logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11202014-111348


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCARASCIA, GIANTOMMASO
URN
etd-11202014-111348
Titolo
Valutazione della pericolosita' connessa alla lavorazione di rocce contenenti amianto: relazione tra indice di rilascio e analisi d'immagine
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Prof. Rocchi, Sergio
relatore Prof. Marroni, Michele
controrelatore Prof. Pandolfi, Luca
Parole chiave
  • mineralogia
  • serpentino
  • amianto
  • indice di rilascio
  • pericolosità
Data inizio appello
19/12/2014
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/12/2084
Riassunto
Il tema amianto riunisce dentro di sé numerosi aspetti che vanno da quello sociale a quello scientifico, passando inevitabilmente da quello legato alla salute delle persone.
Nonostante l’estrazione dei minerali del gruppo dell’amianto sia vietata, in Italia, non è vietata l’estrazione e l’utilizzo di litotipi che possono contenere minerali asbestiformi nella loro struttura interna (vene). Questi materiali vengono utilizzati per una grande varietà di fini: pietrisco nella linea ferroviaria, asfalti, lastre, materiale inerte nelle discariche; Inoltre, la presenza di numerosi manufatti di Eternit ancora esistenti su tutto il territorio, rende questa tematica ancora più importante e delicata.
I litotipi che contengono minerali di amianto e che vengono estratti ed utilizzati in Italia sono:
• Basalti
• Peridotiti
• Gabbri
Lo sfruttamento e l’estrazione di queste rocce può liberare in atmosfera le fibre dei minerali asbestiformi e quindi causare gravi patologie come asbestosi, cancro polmonare e mesotelioma pleurico.
Dal punto di vista mineralogico l’amianto è un insieme di minerali composto dal gruppo degli Anfiboli (inosiicati) e dal gruppo dei Serpentini (fillosilicati) che differiscono per la natura chimica e la struttura cristallina, ma sono accumunati da una struttura ricca in fibre che crescono parallele all’asse di stress principale durante la deformazione in condizioni metamorfiche.
Lo sfruttamento e l’estrazione di rocce contenenti questi minerali può liberare in atmosfera le fibre e quindi causare gravi patologie come asbestosi, cancro polmonare e mesotelioma pleurico. Per questo la legislazione Italiana ha stabilito, col DM 14/05/96, la caratterizzazione delle rocce contenti amianto mediante un indice di rilascio che dia indicazione della propensione delle rocce di liberare le fibre.
L’indice di rilascio viene calcolato come rapporto tra la percentuale di fibre liberate durante il processo di automacinazione e la densità relativa percentuale del materiale in blocchi. Il Decreto Ministeriale impone come soglia di rischio determinato dallo sfruttamento di un determinato affioramento un indice di rilascio di 0,1; nel caso in cui il valore dell’indice risulti maggiore, l’affioramento non può essere sfruttato per gli scopi indicati in precedenza.
La procedura per il calcolo dell’indice di rilascio risulta, però, piuttosto lunga e complicata e prevede di simulare la lavorazione della roccia attraverso l’automacinazione di una certa quantità di volume roccioso per poi misurare la quantità di fibre d’amianto che sono state liberate.
Oltre alla non dimostrabilità che la prova di automacinazione riesca a simulare in maniera efficace la lavorazione della roccia, alcuni aspetti molto importanti vengono tralasciati, come quello riferito alla possibilità di rilascio di fibre durante il trasporto del materiale e del suo accatastamento durante le fasi di lavorazione.
Il decreto, inoltre, non fornisce delle indicazioni esaustive circa la procedura e gli strumenti da utilizzare per ottenere l’indice di rilascio, rendendo difficile la confrontabilità di risultati ottenuti mediante procedure diverse.
Da questo contesto prende spunto il seguente studio il cui obiettivo finale è quello di evidenziare una correlazione tra il valore dell’indice di rilascio riferito ad un affioramento e la stima della densità di fibre d’amianto in una sezione sottile derivante dallo stesso affioramento.
A questo scopo sono stati selezionati alcuni affioramenti in Toscana dei quali è stato calcolato l’indice di rilascio nell’ambito del progetto CaMAm; le sezioni sottili provenienti dagli stessi affioramenti sono state analizzate, in questo studio, mediante un’analisi d’immagine, selezionando tutti gli elementi composti da minerali d’amianto per confrontare la densità in fibre d'amianto con i valori dell'indice di rilascio.

File