tesi consociata (PCW) e del frumento in purezza a file semplici (CONTROLSTRIP).
Sono state campionate le biomasse di frumento e trifoglio consociati e quelle del frumento di controllo rispettivamente per le annate 2015/2016 e 2016/2017 nel mese di marzo, prima dell’interramento del trifoglio nell’interfila. Le analisi per quantificare l’effettiva capacità di trasferimento di azoto tra la leguminosa e la graminacea sono state eseguite sfruttando gli isotopi stabili dell’N. Nello specifico è stato applicato il metodo dell’abbondanza naturale. Tale metodo mette in relazione il rapporto isotopico presente all’interno della matrice vegetale considerata con il rapporto fisso presente in atmosfera. È possibile identificare una differenza di rapporto tra gli isotopi 15N/14N dell’azoto tra le specie vegetali considerate: infatti tale rapporto sarà più vicino al rapporto presente in atmosfera nelle leguminose, rispetto alle graminacee, in virtù della fissazione simbiontica dell’N2 atmosferico che avviene nelle prime. Mediante le analisi sono stati elaborati i dati relativi alla biomassa del frumento, alla concentrazione di N% all’interno della biomassa del frumento, il δ^15 N del frumento (differenziale nella composizione isotopica rispetto all’atmosfera), il transfer di N dal trifoglio al frumento, il quantitativo di N fissato dal trifoglio.
I dati medi della biomassa del frumento non hanno evidenziato differenze significative tra le due annate. Invece, la comparazione dei due trattamenti (CONTROLSTRIP e PCW) mostra una maggiore produzione di biomassa da parte del frumento nella tesi CONTROLSTRIP rispetto a PCW in entrambi gli anni considerati.
Il calcolo dell’Ndfa del trifoglio ha evidenziato valori molto alti ( 95% nel 2016 e 92% nel 2017).
Analizzando la concentrazione di N nel frumento, i dati dell’anno 2016 non hanno mostrato differenze significative tra i due trattamenti. Differenze che invece si sono manifestate nell’anno 2017, in quanto si è avuto una diminuzione dell’11,8% di N% nel CONTROLSTRIP rispetto a quello in consociazione (PCW). Il δ^15 N del frumento invece ha messo in evidenza una differenza significativa sia tra i due anni di sperimentazione sia tra i due trattamenti ma solo nel 2016. Per il 2016 è stato quindi possibile calcolare l’Ntransfer, che ha dimostrato trasferimenti di azoto tra le due specie considerate nell’ordine del 18-21%. Nel 2017 invece le differenze tra il PCW ed il CONTROLSTRIP, non essendo significative, non hanno manifestato quantitativi di Ntransfer accettabili. Seppur non confermati anche nell’annata 2017, i dati di N transfer rappresentano comunque un risultato che avvalora l’efficacia della tecnica di consociazione nel sostenere la nutrizione azotata del frumento in sistemi colturali biologici e a basso input.
La semina contemporanea delle due specie è avvenuta secondo uno schema a bine per quanto riguarda il frumento, a spaglio per il trifoglio. Sono stati considerati i trattamenti della tesi consociata (PCW) e del frumento in purezza a file semplici (CONTROLSTRIP).
Sono state campionate le biomasse di frumento e trifoglio consociati e quelle del frumento di controllo rispettivamente per le annate 2015/2016 e 2016/2017 nel mese di marzo, prima dell’interramento del trifoglio nell’interfila. Le analisi per quantificare l’effettiva capacità di trasferimento di azoto tra la leguminosa e la graminacea sono state eseguite sfruttando gli isotopi stabili dell’N. Nello specifico è stato applicato il metodo dell’abbondanza naturale. Tale metodo mette in relazione il rapporto isotopico presente all’interno della matrice vegetale considerata con il rapporto fisso presente in atmosfera. È possibile identificare una differenza di rapporto tra gli isotopi 15N/14N dell’azoto tra le specie vegetali considerate: infatti tale rapporto sarà più vicino al rapporto presente in atmosfera nelle leguminose, rispetto alle graminacee, in virtù della fissazione simbiontica dell’N2 atmosferico che avviene nelle prime. Mediante le analisi sono stati elaborati i dati relativi alla biomassa del frumento, alla concentrazione di N% all’interno della biomassa del frumento, il δ^15 N del frumento (differenziale nella composizione isotopica rispetto all’atmosfera), il transfer di N dal trifoglio al frumento, il quantitativo di N fissato dal trifoglio.
I dati medi della biomassa del frumento non hanno evidenziato differenze significative tra le due annate. Invece, la comparazione dei due trattamenti (CONTROLSTRIP e PCW) mostra una maggiore produzione di biomassa da parte del frumento nella tesi CONTROLSTRIP rispetto a PCW in entrambi gli anni considerati.
Il calcolo dell’Ndfa del trifoglio ha evidenziato valori molto alti ( 95% nel 2016 e 92% nel 2017).
Analizzando la concentrazione di N nel frumento, i dati dell’anno 2016 non hanno mostrato differenze significative tra i due trattamenti. Differenze che invece si sono manifestate nell’anno 2017, in quanto si è avuto una diminuzione dell’11,8% di N% nel CONTROLSTRIP rispetto a quello in consociazione (PCW). Il δ^15 N del frumento invece ha messo in evidenza una differenza significativa sia tra i due anni di sperimentazione sia tra i due trattamenti ma solo nel 2016. Per il 2016 è stato quindi possibile calcolare l’Ntransfer, che ha dimostrato trasferimenti di azoto tra le due specie considerate nell’ordine del 18-21%. Nel 2017 invece le differenze tra il PCW ed il CONTROLSTRIP, non essendo significative, non hanno manifestato quantitativi di Ntransfer accettabili. Seppur non confermati anche nell’annata 2017, i dati di N transfer rappresentano comunque un risultato che avvalora l’efficacia della tecnica di consociazione nel sostenere la nutrizione azotata del frumento in sistemi colturali biologici e a basso input.
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