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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11202017-135738


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CERAGIOLI, LORENZO
URN
etd-11202017-135738
Titolo
Alcune analisi sull'indipendenza delle banche centrali
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof. Bientinesi, Fabrizio
Parole chiave
  • inflazione
  • central bank independence
  • prestatore di ultima istanza
Data inizio appello
12/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La storia recente delle banche centrali ha conosciuto un grande spartiacque con la crisi del 2007-2008. Negli ultimi 30 anni, e prima della crisi, il mandato delle banche centrali si è progressivamente focalizzato nel perseguimento della stabilità dei prezzi. A tale scopo, l'incremento del grado di indipendenza della banca centrale, o central bank independence (CBI), è stato considerato l'obiettivo fondamentale della governance delle banche centrali un po' in tutto il mondo. Tuttavia la crisi ha messo in discussione l'attuale modello di funzionamento delle banche centrali. Sebbene tutti concordino sull'utilità sociale del controllo del tasso d'inflazione, è sempre maggiore il numero di coloro che vorrebbero usare la politica monetaria per influire sull'economia del tempo presente, anche a costo di correre il rischio di gettare le basi per lo sviluppo di nuove crisi nel futuro. Nel seguito della tesi, dopo aver descritto il concetto di indipendenza della banca centrale e alcuni indici del grado di CBI, viene presentato il modello di Berger, De Haan e Eijffinger, che fornisce utili strumenti per comprendere il ruolo che hanno i sindacati nel determinare il tasso d'inflazione nonché, di conseguenza, la governance della banca centrale. Viene poi esposto il modello di Masciandaro e Romelli che mira a fornire delle equazioni che consentano di individuare il grado ottimale di indipendenza della banca centrale. Dopo aver fornito evidenza empirica della validità del modello di Masciandaro e Romelli, si procede a descrivere rapidamente il comportamento della Banca Centrale Europea dopo la crisi. Infine si discute del ruolo del prestatore di ultima istanza.
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