Tesi etd-11212018-105139 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MEUCCI, ANNALISA
URN
etd-11212018-105139
Titolo
Arricchimento di piante di pomodoro (Lycopersicon esculentum var. Kreos) con selenio applicato mediante trattamenti fogliari
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Malorgio, Fernando
correlatore Dott.ssa Pezzarossa, Beatrice
correlatore Dott.ssa Pezzarossa, Beatrice
Parole chiave
- Ortive
- Potenziamento
- Selenio
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
L’aumento di popolazione atteso nei prossimi decenni rende necessaria l’individuazione di nuovi approcci agricoli sostenibili finalizzati al soddisfacimento della richiesta globale di cibo; a ciò si affianca la necessità di garantire al consumatore un prodotto di qualità, che soddisfi le esigenze nutrizionali e che sia sicuro dal punto di vista sanitario. La biofortificazione, tecnica che prevede l’incremento di elementi nutritivi (micro e macro elementi, vitamine) nelle parti edibili delle specie vegetali consente di migliorare sia le caratteristiche organolettiche del prodotto, sia di aumentare la produttività.
Tra i microelementi utilizzati per l’arricchimento delle specie vegetali troviamo il selenio, semimetallo largamente impiegato in numerosi processi industriali e tecnologici che, se applicato in ambito agricolo a bassi dosaggi, può favorire la crescita vegetale, aumentare la produzione e contrastare gli stress ossidativi indotti da fattori abiotici o biotici, come le infezioni fungine, ritardare i processi di maturazione e senescenza allungando la shelf life e migliorando la conservabilità del prodotto. Una delle specie maggiormente studiate in tal senso è il pomodoro, uno dei prodotti maggiormente consumati a livello mondiale e che costituisce parte fondamentale della dieta in quanto ricco di vitamine, antiossidanti e potassio.
Lo studio condotto si pone l’obiettivo di verificare la capacità delle foglie e dei frutti di pomodoro (Lycopersicon esculentum var. Kreos) di assorbire il selenio somministrato per via aerea e di valutarne gli eventuali effetti sulla produzione e sulla qualità del prodotto finale. Il selenio è stato distribuito alle piante di pomodoro tramite soluzione spray di selenato di sodio (Na2SeO4) alle concentrazioni di 0 (controllo), 1 e 1,5 mg Se kg-1 in un’unica dose. Metà delle piante sono state trattate in corrispondenza della fioritura e l’altra metà alla fine della crescita del frutto, stadio immaturo (immature green). Il selenio è stato assorbito dalla pianta, ma la concentrazione rilevata nelle foglie e nei frutti è risultata di molto inferiore rispetto ad altre modalità di somministrazione, come l’aggiunta di selenato di sodio alla soluzione nutritiva. In generale il trattamento con selenio non ha influenzato la produzione, se si eccettua un aumento del peso dei frutti nelle piante trattate alla fioritura, mentre ha influenzato il residuo secco, l’acidità titolabile dei frutti e il contenuto di alcuni microelementi. Il selenio ha inoltre ridotto la produzione di etilene nei frutti alla raccolta e dopo 3 e 4 giorni di conservazione ed è risultato efficace nella prevenzione del marciume apicale, la cui incidenza è risultata inferiore nelle piante trattate allo stadio immature green.
Tra i microelementi utilizzati per l’arricchimento delle specie vegetali troviamo il selenio, semimetallo largamente impiegato in numerosi processi industriali e tecnologici che, se applicato in ambito agricolo a bassi dosaggi, può favorire la crescita vegetale, aumentare la produzione e contrastare gli stress ossidativi indotti da fattori abiotici o biotici, come le infezioni fungine, ritardare i processi di maturazione e senescenza allungando la shelf life e migliorando la conservabilità del prodotto. Una delle specie maggiormente studiate in tal senso è il pomodoro, uno dei prodotti maggiormente consumati a livello mondiale e che costituisce parte fondamentale della dieta in quanto ricco di vitamine, antiossidanti e potassio.
Lo studio condotto si pone l’obiettivo di verificare la capacità delle foglie e dei frutti di pomodoro (Lycopersicon esculentum var. Kreos) di assorbire il selenio somministrato per via aerea e di valutarne gli eventuali effetti sulla produzione e sulla qualità del prodotto finale. Il selenio è stato distribuito alle piante di pomodoro tramite soluzione spray di selenato di sodio (Na2SeO4) alle concentrazioni di 0 (controllo), 1 e 1,5 mg Se kg-1 in un’unica dose. Metà delle piante sono state trattate in corrispondenza della fioritura e l’altra metà alla fine della crescita del frutto, stadio immaturo (immature green). Il selenio è stato assorbito dalla pianta, ma la concentrazione rilevata nelle foglie e nei frutti è risultata di molto inferiore rispetto ad altre modalità di somministrazione, come l’aggiunta di selenato di sodio alla soluzione nutritiva. In generale il trattamento con selenio non ha influenzato la produzione, se si eccettua un aumento del peso dei frutti nelle piante trattate alla fioritura, mentre ha influenzato il residuo secco, l’acidità titolabile dei frutti e il contenuto di alcuni microelementi. Il selenio ha inoltre ridotto la produzione di etilene nei frutti alla raccolta e dopo 3 e 4 giorni di conservazione ed è risultato efficace nella prevenzione del marciume apicale, la cui incidenza è risultata inferiore nelle piante trattate allo stadio immature green.
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