• marchi collettivi
• concorrenza sleale

L’evoluzione del campo enogastronomico, sia nel mondo del commercio che nel settore turistico, ha fatto sì che molti prodotti venissero rivalutati esaltati per le loro qualità. Oltre ciò il consumatore è divenuto molto più attento e s’interessa della provenienza del prodotto e la sua genuinità.
Da qui la necessità di dare un riconoscimento “legale” ai prodotti contraddisti con nomi che ricordino la loro provenienza e la necessità di rilasciare delle certificazioni che permettano al consumatore di riconoscere un prodotto di qualità. Le certificazioni come ad esempio DOC, DOCG, IGT ,IGP permettono di distinguere le diversi denominazioni di origini e controllo. Ma come ben si sa il mondo del commercio è molto competitivo e la concorrenza accanita, e basta poco per incappare in illeciti , pur di accaparrarsi una buona fetta di mercato sempre più espansione. I marchi collettivi, sono quelli che riguardano a denominazione e la provenienza, e con il rispetto delle normative sia nazionali che sovranazionali usufruiscono di protezione da parte dei concorrenti. Si affronteranno casi di concorrenza sleale, e casi di possibile atti confusori da fuorviare la scelta del cliente.