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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11212016-130134


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TRINCO, ALBERTO
URN
etd-11212016-130134
Titolo
Risposte adattative all'impatto antropico nel giacinto di Webb (Bellevalia webbiana Parl., Asparagaceae), una specie minacciata.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
CONSERVAZIONE ED EVOLUZIONE
Relatori
relatore Prof. Peruzzi, Lorenzo
relatore Dott. Astuti, Giovanni
correlatore Prof. Bedini, Gianni
correlatore Prof. Sorce, Carlo
Parole chiave
  • risposte adattative
  • flora
  • endemismo
  • disturbo
  • Bellevalia webbiana Parl
  • antropico
Data inizio appello
12/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Bellevalia webbiana Parl. è una pianta geofita bulbosa endemica di Toscana ed Emilia Romagna in un’area preappenninica ristretta e fortemente antropizzata. Considerando la riduzione significativa dell’EOO della specie, il cattivo stato e la scarsità delle popolazioni assieme alle minacce a cui sono soggette, B. webbiana è attualmente classificata come Endangered (EN) nella Global IUCN Red List.
Questa specie vive in habitat aperti, specialmente in margini di querceti, uliveti, coltivi e prati.
Cambiamenti nell’utilizzo del suolo uniti all’evoluzione naturale della copertura arborea sono associate con la riduzione e la perdita di numerose popolazioni. Inoltre, parte delle popolazioni si ritrova all’interno di propietà private, aspetto che va ad aumentare l’imprevedibilità della loro gestione. Almeno inizialmente la specie resiste con successo ai cambiamenti dell’habitat, resistendo in un certo grado anche a pratiche agricole; tuttavia, indagini a livello di popolazione e relative risposte adattative non sono mai state svolte.
Data l’unicità e la vulnerabilità della specie, lo studio mira a comprendere l’impatto che il disturbo antropico può avere sulle popolazioni di B. webbiana.
Per coprire nel miglior modo possibile il range della specie sono state scelte cinque popolazioni, tre in Toscana (provincia di Firenze) localizzate in Pratolino (Vaglia), Uccellatoio (Vaglia) e Villa Antinori (Impruneta) e due in Emilia-Romagna (provincia di Ravenna) localizzate in Casola Valsenio e Faenza. In entrambe le regioni le popolazioni sono state scelte con un diverso grado di disturbo.
L' analisi ha preso in considerazione l'autoecologia della specie, confrontando diversi caratteri funzionali vegetativi e riproduttivi. In aggiunta sono state svolte analisi del suolo cercando differenze tra i siti per testare la correlazione con le caratteristiche funzionali e riproduttive delle popolazioni.
Fin dai primi dati acquisiti le popolazioni disturbate e non disturbate presentano differenze significative nella fitness dei singoli individui in favore dei siti non disturbati (es. Villa Antinori e Faenza); in questi ultimi infatti si trovano piante più alte e sane con un numero maggiore di fiori, frutti e semi.
La cattiva conservazione dei siti disturbati invece appare evidente e peggiorata da attività di sfalcio dell’erba in Pratolino, cambiamento nell’utilizzo del suolo in Casola Valsenio e da predazione (es. cinghiali) in Uccellatoio.
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