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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11212016-110638


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NESI, SARAH
URN
etd-11212016-110638
Titolo
Wall thermosyphon
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Fantozzi, Fabio
Parole chiave
  • risparmio energetico
  • smart envelopes
Data inizio appello
06/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'energia complessivamente trasferita dal sole ad un'abitazione può essere divisa in due categorie: la quota direttamente fornita all'edificio attraverso le porzioni trasparenti dell'involucro, che è decisamente preponderante se non esclusiva, e la quota ceduta attraverso le pareti opache. In quest'ultimo caso, il sole riscalda gli strati esterni della parete ed il calore riesce difficilmente ad essere trasferito all'interno dell'edificio per effetto della massa e della resistenza termica dei vari strati costituenti la parete, spesso tutt’altro che trascurabile.
D’altra parte, la normativa attuale, al fine di contenere al minimo le dispersioni, impone valori sempre più restrittivi per la trasmittanza termica delle strutture opache verticali.
La soluzione proposta nel presente lavoro di tesi risolve questa apparente contraddizione, incrementando la quota di energia solare proveniente dagli elementi opachi senza comprometterne la capacità di isolamento.
L’idea è quella di inserire nelle pareti d’involucro di un edificio, un dispositivo a due fasi in grado di stabilire un ponte termico, tra le due facce, interna ed esterna, delle pareti stesse.
In verità tale dispositivo sfrutta i principi della fisica che regolano il cambiamento di fase dei materiali e le leggi della forza gravitazionale per consentire al flusso di calore di scorrere solo in un verso (evidentemente quello in ingresso nell’edificio) e di bloccarlo in quello opposto.
A ben vedere, dunque, il comportamento del dispositivo è assimilabile a quello, non di un ponte termico, ma di un diodo termico.
Considerati il punto di installazione ed il fatto che all’interno del circuito si instauri una circolazione convettiva per effetto della sola differenza di densità tra volumi di fluido a temperature diverse, al dispositivo si è dato nome di Wall Thermosyphon (WT), termosifone in parete.
In definitiva, lo scopo è stato quello di progettare il dispositivo e di testarne l’efficacia su un edificio campione.
L’esito dell'indagine effettuata è stato più che positivo.
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