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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11202015-124231


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PELLETTI, FRANCESCO
URN
etd-11202015-124231
Titolo
VULNERABILITA SISMICA E VALUTAZIONE DEL DANNO AL PATRIMONIO ECCLESIASTICO DELLA LUNIGIANA A SEGUITO DELL'EVENTO DEL 2013
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. De Falco, Anna
relatore Arch. Calabretta, Stefano
relatore Dott. Azzara, Riccardo Mario
Parole chiave
  • Danno
  • Lunigiana
  • Meccanismi
  • Monzone
  • PGA
  • Rumore Sismico
  • Sabetta
  • Vulnerabilità
Data inizio appello
14/12/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La valutazione della vulnerabilità e del danno degli edifici di culto rappresenta un punto di partenza per capire meglio gli effetti del terremoto su una parte di costruito del quale nella maggior parte dei casi non si conoscono le tecniche costruttive e i materiali. Queste incertezze unite alle modifiche apportate nei secoli rendono questa valutazione ancora più difficoltosa e non priva di incertezze. Gli indici che poi si ricavano vanno anche inseriti in un contesto sia costruttivo che territoriale, infatti a seconda degli accorgimenti strutturali, delle tipologie di terreno e soprattutto della distanza dall'epicentro i valori del danno non sempre vanno di pari passo con quelli di vulnerabilità anche a parità di distanza epicentrale, infatti si possono trovare chiese con indici di vulnerabilità bassi e notevolmente danneggiate e anche casi opposti in cui chiese con alta vulnerabilità che riportano danni lievi. Il nostro studio ha preso in esame 26 Chiese appartenenti alla Diocesi di Massa-Carrara, disposte principalmente nei Comuni di Casola in Lunigiana, di Fivizzano ed una chiesa della Diocesi di Pisa nel Comune di Minucciano. Di tutte le Chiese oggetto di studio sono state compilate le schede di II livello per il calcolo della Vulnerabilità e del Danno correlandoli poi con la tipologia di terreno e la distanza epicentrale.

Il lavoro è stato articolato in quattro parti:
Nella prima parte si riporta una breve cronologia degli eventi sismici che negli anni hanno colpito il territorio della Lunigiana, soffermandoci sulla sequenza sismica del 21 giugno 2013. Inoltre in questa parte sono stati analizzati i dati raccolti con la schedatura AEDES e quelli relativi ai questionari on-line subito dopo la scossa principale.
Nella seconda parte ci si concentra principalmente sulla descrizione delle Chiese analizzate, descrivendo brevemente la tipologia costruttiva ed inserendo anche alcune notizie storiche. Sono stati descritti anche i quadri fessurativi di tutte le chiese e analizzati per tipologia.
Nella terza parte si analizza la procedura di rilievo con le schede di II livello, descrivendo il criterio di calcolo degli indici di vulnerabilità e di danno. Successivamente si valutano tutte le correlazioni tra questi indici, la tipologia di terreno e la distanza epicentrale e si fanno confronti tra le accelerazioni presunte, calcolate con la formula di Sabetta e Pugliese, e quelle che portano allo SLD ed allo SLV.
Nella quarta parte ci si sofferma sull'analisi dei cinematismi di collasso di alcune parti delle Chiese descrivendo la procedura di calcolo e facendo anche in questo caso un confronto tra le accelerazioni di attivazione e quelle presunte calcolate con la formula di Sabetta e Pugliese.
Infine nella quinta ed ultima parte si analizzano gli effetti locali con delle registrazioni di "rumore ambientale" effettuate presso la Chiesa di Monzone Alto il 23 giugno 2015. Tutto questo per cogliere effetti di amplificazione o smorzamento tra la base del paese e la sommità dove è collocata la Chiesa di San Prospero.
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