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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11202017-074426


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
VAGLI, ANNA
URN
etd-11202017-074426
Titolo
IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI E LE SUE RELAZIONI CON IL CONGRESSO: EVOLUZIONE E PROSPETTIVE
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Stradella, Elettra
Parole chiave
  • impeachment
  • veto
  • Trump
  • executive order.
Data inizio appello
11/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
il Potere presidenziale di emanare executive order – sebbene non espressamente richiamato in Costituzione – lo si desume dal secondo articolo della Carta costituzionale che impone al Presidente degli Stati Uniti, come capo dell’esecutivo, di “farsi carico che le leggi siano fedelmente eseguite”. Le leggi sono quelle tanto quelle ordinarie quanto la Costituzione stessa, cosicché l’interpretazione delle norme delle une o dell’altra lascia ampio spazio all’attività presidenziale che, pur presentandosi come esecutiva, confina pericolosamente con quella legislativa.
La dinamica della successione delle leggi nel tempo consente, innanzitutto, di porre riparo a un executive order che il legislativo non condivide attraverso una legge di fonte parlamentare successiva, che annulli l’ordine presidenziale precedente. Il “gioco” dei checks and balances, però, permette al Presidente di porre il veto sulla legge che annulla l’order, con il risultato che solo una improbabile maggioranza qualificata di due terzi del parlamento potrà ottenere la sua eliminazione.
Gli executive orders sono quindi strumenti dei quali i Presidenti si avvalgono per esercitare le proprie attribuzioni: il Potere di adottarli discende direttamente dalla Costituzione e pur non potendo contrastare con la legge, essi consentono un ampio spazio di manovra alla Casa Bianca nell’attuare una legge o nel provvedere su aspetti che il Congresso non ha regolato. Dunque è il controllo giudiziale, che verte sul rispetto dell’ executive order tanto delle norme ordinarie quanto – a partire da Marbury v. Madison (1803) e attraverso un controllo di costituzionalità diffuso – di quelle costituzionali, il vero “contrappeso” a un potere esecutivo “esorbitante”.
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