Tesi etd-11212023-210807 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GOGLIA, GIOVANNI
URN
etd-11212023-210807
Titolo
Una nuova idea di salute: dall'analisi normativa alla rilevazione sociologica dell'aspetto narrativo.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Pastore, Gerardo
Parole chiave
- comunicazione paziente
- medicina narrativa
- percorso di cura
- rilevazione del bisogno
- salute
Data inizio appello
18/12/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il seguente lavoro mira ad analizzare e a sottolineare l’importanza della narrativa nel rapporto tra professionista della salute e persona utente. Particolare attenzione è rivolta agli aspetti relazionali e comunicativi necessari per una corretta rilevazione del bisogno, un adeguato coinvolgimento delle persone utenti nel proprio percorso di cura e un idoneo intervento in risposta al bisogno.
Il lavoro si divide in tre parti.
Ho iniziato con un’analisi giuridica in cui sono stati sviscerati l’aspetto normativo del sistema sociosanitario in Italia e l’organizzazione e la normativa relativa agli Enti del Terzo Settore. Questa prima parte è stata utile a contestualizzare la realtà in cui i servizi sociosanitari operano. Si è trattato anche il tema dell’aziendalizzazione attraverso l’analisi dell’iter normativo che l’ha riguardata.
Si ipotizza, infatti, che l’aziendalizzazione stessa possa essere una delle motivazioni per cui il rapporto tra professionisti della salute e le persone utenti si è “meccanizzato”, lasciando meno spazio all’ascolto attivo e alla relazione umana.
Lo spazio dedicato alla normativa riguardante gli Enti del Terzo settore, anch’essi attivamente coinvolti nell’erogazione di percorsi di cura alla persona, ci consente di vedere più da vicino e comprendere i meccanismi che riguardano il privato sociale.
La seconda parte del lavoro di ricerca è composta dal capitolo 3, nel quale si sono studiati tematiche necessarie ad introdurre il tema di ricerca vero e proprio. In questo capitolo, infatti, è stato analizzato il concetto di salute, scandagliandolo nelle molteplici sfaccettature per cogliere i significati che comprende al suo interno. È stato poi trattato il tema della medicina narrativa riportando significativi passaggi riconducibili a Rita Charon, il medico che ha introdotto questa tecnica operativa, una medicina non più basata solo sulle evidenze e sulle prove sperimentali di efficacia clinica, bensì sulla narrazione, narrazione a cui è riservata una rilevanza centrale al pari delle indicazioni cliniche oggettive della patologia.
Nello stesso capitolo è stata sottolineata l’importanza della comunicazione nel rapporto di cura assegnando valore anche alle storie di vita dei pazienti.
Si è parlato di Evoluzione delle tecnologie e crow medicine, ovvero la medicina collaborativa che ha preso piede grazie ad internet ed alle evoluzioni tecnologiche.
Ancora, nello stesso capitolo, ci si è concentrati sull’analisi della legge 219 del 2017, la quale esplicita che il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura.
Significativo appare anche l’aspetto narrativo inserito nella programmazione e nella valutazione, elementi, questi ultimi due, a cui sono stati dedicati due paragrafi.
La terza e ultima parte della tesi, corrispondente agli ultimi due capitoli dell’elaborato, è il cuore pulsante della ricerca. Per il lavoro di ricerca ho intervistato professionisti della salute appartenenti a tre aree professionali: medici, assistenti sociali e psicologi. L’obiettivo è stato quello di esplorare gli usi dei professionisti della salute nella relazione con l’utente, focalizzando l’attenzione sugli aspetti della fiducia e della comunicazione quali elementi essenziali dell’aspetto narrativo nel percorso di salute.
Gli obiettivi, tuttavia, fin da subito sono stati fissati come flessibili. Infatti, le interviste con i professionisti della salute e il lavoro di ricerca in generale hanno rivelato nuovi interrogativi e riflessioni strutturatisi in itinere.
Il focus iniziale è restato comunque quello di indagare la presenza o l’assenza di aspetti narrativi consci o inconsci nel rapporto professionista-utente. Sono state messe in luce le convergenze sui vari temi risultati qualitativamente prevalenti e intersoggettivamente salienti. La descrizione di tali temi e la loro interpretazione hanno costituito obiettivo di conoscenza e approfondimento.
Nel capitolo 4 si approfondiscono la metodologia e le tecniche utilizzate per condurre la ricerca e vengono analizzati i risultati delle interviste ai professionisti. Infine, si è proceduto con la comparazione e con l’interpretazione nel complesso delle informazioni, mettendo in relazione i risultati emersi nelle diverse categorie professionali.
Nell’ultimo capitolo di tesi, il quinto, si è proceduto con le conclusioni e le considerazioni finali.
In appendice al seguente lavoro è possibile trovare tutte le interviste effettuate ”APPENDICE A- Interviste”. Per la trascrizione delle interviste ho usato la tecnica della trascrizione pulita in formato lettura che consente di riportare fedelmente il contenuto dell’intervista eliminando le ripetizioni, i balbettii, eventuali pause e aggiustando, ove possibile senza apportare importanti modifiche al testo, errori grammaticali.
È stato scelto questo metodo piuttosto che la trascrizione integrale così da rendere il testo più ordinato, lineare e accessibile ai fini di tesi. In questa maniera l’intervista assume sembianze più formali e meno distraenti risultando più fluida alla lettura. Particolare attenzione è stata posta per non eliminare né modificare concetti e parole che contribuiscono al significato della discussione.
All’”APPENDICE B – Consenso informato”, invece, è riportato il consenso informato sul trattamento dei dati che è stato letto e registrato all’inizio di ogni registrazione.
Il lavoro si divide in tre parti.
Ho iniziato con un’analisi giuridica in cui sono stati sviscerati l’aspetto normativo del sistema sociosanitario in Italia e l’organizzazione e la normativa relativa agli Enti del Terzo Settore. Questa prima parte è stata utile a contestualizzare la realtà in cui i servizi sociosanitari operano. Si è trattato anche il tema dell’aziendalizzazione attraverso l’analisi dell’iter normativo che l’ha riguardata.
Si ipotizza, infatti, che l’aziendalizzazione stessa possa essere una delle motivazioni per cui il rapporto tra professionisti della salute e le persone utenti si è “meccanizzato”, lasciando meno spazio all’ascolto attivo e alla relazione umana.
Lo spazio dedicato alla normativa riguardante gli Enti del Terzo settore, anch’essi attivamente coinvolti nell’erogazione di percorsi di cura alla persona, ci consente di vedere più da vicino e comprendere i meccanismi che riguardano il privato sociale.
La seconda parte del lavoro di ricerca è composta dal capitolo 3, nel quale si sono studiati tematiche necessarie ad introdurre il tema di ricerca vero e proprio. In questo capitolo, infatti, è stato analizzato il concetto di salute, scandagliandolo nelle molteplici sfaccettature per cogliere i significati che comprende al suo interno. È stato poi trattato il tema della medicina narrativa riportando significativi passaggi riconducibili a Rita Charon, il medico che ha introdotto questa tecnica operativa, una medicina non più basata solo sulle evidenze e sulle prove sperimentali di efficacia clinica, bensì sulla narrazione, narrazione a cui è riservata una rilevanza centrale al pari delle indicazioni cliniche oggettive della patologia.
Nello stesso capitolo è stata sottolineata l’importanza della comunicazione nel rapporto di cura assegnando valore anche alle storie di vita dei pazienti.
Si è parlato di Evoluzione delle tecnologie e crow medicine, ovvero la medicina collaborativa che ha preso piede grazie ad internet ed alle evoluzioni tecnologiche.
Ancora, nello stesso capitolo, ci si è concentrati sull’analisi della legge 219 del 2017, la quale esplicita che il tempo della comunicazione tra medico e paziente costituisce tempo di cura.
Significativo appare anche l’aspetto narrativo inserito nella programmazione e nella valutazione, elementi, questi ultimi due, a cui sono stati dedicati due paragrafi.
La terza e ultima parte della tesi, corrispondente agli ultimi due capitoli dell’elaborato, è il cuore pulsante della ricerca. Per il lavoro di ricerca ho intervistato professionisti della salute appartenenti a tre aree professionali: medici, assistenti sociali e psicologi. L’obiettivo è stato quello di esplorare gli usi dei professionisti della salute nella relazione con l’utente, focalizzando l’attenzione sugli aspetti della fiducia e della comunicazione quali elementi essenziali dell’aspetto narrativo nel percorso di salute.
Gli obiettivi, tuttavia, fin da subito sono stati fissati come flessibili. Infatti, le interviste con i professionisti della salute e il lavoro di ricerca in generale hanno rivelato nuovi interrogativi e riflessioni strutturatisi in itinere.
Il focus iniziale è restato comunque quello di indagare la presenza o l’assenza di aspetti narrativi consci o inconsci nel rapporto professionista-utente. Sono state messe in luce le convergenze sui vari temi risultati qualitativamente prevalenti e intersoggettivamente salienti. La descrizione di tali temi e la loro interpretazione hanno costituito obiettivo di conoscenza e approfondimento.
Nel capitolo 4 si approfondiscono la metodologia e le tecniche utilizzate per condurre la ricerca e vengono analizzati i risultati delle interviste ai professionisti. Infine, si è proceduto con la comparazione e con l’interpretazione nel complesso delle informazioni, mettendo in relazione i risultati emersi nelle diverse categorie professionali.
Nell’ultimo capitolo di tesi, il quinto, si è proceduto con le conclusioni e le considerazioni finali.
In appendice al seguente lavoro è possibile trovare tutte le interviste effettuate ”APPENDICE A- Interviste”. Per la trascrizione delle interviste ho usato la tecnica della trascrizione pulita in formato lettura che consente di riportare fedelmente il contenuto dell’intervista eliminando le ripetizioni, i balbettii, eventuali pause e aggiustando, ove possibile senza apportare importanti modifiche al testo, errori grammaticali.
È stato scelto questo metodo piuttosto che la trascrizione integrale così da rendere il testo più ordinato, lineare e accessibile ai fini di tesi. In questa maniera l’intervista assume sembianze più formali e meno distraenti risultando più fluida alla lettura. Particolare attenzione è stata posta per non eliminare né modificare concetti e parole che contribuiscono al significato della discussione.
All’”APPENDICE B – Consenso informato”, invece, è riportato il consenso informato sul trattamento dei dati che è stato letto e registrato all’inizio di ogni registrazione.
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