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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11202020-192447


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LUCARELLI, LIDIA
URN
etd-11202020-192447
Titolo
Analisi epigenetiche in coppie madri-neonati su campioni di placenta e di cellule della mucosa buccale.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof.ssa Migliore, Lucia
Parole chiave
  • DOHaD
  • metilazione gene specifica
  • regolazione epigenetica
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2090
Riassunto
Risalgono alla fine degli anni ‘80 del secolo scorso le prime osservazioni epidemiologiche che hanno reso evidente la correlazione tra un basso peso alla nascita ed il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari in età adulta. L’artefice di queste osservazioni è stato un medico ed epidemiologo britannico, David Barker, che in base a queste evidenze avanzò l’ipotesi nota, appunto, come “Ipotesi di Barker”. Secondo quanto è emerso dai risultati dei suoi studi, “interferenze ambientali” tra cui la carenza di nutrienti in epoche cruciali dello sviluppo, dal periodo neonatale fino ai primi anni di vita, comprometterebbe la “programmazione” epigenetica, rendendo più suscettibile l’individuo allo sviluppo di patologie complesse, nel corso della vita.
Sulle solide basi fornite da tale ipotesi, si è delineata la teoria nota con l’acronimo DOHaD, Developmental Origin of Health and Disease.
L’esposizione materno-fetale ai numerosi fattori di rischio (agenti inquinanti, tossine, stress psicosociale e stato nutrizionale) promuove modificazioni epigenetiche nel neonato consentendone lo sviluppo in situazioni ambientali non favorevoli.
Questa riprogrammazione epigenetica (fetal programming), dovuta alla grande plasticità dell’organismo umano nel periodo pre- e perinatale, può riflettersi nell’individuo adulto nella predisposizione all’insorgenza di patologie croniche quali malattie cardiovascolari, obesità, diabete, sindrome metabolica e disturbi del neurosviluppo (schizofrenia, disturbi dello spettro autistico, ansia e depressione).
Il presente lavoro di tesi si propone di indagare i profili di metilazione di 10 geni candidati noti per essere responsivi a particolari condizioni ed esposizioni materne durante la gravidanza, e che possono riflettersi sul neurosviluppo.
A tal fine, un campione di 26 donne in gravidanza e i rispettivi neonati sono stati reclutati presso il reparto di Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, dopo somministrazione di un questionario per determinare eventuali esposizioni ambientali materne. Dalle coppie madri-figli sono stati raccolti campioni di mucosa buccale. Sono stati inoltre effettuati prelievi sul tessuto placentare al momento del parto.
Sui campioni raccolti, sono state svolte le indagini epigenetiche. In particolare, le analisi di metilazione gene specifica sono state condotte tramite la tecnica Methyl-Sensitive High Resolution Melting (MS-HRM) su 10 geni candidati coinvolti in diversi pathways metabolici.
I risultati delle analisi di metilazione dei geni sono stati correlati con i vari fattori di esposizione ambientale, facendo emergere diversi profili di metilazione in relazione agli stimoli considerati, specialmente sul tessuto placentare.
Questo lavoro si inserisce in uno studio multicentrico più ampio (finanziato dal CCM, Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, Ministero della Salute), dal titolo “Ambiente, programmazione epigenetica fetale e prevenzione delle patologie croniche”, progetto-pilota in ambito DOHaD sulle relazioni tra insulti epigenotossici in gravidanza e periodo peri-post-natale per un sistema avanzato di sorveglianza ambiente-salute.
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