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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11212020-094537


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FERRARINI, GINEVRA
URN
etd-11212020-094537
Titolo
Telemedicina e cure primarie in Italia: analisi di un Discrete Choice Experiment sulle preferenze dei cittadini durante la pandemia di COVID-19
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Lazzini, Simone
Parole chiave
  • discrete choice experiment
  • DCE
  • coronavirus
  • eHealth
  • telemedicine
  • primary care
  • Italy
  • COVD-19
  • cure primarie
  • telemedicina
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’emergenza causata dal COVID-19 ha costretto i sistemi sanitari di cure primarie a rivedere i loro modelli di erogazione dei servizi per limitare il rischio di contagio e per facilitare l’accesso alla sanità. Le politiche di distanziamento sociale hanno favorito l'adozione delle innovazioni di telemedicina, anche in Italia. Questo studio presenta un discrete choice experiment (DCE) sulle preferenze dei cittadini italiani rispetto ad un servizio di cure primarie innovativo. Dopo una prima fase di ricerca esplorativa di natura qualitativa finalizzata all’elaborazione del questionario e del DCE, la seconda fase di ricerca quantitativa analizza i dati provenienti da un’indagine somministrata ad un campione rappresentativo della popolazione italiana (N=1500) tra aprile e maggio 2020. Dai dati raccolti emerge una diffusione estremamente limitata delle videochiamate come mezzo di interazione con i medici di medicina generale (1.8%), a differenza delle consultazioni telefoniche (56.5%). La propensione verso modalità telematiche di comunicazione nelle cure primarie è però elevata: il 58% della popolazione preferirebbe una videoconsultazione rispetto ad una visita in ambulatorio, ceteris paribus, mentre quasi il 40% del campione rientra nel cluster dei cittadini più propensi all’innovazione. In uno scenario post COVID-19 la propensione alla telemedicina non sembra essere correlata a caratteristiche demografiche, socioeconomiche, cliniche o tecnologiche: l’attuale pandemia può dunque rappresentare una finestra di opportunità per uno sviluppo della telemedicina inclusivo verso quelle fasce della popolazione tradizionalmente considerate meno inclini all’innovazione.
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