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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11202018-170555


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIANNECCHINI, CAMILLA
URN
etd-11202018-170555
Titolo
I confini tra concordato preventivo liquidatorio e liquidazione giudiziale alla luce del nuovo codice della crisi di impresa e dell'insolvenza
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof.ssa Calvosa, Lucia
controrelatore Prof. Benocci, Alessandro
Parole chiave
  • legge fallimentare
  • procedura di concordato preventivo
  • procedura fallimentare
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
La crisi economica che ha caratterizzato l’ultimo decennio, ha incrementato l’esigenza di disporre di un diritto chiaro e capace di risolvere le problematiche, dovute alle sempre maggiori difficoltà riscontrate nell’esercizio di un’attività, nel più breve tempo possibile, così da evitare un potenziale e disatteso dissesto irreversibile.
Non a caso negli ultimi anni sono intervenute varie riforme che hanno cambiato, più o meno sostanzialmente, principi e modus operandi degli addetti ai lavori.
Da una concezione prettamente sanzionatoria del complesso precettivo, che emerge dal Regio Decreto n° 267 del 16 marzo 1942, c.d. “Legge Fallimentare”, si è passati, almeno sulla carta, ad un approccio teso ad eliminare quel pregiudizio sociale di cui era vittima il “fallito” – termine ormai inconsueto – con l’obiettivo di cogliere l’aspetto fisiologico di una situazione di crisi, quale momento inevitabile nel ciclo di vita di un qualsiasi soggetto economico.
Tale scopo è ricercato e conseguito dall’ultima Riforma di cui è stata oggetto la Legge Fallimentare, il disegno di legge dal titolo “Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza”, delegato alla Commissione Rordorf, poi divenuto Legge n° 155 del 19 ottobre 2017. In attuazione della legge delega sono succedute varie versioni del decreto legislativo recante il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza.
Il presente elaborato si fonda su quanto disposto dalla Legge 155/2017 e dallo schema di decreto attuativo aggiornato al 14 novembre 2018.
Il focus della tesi riguarda due istituti in particolare, vale a dire il concordato preventivo liquidatorio e la liquidazione giudiziale, i quali sono stati revisionati al fine di conformarli alle esigenze dell’odierna economia ed alla coscienza giuridica contemporanea.
Il concordato preventivo liquidatorio rappresenta uno degli istituti più utilizzati per la risoluzione della crisi di impresa.
La liquidazione giudiziale, è una sorta di “Fallimento 2.0”. L’innovazione dovrà sostanziarsi in una soluzione capace di risolvere la situazione di dissesto, nel breve tempo e senza mortificazione, né scandalo, né tanto meno disonore per il debitore.
Trattasi quindi di intenzioni ammirevoli, facilmente perseguibili dal punto di vista formale, o meglio letterale, ma ben più complesse da attuare nella pratica.
Scopo della tesi sarà cercare una chiave interpretativa per rispondere ai quesiti in merito all’utilizzo delle procedure oggetto di esame: alla luce dell’importanza del concordato preventivo liquidatorio, risultante anche dai dati statistici, perché ha rischiato di essere, ancorchè formalmente presente nel contesto normativo, sostanzialmente inaccessibile nella pratica? Questo rischio è stato superato? De iure condendo quale sarà la sorte del concordato preventivo liquidatorio?
È più o meno efficacie un quadro normativo che prevede come unica soluzione liquidatoria la procedura di liquidazione giudiziale? Precisamente cosa è la liquidazione giudiziale? Corrisponde alla vecchia procedura di fallimento o è cambiata la sostanza?
Quali sono i confini tra i due istituti in analisi?
Il presente elaborato si esplica in quattro capitoli.
In primo luogo è previsto un doveroso accenno alle novità più rilevanti introdotte dalla Riforma Rordorf, con un approfondimento riguardo ai temi propedeutici agli argomenti principali che saranno trattati successivamente.
I capitoli successivi sviluppano distintamente, dapprima il concordato preventivo liquidatorio e successivamente la liquidazione giudiziale, mettendo in luce i cambiamenti intervenuti con la riforma organica.
Per ultimo, vengono confrontate le due procedure, cercando di dare una risposta ai quesiti prima formulati, al fine di delineare esattamente il perimetro tra i due istituti e illustrare come è la realtà delle cose ad oggi e come si auspica che sarà nel futuro.
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