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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11212013-103648


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PACINI, DARIO
URN
etd-11212013-103648
Titolo
Nuovi dati stratigrafici sull'evoluzione stratigrafico - deposizionale del porto tardo ellenistico - romano di Magdala (Mar di Galilea, Israele)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Sarti, Giovanni
correlatore Dott. Ribolini, Adriano
Parole chiave
  • Porto
  • Sedimentologia
Data inizio appello
06/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Recenti scavi realizzati nel 2008 nell’area del sito archeologico di Magdala/Taricheae, ubicato lungo la sponda occidentale del Mar di Galilea (Israele), hanno portato alla luce una coppia di moli giustapposti risalenti all’età tardo ellenistica e romana. Il contesto stratigrafico - deposizionale dell’antico porto di Magdala è stato fin da subito studiato tramite un approccio interdisciplinare, che ha coinvolto diverse istituzioni (Studium Biblicum Francescanum – Facoltà delle Scienze Bibliche e Archeologiche, Gerusalemme; Dipartimento di Scienze della Terra, Pisa; Dipartimento di Scienze Biologiche Geologiche ed Ambientali, Bologna; Centre Européem de Recherche et d’Enseignement des Géosciences de l’Envirinnement), applicando per la prima volta ad un porto antico lacustre il modello stratigrafico - sequenziale elaborato da Marriner & Morhange (2007) per i porti antichi del Mar Mediterraneo. Una seconda campagna di raccolta dati, eseguita nel settembre 2011, ha permesso l’acquisizione di nuovi campioni (processati in questo lavoro di tesi) provenienti da otto trivellazioni e due nuove trincee scavate all’interno del sito archeologico, sui quali sono state eseguite analisi granulometriche e micropaleontologiche. Questi dati stratigrafici di sottosuolo sono stati inoltre confrontati ed integrati con i dati provenienti da stese geoelettriche effettuate nello stesso periodo. L’unione dei dati pregressi con i nuovi dati ha permesso di chiarire alcune problematiche legate soprattutto alla posizione della ipotetica barriera frangiflutti, attualmente non più visibile, oltre a raffinare le conoscenze sull’evoluzione stratigrafico - deposizionale del sito durante la fase pre-porto, sin-porto e di abbandono del bacino portuale. Questo tipo di approccio metodologico ha inoltre permesso di evidenziare il controllo svolto da una complessa interazione di fattori antropici e naturali sulla storia deposizionale dell’area.