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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11202019-210247


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CUCURNIA, FRANCESCA
URN
etd-11202019-210247
Titolo
Le Consigliere di Parità: sentinelle dalla parte delle donne contro le discriminazioni di genere
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Sperti, Angioletta
Parole chiave
  • pari opportunità
  • lavoro
  • donne
  • discriminazioni di genere
  • consigliera
  • azioni positive
  • azioni in giudizio
  • parità
  • uguaglianza
Data inizio appello
09/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2089
Riassunto
L'elaborato si prefigge l'analisi della figura della Consigliera di parità, la quale, nata quale organismo di tutela contro le discriminazioni di genere sul mercato del lavoro e operativa da oltre un trentennio, ha vissuto nel tempo diverse fasi.
Con la legge n. 125 del 1991, che ha istituito il ruolo della Consigliera per come lo conosciamo oggi, si era deciso di dotare tale organo di molti poteri e gravose funzioni (la c.d. “doppia anima” della Consigliera, quella promozionale di politiche di pari opportunità e quella coercitiva, attraverso l’azione in giudizio), negandone tuttavia gli strumenti per esercitarle, nonostante fosse stata pensata quale vero e proprio fulcro della strategia della legge sulle azioni positive.
Con la riforma operata dal D.lgs. n. 196 del 2000, ribadita nel c.d. Codice delle Pari Opportunità (D.lgs. n. 198 del 2006), la situazione ha subito un notevole miglioramento, dotando la Consigliera di una più solida struttura organizzativa.
In particolare, la dotazione di un ufficio funzionalmente autonomo e di adeguate risorse personali, tecniche e finanziarie avrebbe dovuto finalmente consentire a tale soggetto l’effettivo espletamento della propria missione istituzionale, ponendo fine ad una situazione d’ineffettività dei meccanismi di pari opportunità e antidiscriminatori.
Grazie alle sue peculiari funzioni, la Consigliera di parità costituisce il principale garante del rispetto della normativa antidiscriminatoria e, grazie alla sua articolazione reticolare, il principale sensore atto alla rilevazione capillare sul territorio delle discriminazioni di genere.
Da qui l'immagine delle Consigliere di parità quali "sentinelle dalla parte delle donne", quali soldati armati posti a guardi, a difesa delle donne, nonostante, con gli interventi normativi più recenti, siano state azzerate le risorse necessarie allo svolgimento di una funzione di così elevato valore sociale.
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