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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11212017-101026


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FIRRARELLO, LORENZA
URN
etd-11212017-101026
Titolo
Finanza agevolata per imprese agricole: il caso della ditta individuale "Bubbonia"
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof.ssa Bruno, Elena
Parole chiave
  • PSR
  • PAC
  • finanziamenti
  • trattamento dati
  • azienda agricola
  • ditta individuale
Data inizio appello
12/12/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/12/2087
Riassunto
La finanza agevolata è uno strumento che ci permette di eseguire una serie di investimenti a favore delle imprese, con lo scopo di soddisfare il fabbisogno finanziario derivante dallo sviluppo di nuovi progetti e contribuisce alla crescita produttivo. L’utilizzo di questo strumento è finalizzato all'ottenimento di un vantaggio competitivo in termini economici, incidendo positivamente sullo sviluppo aziendale.
Le fonti della finanza agevolata sono molteplici:
• la prima è rappresentata dalla legislazione comunitaria, che prevede un’ampia serie di strumenti agevolativi (programmi, quadri strutturali, ecc.) applicabili sia direttamente negli stati membri (e direttamente utilizzabili dalle imprese), sia indirettamente attraverso il legislatore nazionale (Governo nazionale o Regioni);
• la seconda è rappresentata dalla legislazione nazionale, cioè leggi, decreti e regolamenti attuati dal Governo italiano tramite i vari ministeri;
• la terza è rappresentata dalle politiche agevolative di intervento a favore delle imprese realizzate dalle Regioni;
• infine abbiamo gli strumenti previsti da Province, Comuni, Camere di Commercio e da enti privati;
La finanza agevolata è uno strumento che permette di promuovere lo sviluppo socio-economico delle zone meno sviluppate cercando di eliminare i cosiddetti “squilibri territoriali”. Ad oggi le imprese devono confrontarsi con mercati sempre più sviluppati, dove il livello di concorrenza è molto alto, costringendo quest’ultime all’utilizzo di strumenti finanziari messi a disposizione dalla Pubblica amministrazione per poter affrontare le sfide che si presentano. Questi strumenti, inoltre, risultano essere fondamentali per le imprese che incontrano difficoltà nell’accesso al credito per realizzare gli investimenti necessari.
Possiamo distinguere gli interventi in diretti e indiretti.
1. I primi consistono in somme di denaro erogate a favore delle imprese;
2. i secondi permettono alle imprese di usufruire di tagli fiscali a fronte di un determinato investimento o di una garanzia su un finanziamento ottenuto da una banca o da una finanziaria.
All’interno della finanza agevolata in senso lato la parte principale viene svolta dalla politica economica a sostegno dell’agricoltura da parte dell’Unione Europea. Essa rappresenta il settore primario sia in termini di spesa globale che in termini di ampiezza economico-produttiva.
L’analisi delle politiche comunitarie per il settore agricolo non può prescindere dalla situazione economica, sociale e politica in cui esse si collocano. Gli effetti che si sono registrati sia nell’economia italiana, che in quella degli altri paesi membri, vanno quindi valutati alla luce dei diversi fattori economici, ma anche politici, ideologici e culturali che tale politica coinvolge.
Il Trattato di Roma del 1957 art.2, prevede che “la comunità ha il compito di promuovere, mediante l’instaurazione di un mercato comune e mediante l’attuazione delle politiche e azioni comuni, uno sviluppo armonioso ed equilibrato”. A tal fine era necessario introdurre delle politiche che potessero essere applicate in modo uniforme in tutti gli Stati membri. Tra le politiche previste dal trattato all’art.3, vi è il perseguimento di una “politica comuna nel settore dell’agricoltura”. La politica agricola è quindi, solo una delle possibili politiche previste per la realizzazione del mercato comune, ma l’agricoltura è stata sempre il più grande settore di intervento della CEE.
All’agricoltura è dedicato l’intero titolo II del Trattato di Roma, in particolare all’art.38 è indicato il campo d’azione dell’intervento in agricoltura ed è sancita la Politica Agricola Comune (PAC).
La PAC è composta da due grandi pilastri, il primo riguarda i pagamenti diretti agli agricoltori, il secondo riguarda la Politica di Sviluppo Rurale (PSR).
Lo sviluppo della PAC ha influenzato profondamente i grandi processi di trasformazione del settore agricolo degli Stati membri. L’agricoltura europea, infatti, sarebbe stata ben diversa da quella di oggi se non ci fossero state le politiche comunitarie a riformarla e ad aprirle nuove sbocchi e nuove prospettive. Il peso che la politica agricola ha assunto nel panorama delle politiche portate avanti a livello comunitario, si giustifica sia per il carattere di specificità riconosciuto al settore agricolo sia perché quest’ultimo era già oggetto di interventi più o meno intensi da parte di tutti i paesi membri e nessuno dei quali intendeva eliminare tale sostegno in maniera definitiva.
l'elaborato tratta e analizza gli effetti e le conseguenze che la politica agricola ha sulle zone rurali. Viene osservata l'azienda "Bubbonia", realtà Siciliana, prima e dopo gli aiuti europei, necessari e fondamentali per le migliorie territoriali. gli aiuti e il sostegno pubblico risultano essere importantissimi e basilari per incrementare la produttività. la comparazione di dati che ho effettuato porta alla luce quanto sia utile e valido il sostegno dato dalla PAC per migliorare, modernizzare ma soprattutto rendere le aziende più competitive sul mercato.
oltre al caso pratico analizzato e sottoposto ad una attenta analisi, molte altre realtà agricole beneficiano del sostegno pubblico, raggiungendo in maniera soddisfacente gli obiettivi prefissati dalla PAC.
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