ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11222013-211115


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GOZZO, CETTEMILIANA
URN
etd-11222013-211115
Titolo
Il consumo dei prodotti biologici: opportunita' e confronto fra Centro e Sud Italia
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MARKETING E RICERCHE DI MERCATO
Relatori
relatore Sbrana, Roberto
Parole chiave
  • Prodotti biologici
  • nuovi canali distributivi
  • analisi statistica del consumatore biologico
  • interviste agli operatori del settore
Data inizio appello
12/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Secondo la rivista American Journal of Clinical Nutrition , chi consuma i pasti velocemente e distrattamente, mentre svolge altre attività, anche apparentemente semplici e rilassanti, come guardare la tv o navigare sui social network, è più incline ad esagerare con le quantità ed ha più voglia di dolci, poiché non si accorge delle calorie che sta realmente introducendo, trascurando, così, la qualità dei cibi, oltre che la quantità: in una società consumistica, le merci sono sostituibili, ma il cibo non può seguire questa logica.
In effetti, già da qualche anno, secondo un’indagine statistica Allensbach , la percentuale dei tedeschi che crede nell’influenza positiva dell’alimentazione sulla salute è del 75%, in particolare è ritenuta responsabile del sovrappeso dal 62%, dell’alto tasso di colesterolo dal 52%, dei problemi di digestione dal 46%.
Anche il Ministero della Sanità inglese ha calcolato che le cattive abitudini alimentari costano parecchi miliardi di sterline l’anno al Servizio sanitario nazionale, che deve curare casi evitabili di malattie cardiache, obesità, diabete e tumori, per cui ha lanciato campagne informative e promozionali sul mangiare sano, diminuendo grassi e zuccheri a vantaggio di frutta e verdure stagionali. Sempre più frequentemente, indagini simili e campagne pubblicitarie vengono lanciate in Francia, per cui nell’ambito delle leggi Grenelle , che riassumono il credo ambientalista del Presidente Sarkozy, è stato raddoppiato il credito d’imposta destinato ai coltivatori biologici ed è stato fissato al 20% il ricorso a questo tipo di alimenti sul totale di quelli consumati nella ristorazione collettiva delle amministrazioni pubbliche.
Le diffuse esigenze di benessere dell’uomo contemporaneo nelle società occidentali, gli scandali ripetuti nei diversi settori alimentari con infauste ed inattese conseguenze, gli allarmati appelli del mondo scientifico sulle ricadute dell’inquinamento ambientale sulla vita terrestre, comportano una nuova figura di consumatore, più attento alla qualità dei cibi, consapevole dei riflessi diretti di questi sulla salute e, dilazionati, anche sull’ambiente.
Questa tesi vuole vagliare se, nell’ambito della nostra economia nazionale, la risposta più semplice ed immediata, come sembra, sia la produzione biologica, che in questi ultimi anni si sta affermando come una delle più importanti realtà commerciali interne ed europee, che apporta linfa al bisogno delle piccole e medie aziende di sopravvivere ed in particolare, se, a livello di microeconomia familiare, la si debba considerare ancora un fenomeno d’élite in Italia o un’abitudine che si va diffondendo presso uno strato sempre più ampio di consumatori.
Dopo aver accennato nel I e II capitolo alle origini dell’agricoltura biologica ed alle vigenti norme comunitarie, per definirla con esattezza, il capitolo III offre al consumatore delle indicazioni utili sui controlli, sulle certificazioni, sulle etichettature dei prodotti biologici, a garanzia della loro qualità. La tesi illustra la situazione produttiva e commerciale dei prodotti biologici a livello globale nel IV capitolo. Dal V al VI capitolo si indagano in Italia, con particolare riguardo al centro-sud italiano, le aree di produzione dei prodotti biologici, i tassi di consumo di tali prodotti, i quattro canali distributivi, per soffermarsi sui nuovi canali, caratterizzati da filiera corta, che attualmente propongono un modello di consumo sostenibile, che garantisca prezzi remunerativi ai produttori e adeguati per i consumatori, insieme a tutte le informazioni sui processi produttivi adottati, per una valutazione consapevole delle caratteristiche del prodotto finale. Nel VII capitolo si esaminano e si confrontano i prezzi all’origine ed al consumo nei principali canali di distribuzione dei prodotti biologici preferiti dai consumatori italiani, per valutare quanto e come la crisi incida sulla evoluzione e sulle prospettive del settore, in rapporto anche ai prodotti convenzionali.
Nel capitolo VIII, vengono riportate interviste a produttori e ad operatori dei diversi canali distributivi, così da fornire un panorama completo della situazione commerciale attuale.
Infine nel capitolo IX , viene effettuata un’analisi quantitativa sui dati raccolti, somministrando un questionario e procedendo alla valutazione dei risultati, utilizzando, a seconda dei diversi casi, strumenti differenti di analisi, quali il test del Chi-quadrato, il test di Fisher e il modello di regressione logistica multipla in modo da poter tracciare un profilo del consumatore di prodotti biologici del Centro e del Sud Italia; mentre per mettere in luce le differenze comportamentali tra i due gruppi di consumatori, catanesi e fiorentini è stato utilizzato il test “t” del confronto tra proporzioni.
File